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[Echo] L'eco dei miei passi
#41
Parlando coi sacerdoti Lennar e Jhanita ero ancora più perplessa sull'identità di questo misterioso omone baffuto... I due cacciatori avevano saputo della bestia solo DOPO aver lasciato Hillsfar. Dunque chi era quell'uomo? Meglio che faccia il punto per chiarirmi le idee...

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AVVISTAMENTO DELLA BESTIA DI MALAR
Padre Brom Hlast non conosceva i due cacciatori e l'unicorno pareva non avere niente di magico o strano così lo consegnammo al Tempio di Mielikki assieme alle salme, mentre io custodivo ancora gelosamente al collo l'amuleto col simbolo sacro. Parlammo con Jhanita Barasstan alle fattorie, dove era occupata ad aiutare una certa Mona a partorire. Primo errore, pensai che Mona fosse il nome di una mucca, ma poi Jhanita uscì dalla casa, non dalla stalla... non importa. Secondo errore, Mona aveva impiegato addirittura mezza giornata a partorire e Jhanita era così piena di sangue nelle mani neanche avesse sventrato una papera!  So che mettere al mondo una nuova vita è una cosa stupenda ma in quel momento mi terrorizzò! Mi impappinai nel parlare e, non so perchè, Leonides sudava freddo. Non oso pensare cosa abbiano pensato tutti, ma non importa. 
Jhanita raccontò che l'unico gwaeroniano di sua conoscenza era un suo compaesano che si era ritirato nel Cormyr. Poi disse che due cacciatori locali avevano riferito una grossa pantera nella foresta, col pelo rosso sul muso e sulle zampe. La descrizione che corrispondeva alla Bestia uccisa da noi. Così Jhanita chiese a Lennar dei cacciatori abbastanza abili per controllare senza farsi ammazzare, ma lui non ne aveva. Ovviamente a entrambi ho detto di rivolgersi a me e Luth la prossima volta ma nel dirlo a Jhanita commisi un terzo errore. Jhanita aveva pensato che fossi incinta e il padre fosse Leonides che in quel momento credette fosse Luth. Chiarii ovviamente che Luth era l'altro ragazzo aggiungendo che per me era come un fratellino... Un istante dopo compresi di aver infranto un cuore e questo mi sarebbe costato un'altra notte di sentimentalismi. Dannazione!

I CACCIATORI DEL SENTIERO SILENTE
Fianna accompagnò il viaggio con le salme intonando la nuova canzone di Mielikki, che terminò proprio davanti al Tempio. Il sacerdote Lennar narrò che quando ricevette la lettera di Jhanita non volle mandare nessuno per timore di mandarli al macello, ma due uomini si fecero aventi e lui non riuscì a fermarli. Erano i "Cacciatori del Sentiero Silente" Brem e Viktor. Ovvero cacciatori di Gwaeron, erano anni che non sentivo chiamarli così... cioè anche io lo sono ma per semplicità abbreviavo in cacciatrice... è ora di farmi chiamare per quella che sono.
Lennar parò con una certa commozione di come li aveva conosciuti durante la loro permanenza qui. Dissero di venire da Whitehorn, un villaggio sperduto da qualche parte a nord del Mare della Luna, e di essere stati assunti da una lady ed il suo segretario particolare per scortarli fino a Hillsfar. Dopo l'incarico erano venuti in visita qui al Tempio e dunque li aveva conosciuti, purtroppo poco prima della loro morte. Ero molto amareggiata ma sapevo benissimo che al loro posto avrei fatto lo stesso e nessun Lennar mi avrebbe fermata... ero stata fortunata ad avere accanto Alakai e Leonides quel giorno...

LA LADY E IL SUO SEGRETARIO PARTICOLARE
I due non dissero il nome della Lady, solo che era chiara di capelli e vestiario, molto bella e distante. Risero molto al pomposo titolo di "segretario particolare" ma non sapeva perchè fosse particolare. Al ritorno ne parlai a Oswul, al Diamante, chiedendo se li aveva avuti come ospiti. Disse che in effetti era venuta una lady pretenziosa col suo servo, un tipo remissivo che corrispondeva alla descrizione dell'omone: baffuto e con cicatrice alla marmellata. Disse che la signora aveva voluto vedere tutte le camere ma non le erano piaciute così erano andati via senza presentarsi. Li cercai al Tempio di Liira ma niente.. a parte l'avermi mostrato un mucchio di vestiti per la festa imminente! Se fossi rimasta altri 5 minuti mi avrebbe cambiato anche acconciatura...
Oswul ricordò che la lady era venuta per motivi di studio, così andammo a cercarla alla Gilda dei Maghi, dove la presenza di Alakai portò Ramona a fare un controllo molto accurato tra i maghi presenti e quelli che pernottavano altrove. Un nome ci pareva corrispondere maggiormente, Kerstin Schafer dichiaratasi fedele di Oghma. Costei aveva consultato molti libri dei più disparati argomenti, soprattutto sulla geografia e storia locale, curiosamente sulla costruzione di corsetti, cucina locale, leggende locali. Non alloggiava però alla gilda e in quel momento non era presente.

LA STRANA GRANDINATA
Prima di andare alla gilda, mentre eravamo in locanda, c'è stata una grandinata violenta ma breve. Inusuale in questa stagione ma soprattutto pareva aver colpito solo la zona occupata dalla locanda stessa! Tornati dalla gilda Alakai disse che era magica, parlò di evocazione e che era stata fatta da qualcuno dentro la locanda. Probabilmente per quello era rientrato a parlare con Oswul e ne era uscito con alcuni nomi che avrei presto controllato. Riguardo la grandinata così strana non ne capivo la ragione... mi venne in mente l'idea che ci fosse lo zampino delle altre due furie, probabilmente infuriate per gli sfregi agli altari o che diavolo ne so. Auril e Talos... nel primo caso immaginavo che la cosa sarebbe interessata molto al Braciere e sicuramente mi avrebbe saputo dire di più sulle Furie.
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#42
Ci sono stati degli avvelenamenti in locanda tempo addietro, su cui la milizia indaga da un po’. Questi avevano portato alla chiusura temporanea delle Tette della Sirena, in quanto alcuni avventori si erano sentiti male dopo aver mangiato la zuppa di Lucas. Ulteriori indagini rivelarono la presenza di un morbo, non di un veleno e l’innocenza del locandiere. In quel periodo era presente una donna in locanda, tal Amber Sharah. Sospettavano fosse una seguace di Talona, ed era la capitana della nave chiamata La Signora, proveniente da Zhentil Keep. La donna aveva i capelli rossi ed in locanda era stato impossibile a chiunque avvicinarla, in quanto circondata dai suoi uomini. Nessuno osò provare anche solo a darle una pacca, limitandosi ad apprezzamenti verbali da ubriaconi. Solo Lucas aveva attirato la sua attenzione scambiandola per Cassandra. Lei però si offese molto.

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Mentre eravamo alle Tette, proprio in occasione della riapertura, Alaki entrò ordinando a Dryden di mettere insieme un gruppo per recarsi a Elmwood, dove era stata vista ormeggiata La Signora. Così qualche giorno dopo ci incontrammo: io, Fianna, Eric, Leonides, Dryden e Alakai. Il piano era semplice, raggiungere il villaggio con dei destrieri magici e mantenere un basso profilo. O come disse Dryden:

“non dobbiamo essere invisibili, solamente evitare di sollevare un vespaio”

Passammo dalla sacerdotessa Moonray per chiedere informazioni sulla nave e il suo equipaggio. Disse che dormivano e alloggiavano in nave, usando la locanda solo per bere. Inoltre la gente qui si rivolgeva alla capitana in caso di malattie “imbarazzanti”, del tipo che uno vuole curare con una certa riservatezza. Parlando dei taloniti, ci disse che i loro sacerdoti credono che la vita e la morte siano in equilibrio, anche se la morte è più forte. Dunque i viventi devono omaggiare Talona con parole, opere, denaro e adorazione. In questo modo possono sperare ch’ella non volga lo sguardo su loro. Le nostre ipotesi erano che qualcuno l’avesse offesa in locanda, magari proprio Lucas. Alakai però aveva un preciso obiettivo:

“ottenere le prove del suo coinvolgimento”

Individuata la nave, io Eric e Fianna ci avvicinammo per chiedere ai marinai di incontrare la capitana. Era tardi ed ella dormiva ma temevamo potesse partire già il giorno seguente. Improvvisammo come solo Eric e Fianna sanno fare, usando come scusa un malanno “imbarazzante”, ma fraintesi e accusai un problema tutto “da donne” che disturbava Fianna. Funzionò comunque perché il marinaio inorridì e chiamò il capitano Sharah. Finalmente! Non so come però il male di Fianna sia poi diventato un “mi va via la voce dopo aver cantato agli spettacoli” che è una cosa del tutto normale, quindi gli spettacoli divennero… “spettacoli” e l’infiammazione dovuta alla sua abitudine di “infilarci cose da giganti”. E io fuggii, già che Dryden mi aveva dato un ordine preciso:

“Echo fa quello che sa fare meglio”

Considerato che qui i tre miliziani non avevano autorità, mi sentii libera di fraintendere e mettere in atto il piano B scartato a priori, ma che Eric aveva descritto perfettamente evidenziandone ogni fallibilità. Chiesi ad Alakai di rendermi invisibile, bevetti una pozione per respirare e mi tuffai tra le onde gelate della notte. Tempo massimo 11 minuti. Raggiunsi la nave nuotando sotto il livello dell’acqua, ingurgitai una pozione per non vedere solo la notte e come aveva detto Eric? Le cabine maggiori erano a poppa, la “poppa” era davanti e la “prua” dietro. Cioè no, il contrario: la poppa era il culo della Signora!
Scalai il fianco della nave con una corda magica, raggiungendo alcuni boccaporti e ficcanasando dentro: una cuccetta, una scrivania, un paio di casse con dei vestiti e una piccola libreria. La stanza era vuota e sul ponte parevano ancora intenti a giocare a carte. Un gioco da ragazzi! Presi i grimaldelli, forzai il boccaporto e…

CRACK

Ruppi il grimaldello nella serratura danneggiandola visibilmente. Mi affrettai perquisendo tutta la cabina e nell’armadio trovai un sacco di boccette e boccettine. Ora, come riconoscere i veleni? Esattamente come detto da Eric, cercando quelle con l’etichetta “veleno”. Adoro i maniaci dell’ordine! Notai poi tra le “malattie” un vasetto contenente le… feci di Hillsfar, datate al giorno dopo l’avvelenamento ed etichettate come “malattia sconosciuta”. Mi accorsi che c’era una sola boccetta per ogni tipo di veleno ma… avevo comunque lasciato un chiaro segno d’infrazione… tanto valeva portar via le prove! Tornata a riva, Alakai gentilmente mi asciugò e affrettai tutti per andarcene immediatamente. Mica volevo sollevare un vespaio!


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*segue un aggiornamento*
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Sono tornata alle Tette con Leonides e Fianna, voleva sentire di nuovo come erano andare le cose quel giorno con la Capitana. Ci offrì un nocino niente male davvero! Ma Fianna era scappata via perché qualcuno le aveva regalato un cappello pieno di pidocchi, lasciandoci soli. Probabilmente in quel frangente avrei gradito anche dell’olio di ricino… Non scoprimmo molto di più a parte che a un certo punto, gli uomini della capitana guardavano a terra come se avessero subito un furto o perso qualcosa… ma l’unica che poteva averli avvicinati tanto era la cameriera Marla. Una famosa per “darla”.
Così passeggiammo per il molo ma non c’era nessuna tipa corrispondente alla descrizione delle sue grosse tette sormontate da denti rotti. Così Leonides si fermò a un baracchino per chiedere informazioni, con la scusa di comprare “un bel bracciale per la signorina”. Che poi mi regalò. E’ molto bellissimo, azzurro e fatto di conchiglie… cioè a me dovrebbero piacere il verde e la foresta. Non importa.

Bussammo alla porta di Marla e lei si aprì. Cioè aprì la porta uscendo con una sottoveste che mostrava tutti i suoi quarant’anni di matura esperienza. Non ce la facevo a non ridere… Leonides cercava di parlarle gentilmente ma sapeva fare solo interrogatori. Le proposi una cena a tu per tu per metterla più a suo agio e.. sorpresa sorpresa! Marla si era appena fidanzata con il suo vecchio coinquilino!
Probabilmente sarebbe durata poco dato il suo fare "polipesco" così fui tanto gentile da farle il nome di Darry, che semmai fosse stata lasciata di nuovo, avrebbe potuto trovare al Diamante, aveva una casa al porto ed era altrettanto prestante. Alla fine anche Marla fu utile, disse che alle Tette avevano notato molti topi e si erano messi a guardarli. Tutto qui. Non ho mai riso tanto… Peccato che il bracciale fu la goccia che fece scattare la nottata di sentimentalismi con Luth... ringrazio ancora l'inventore degli alcolici.

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*segue un secondo aggiornamento*
Amber è tornata a reclamare la sua merda. Ha scelto un pessimo momento, ero in attesa solo di Alakai per partire in una caccia organizzata contro belve particolarmente feroci. Lei ha bloccato me e Fianna al banco, reclamando le sue cose a tono basso. Ma non abbastanza basso, Valen l'ha sentita e a quanto pare parte di capoccia anche per un furto di merda... Comunque avevo fretta e non le ho fatto finire le sue minacce... era qua a viso coperto, apparentemente senza scorta, probabilmente sarebbe bastato dire a voce alta il suo nome per farla arrestare dai miliziani presenti. Ma questo avrebbe bloccato poi in caserma il tenente e il caporale che mi servivano nella caccia quindi....
Mi sono limitata a farle riavere il suo prezioso sacchetto, custodito da Alakai, e tanti saluti. In seguito pare che la donna si sia offerta di aiutare a trovare una cura per il cagotto dilagante, ma la chiesta di Chauntea abbia rifiutato di aver a che fare con lei. Mi sarei stupita del contrario.... Resterà per 3 giorni poi si alzerà l'ancora.
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#43
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Un giorno entrò in locanda un fattore che trainava il carretto più puzzolente di tutto il Mare della luna! Conteneva pecore macellate solo il giorno prima ma pareva vecchie di almeno due ere! Erano tutto ciò che restava del bestiame di quel pover’uomo, che cercava di rivenderla disperatamente. Il fattore abitava presso l’ultima fattoria a ridosso della foresta e disse di aver subito un attacco di lupi che avevano massacrato l’intero bestiame.
 
Eravamo perplessi ovviamente e decidemmo di controllare, la buona Daphne da parte sia gli comprò tutto il carico, usò i suoi poteri per farlo tornare commestibile e ne fece dono all’orfanotrofio. Il recinto della fattoria era sfondato e le impronti molto evidenti. Seguii dunque la pista, affiancata da Hellen, e ci inoltrammo nella foresta.
Qui le impronte erano strane, sembrava che la bestia procedesse a balzoni ma senza una meta sicura. Girava a caso e spesso tornava sui propri passi lasciando impronte del tutto confusionarie. Alla fine trovai una direzione e a nord est ci imbattemmo in un suo ulteriore pasto… mi stupiva avesse ancora fame… Si trattava di un cervo dilaniato, da cui era uscito molto sangue e ridotto nello stesso stato marcilento delle pecore. Daphne disse che era come se gli avessero bevuto il sangue, spargendolo però a terra nella foga.
Infine trovammo la.. bestia? Non so ancora come definirla... Era un umano ma aveva qualcosa di animalesco, gli occhi rossi di sabbia, ricurvo, pallido e con le dita fatte ad artiglio. Pensai a un non morto ma non sembrava neanche quello, di contro era molto aggressivo. Proprio mentre io ed Hellen tentavamo di aggirarlo per tendergli un agguato, riuscì a percepirla e le salto addosso con furia. La rossa fortunatamente non è così delicata come pare, e con l’intervento degli altri riuscimmo quanto meno a ucciderlo.
Ed eravamo assolutamente certi fosse morto, mentre Dryden se lo caricava in spalla per portarne la carcassa da Alakai per farci dire cosa diavolo fosse. Sembrava un qualcosa nato da un folle esperimento di un mago pazzo e non avevo certezza assoluta che fosse l’unico, per quanto avessi trovato una sola pista. Qualunque cosa fosse tornò in vita all’improvviso, attaccandoci nuovamente! E di nuovo fummo costretti ad abbatterla, ma per sicurezza lo decapitammo pure. Coperto poi con un mantello lo portammo in caserma, assolutamente morto morto.

Fui sorpresa quando nemmeno Alakai pareva certo di cosa gli avessimo portato. Parò di una possibile progenie di una sorta di vampiro ma voleva vedere personalmente dove questo si fosse rintanato. Così ripartimmo dopo qualche giorno, dopo aver salvato Emma e ucciso la Bestia ben più urgente. Andammo di notte, ritenendola una creatura notturna, ma arrivati all’avamposto commerciale… c’era una strana nebbia e un freddo esagerato per l’autunno. Inoltre era pieno di ratti e pipistrelli sia nelle strade e dentro alcune costruzioni. Notammo poi una casa verso l’incrocio, con la porta sporca di sangue e da cui uscivano ombre che ci attaccavano di continuo. Era la casa dei coniugi Molly e Butch Hurley che putroppo… trovammo morti nel loro letto.

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*seguono alcuni appunti copiate e poi aggiornati successivamente*
 
Coniugi Molly e Butch Hurley: 
Contadini, niente figli, nessun familiare in zona. Vengono descritti come brava gente. Butch è di zona mentre Molly viene dalla città, la casa appartiene alla famiglia di lui, la cui madre era morta anni fa. Non hanno rapporti con parenti lontani.
La porta era chiusa dall’interno e non vi erano finestre rotte. All’interno della casa vi erano ratti e pipistrelli al piano terra e altre ombre al primo piano. I coniugi erano al piano di sopra nel loro letto come se dormissero, la coperta era intrisa di sangue e avevano due piccoli fori sul collo. Come se un vampiro li avesse morsi e succhiato il sangue spargendone buona parte sul letto, come se non fosse capace di farlo bene. Il sangue versato era ancora fresco, quantitativamente meno di quello del cervo. Qui ci hanno attaccato altre ombre, poi siamo usciti chiudendo le porte.
Tornando per ulteriori indagini la porta era aperta, probabilmente dalla milizia che era venuta a prendere in carico i cadaveri. Sarebbero stati cremati. Al piano terra vi era un tavolo ancora apparecchiato per tre persone. Avevano mangiato una semplice zuppa di cereali ed acqua ma il terzo piatto era quasi del tutto intonso. Nella cucina trovammo un giaciglio improvvisato e qui alcuni capelli rossi lunghi una ventina di centimetri. Non c’era aglio e in sala uno specchio era stato rotto. Al piano di sopra non trovai niente di particolare, solo una collana di scarso valore.
Daphne parla di uno sconosciuto, un vecchio signore con una cappa scura. Questo avrebbe fatto visita ad alcuni paesani presentandosi come “becchino di Hillsfar” e facendo domande sui coniugi Hurley. Intanto la gente sembra impaurita e si barrica in casa al calar del sole.
 
Persone scomparse:
Pare che una ragazza di nome Dana sia scomparsa, ho chiesto di risalire alla data approssimativa della scomparsa. Non ha i capelli rossi ma temo che il presentimento di Daphne sia giusto.. e orribile. E' stato accertato che la creatura che abbiamo inseguito e ucciso nella foresta era quella ragazza. Ne è prova una sciarpina verde che portava in tasca e delle somiglianze fisiche. E’ scomparsa due giorni prima del massacro del bestiame e dunque i tempi coincidono.
Quando mi hanno informata è stata come una secchiata gelida… l’avevamo uccisa noi. Il senso di colpa è terribile ma devo accantonarlo, non ho tempo di piangermi addosso. Troppe questioni sono in ballo, a costo di sembrare insensibile, non posso farci nulla ormai. Devo andare avanti.
Scomparsi anche due cacciatori di nome Daniel e Craig, vivevano in una casetta al limitare del bosco insieme ad altri cacciatori, alcuni fissi altri stagionali. Uno dei cacciatori non crede alle storie che girano sui vampiri. Ritiene che i compagni abbiano inseguito un grosso lupo che ha avuto la meglio su di loro.
Credo che le due creature ferali trovate nel covo dei contrabbandieri siano questi due cacciatori ma, di nuovo, non c'è stato modo di catturarli vivi. Sono stanca di uccidere innocenti, se solo riuscissimo a catturarli vivi forse potremmo almeno tentare di salvarli.

Avvistamenti:
Non so come definirlo, con qualche magia ha visto una giovane donna in una tana con dei lupi e che parlasse con loro. In un altro momento ha visto una donna che veniva molestata al porto da due ragazzetti. Non riuscendo a liberarsene con le buone, la donna si è nascosta dietro un vicolo assumendo le sembianze di un miliziano. I due comunque non si sono fatti intimorire, così ha sussurrato qualcosa all’orecchio di uno e poi ha aggredito l’altro nutrendosi fino a ucciderlo. Poi si è accorta di essere osservata da Alakai ed è fuggita trasformandosi in pipistrello.
Il ragazzo morto si chiamava Connor. Il suo amico di nome Chuck è solo un verginello che gioca a fare il duro. Ha risposto alle nostre domande in cambio di un superficiale svestimento di Daphne. Riteniamo che la vampira abbia in qualche modo ammaliato Chuck, non sapeva della morte dell’amico. Ricordava solo che i due si erano allontanati per scambiarsi effusioni.

Un ragazzetto di quella banda di teppistelli è venuto in locanda a cercarci. Afferma che Chuck sia sparito da due giorni e la madre comincia a preoccuparsi. Eric lo ha cercato attraverso i suoi mutandoni.. si sporchi... non è riuscito. Vuol dire che o è morto o qualcuno riesce a proteggerlo dai suoi poteri. Siamo tornati al faro del porto per parlare con la sua amichetta. Questa afferma di averlo visto due mattine fa dietro casa sua, sta nel vicolo dietro la sede dei Lupi, la porta accanto. Qui stava pomiciando con una ragazza dai capelli castani che poi lo ha convinto ad andar via insieme. Sono stati visti uscire dal porto e andare verso le fattorie a est. Nessuna traccia di sangue. Potrebbero essere ovunque...
La vampira sembra farsi più audace ma il fatto che non l'abbia ucciso subito nutrendosi, ma lo abbia portato con sè, mi suggerisce che abbia altri progetti per lui... tipo farne una progenie di qualche sorta. Forse ha un nascondiglio introvabile magicamente... non lo so. O forse semplicemente lo aveva lasciato vivere per mangiarselo fresco... non so quale delle due sorti sia peggiore.

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*segue la bozza di una lettera, poi lasciata in caserma in bella copia. La calligrafia è rapida e irregolare, come fosse irritata*

Ho accompagnato degli avventurieri lungo la costa, c'erano Daphne, Luth, Thormyr, Morgan e Darry. All'ingresso di una grotta usata dai contrabbandieri, ne abbiamo trovati due già morti. Probabilmente erano di guardia e sono stati uccisi sul posto molto rapidamente. All'interno i contrabbandieri tentavano di fuggire e combattevano chiunque gli si parasse davanti senza sentire ragione, chiaramente terrorizzati da qualcosa. Arrivati in un'ampia sala, due creature ferali si saltavano addosso combattendo furiosamente in un angolo, mentre quelle che parevano persone pallide cercavano ti tenerle intrappolate. Allertate dal nostro arrivo, le creature si sono subito avventate su di noi e solo dopo averle uccise abbiamo capito cosa fossero:

2 creature ferali distorte come Dana, totalmente fuori controllo
2 creature corrispondenti a progenie vampirica, servi della vampira
la vampira, che è fuggita in una nube gassosa
 
Thormyr ne ha decapitato i corpi a terra. Darry dovrebbe aver portato in caserma il corpo di un ferale e di una progenie, anch'essi decapitati. Io ti ho lasciato le teste dei due ferali e i corpetti di pelle che indossavano, ormai logori. Si tratta di due maschi e potrebbe trattarsi dei due cacciatori scomparsi Daniel e Craig, nel caso consiglio di restituire alle famiglie solo l'armatura in pelle e le ceneri dei resti, vedere i propri cari in questo stato sarebbe troppo doloroso.
I contrabbandieri sono morti quasi tutti, alcuni per mano di quei mostri e altri nostra. Almeno uno di loro è riuscito a fuggire in barca da un secondo accesso che da direttamente sul mare. Non saprei dire se la vampira abbia attaccato i contrabbandieri per nutrire tutta la progenie e abbia perso il controllo dei due ferali, o se questi ultimi abbiano attaccato di loro iniziativa e la vampira sia venuta a cercarli.
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#44
"E ora?"

Non ho ancora capito come si finita in questo casino... o se sia stata io a iniziare.
Ancor meno ho idea di cosa dovrei fare, cosa si aspetta da me.

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Prima di Hillsfar non mi ero mai fermata in un posto abbastanza a lungo da preoccuparmi dei legami. Poi mi sono stancata di fuggire e sono venuta qui per fermarmi. E' abbastanza lontano, ho pensato, nessuno mi conosce e nessuno lo farà più dello stretto necessario. Poi è arrivato Luth, uno di quelli che non demordono finchè c'è una speranza e che vedono speranze finchè non sbattono contro un muro. Ma anche uno di quelli che non vorresti sbattere contro un muro.. A lui ci tengo, solo non come vorrebbe. E' un fratello ma non sostituisce Arun... un gemello è una metà che non si può compensare. Luth mi ricorda un po' chi ero ma neanche sa il mio nome.

Si era accorto lui di qualcosa, pensavo fosse la sua gelosia a parlare... non volevo soffrisse ma non avevo nessuna voglia di parlare e riparlare di cose che per me non esistevano. Era solo una festa, una sera per distrarsi dai casini quotidiani. Avevo invitato un altro per non illuderlo, sapeva che per me non c'era nulla di più. In più l'altro era piacente come richiesto da Thalia, era un amico fidato che mi avrebbe aiutata a evitare imbarazzi "da tappezzeria", senza fraintendere nulla. Non c'era altro, nessuna intenzione, non era neanche felice dell'invito! Quand'è che è cambiato tutto? Colpa di Dryden, che mi aveva chiamata per certe loro indagini.

In particolare mi ero fatta coinvolgere nel caso di un omicidio che affondava le radici in una vecchia questione, che al tempo non ci aveva portato a nulla. La vittima era un poco di buono ma ho pensato fosse un buon modo per ricambiare tutti i favori che mi ha sempre fatto, anche contro voglia. Così mi mossi da sola e scoprii che quelle radici affondavano in cose che conoscevo fin troppo bene e da cui non ne esci vivo, di solito. Ho avuto paura, come Fianna, come chiunque sano di mente.
Così, mentre il cervello mi diceva "taglia la corda finchè puoi" la mia bocca gli diceva chi sono e da dove vengo. Brava Echo, complimentoni! Lui non capì perchè lo avessi fatto, ma manco io... era come se mi fossi tolta un peso. Accantonai la cosa, come fosse stato solo un momento di panico. Così, quando arrivarono le minacce, le restituii buttandole in mare. Tanto ormai, nemico più... nemico meno.. La mia prudenza si limitò nel valutare piani d'azione diversi dal mi solito "fare quello in cui riesco meglio", perchè avrei rischiato di mettere nei guai più lui che me... o forse temevo che con la divisa mi vedesse diversamente ora. E forse lo stava facendo davvero, ma non come pensavo!

Mi era più vicino, o forse io a lui. Il nocino al porto, la passeggiata al molo ed il bracciale con le conchiglie... erano solo lavoro. O forse no? La sera della festa mi diede una spilla, una foglia in arandur. Era il 18 Ukthar 1391... fu la sera più bella della mia vita! Cioè rischiai il disastro scoprendo che il mio vestito aveva lo stesso taglio di quello indossato da Thalia, ma per fortuna non se la prese molto. Anzi la trovai simpatica coi suoi giochi divertenti e lui fu un vero gentil uomo, accompagnandomi nei balli cui non ero molto avvezza. Poi ci fermammo a parlare e fu molto chiaro, conciso, senza smancerie e "cuori in mano". Temeva di tirarmi addosso il suo peggior nemico, come se uno in più mi cambiasse la vita! Forse dovevo essere più dolce, ma penso che Maalthiir a sia più impegnato a contarsi le grinze della pelle che pensare a noi. Restano tante cose non dette che sarà meglio lasciar coperte anche dalla luce delle stelle.
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#45
Ho alcuni nomi da verificare, tutti attualmente residenti al Diamante nel giorno della grandinata.
Due sono mercanti, un uomo e una donna:

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Lawrence Cox:

Omone castano rossiccio e baffuto, abiti di lana di buona fattura ma di taglio semplice e con una pelliccia sulle spalle. Non presenta cicatrici sul collo e sul viso. Giunto da Whitehorn per aprire una propria attività di rivendita delle materie prime procurate dai cacciatori. Abbiamo preso contatto con lui per affari e potrebbe essere una figura interessante per la creazione di una corporazione di cacciatori.

Non sembrava a conoscenza del "grosso felino" che ha ucciso dei cacciatori e si è mostrato subito interessato alla sua pelliccia. Non gli ho detto che era una bestia di malar ed è già stata uccisa.
- Afferma di essere venuto qui solo con alcune guardie private, ma potrebbe aver conosciuto i 2 cacciatori uccisi a Whitehorn in quanto il villaggio è piccolo e facilmente si finisce col lavorare per lui.
- Gli ho palato dei licantropi di Malar nella zona a sud ovest e si è interessato cosa c'è in quella zona. Afferma che Malar sia un "brutto affare" ovviamente ma il suo discorso pareva incentrato più a loro come risorse. I ricconi pagano bene trofei impagliati da esporre come se fossero cacciati da loro. Non ha mostrato giudizi su tale pratica, gli importa solo che rendano bene.
- Gli ho proposto una battuta di caccia assieme a noi e mi ha guardata intensamente dicendo che ormai caccia solo in rare occasioni. Non ho capito cosa intendesse o se ci fossero allusioni al suo "puntare" solo belle donne. Forse se gli procurassi qualche pelliccia o trofeo particolare potrebbe accettare...
- Quando è entrato un uomo e ha parlato di belve feroci nella foresta, sembrava molto interessato alla cosa, apparentemente per il gran numero di pellicce che gli avrebbero reso. Gli dissi che i cacciatori temono sia una ripercussione di Malar per il santuario sbeffeggiato. Ha riso dicendo che a suo parere a Malar frega poco dei fiori e ha perfettamente ragione, quella potrebbe essere una ripercussione per l'uccisione della sua Bestia. Poi si è congedato invitandoci a portargli pellicce rare.

Sensazioni:
Indubbiamente gli piacciono le donne e non lo nasconde, ma non mi è parso molesto. In tutto sembrerebbe l'omone descritto da Emma, ma non presenta cicatrici. Non si è sbilanciato quanto basta per inquadrarlo, sicuramente pare ragionare come pellicciaio e cacciatore. L'allusione di come "i deboli soccombono ai forti" potrebbe benissimo rientrare in un contesto malarita, ma da sola non è abbastanza. E' la legge più dura della natura, la selezione naturale. L'ideale sarebbe vederlo sul campo, durante una battuta di caccia.

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Maia  Dawson:

Una dama molto bella. bionda e vestita con eleganza. Porta vestiti di ogni colore e non vi è dubbio che sia Sunita. Viene da Phlan e intende aprire un'attività per vendere profumi e belletti. Non è sicuramente la lady che cerchiamo: Oswul mi aveva detto di aver visto lei e Cox insieme una volta a cena, ma lei afferma di aver conosciuto Cox qui e che ci provava spudoratamente, lei ho ha respinto trovandolo maleducato. 

Pare che la grandinata abbia infranto la finestra della sua stanza e sia rimasta ferita. Al tempio di Liira le hanno fornito cure ma, una volta tornata, accusava ancora mal di testa. Ha comunque accettato di parlare con Leonides trovando interessante la sua figura, come darle torto!

Per maggior tranquillità hanno parlato nella stanza riservata e avvertendo Alakai dell'incidente, mi ha lasciato il suo topo per controllare. Così ho approfittato che la dama fosse occupata sono salita di sopra con Luth, che era così occupato a preoccuparsi di cosa potessero fare i due alle mie spalle, da rendersi conto della mia unica preoccupazione quando avevo già fatto scattare la serratura col chiavistello. Stavolta senza romperlo.
Accettò di fare il palo non avendo molta scelta e mi infilai nella stanza della dama. Non intendevo portare via nulla ma solo verificare che fosse effettivamente quanto appare. La stanza era perfettamente in ordine e pareva essersi portata tantissimi bagagli:

- un libro di preghiere per Sune
- un borsello di monete
- una quantità esagerata di vestiti di ogni colore possibile
- biancheria sensuale di buon gusto
- tantissimi profumi, belletti, pettini e spazzole di ogni sorta
- corrispondenza di tipo commerciale: da Phlan aveva preso contatto con rappresentanti di varie gilde per aprire un'attività propria qui e aveva una richiesta per consultare un erbaio alla Gilda dei maghi.

A terra c'era ancora qualche vetro rotto, sfuggito alle cameriere. Purtroppo l'incontro con Leonides è finito troppo presto, e non ho avuto tempo di riordinare. Così la dama si è spaventata e ha lasciato il Diamante, scrivendo al caporale che qualcuno aveva fatto irruzione nella sua stanza.... lui si è preoccupato e quando gli ho spiegato come la dama non fosse realmente in pericolo si è un tantino adirato... ma avevo il topo di Alakai!

Decisamente non è un buon inizio... perchè cavolo mi sono messa con un caporale?
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#46
Dopo l'avvistamento delle belve feroci di cui ha parlato l'uomo in locanda, mi sono dedicata subito alla questione. Sospettavo che fosse una conseguenza per l'uccisione della Bestia di Malar e i cacciatori si rifiutavano di uscire, giustamente. Così con Luth ho messo su un annuncio per trovare volontari tra gli avventurieri e abbiamo organizzato due gruppi:

1) io - Leonides - Valen - Eric - Alakai
2) Luth - Darry - Daphne - Fianna - Dryden - Thormyn

Stesso obiettivo: cacciare le belve fameliche, scoprire la causa della loro innaturale ferocia.
In particolare il mio gruppo avrebbe dovuto prendere uno dei predatori vivi per eventuali analisi da parte dei sapientoni.
Obiettivo secondario: raccogliere delle pellicce da rivendere a Lawrence Cox per avvicinarlo


Territorio: coprire l'intera zona a sud dell'avamposto commerciale e le zone limitrofe per controllarne l'estensione esatta.


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Inoltrandoci nella foresta, appariva molto silenziosa ed il terreno era pieno di ogni sorta di traccia, tutte particolarmente grosse. Nell'imbarazzo della scelta, seguii le più vicine, di ghiottoni e lupi, che andavano verso sud. Li trovammo facilmente e subito ci fiutarono come se non vedessero l'ora di predare qualcosa. Ci scontrammo duramente per quanto fossero solo ghiottoni, erano grossi e robusti, così nel tentativo di spiegare che i cacciatori eravamo noi e loro le prede... non se ne salvò neanche uno, sotto le zelo tyrita del paladino. Esaminammo lo stesso le carcasse morte e non notai nulla di particolare sul pelo, nessun segno o tatuaggio, solo pelame sporco di predatori all'opera. Alakai fece il suo e disse che "puzzavano" di magia, parlò di ammaliamento e trasmutazione, tradotti con "più aggressivi" e  "più grossi". Schietto e pratico, così mi piacciono i maghi!
Poi ci scontrammo con la seconda pista seguita, i lupi, anch'essi fuori dal comune per dimensioni e ferocia. Alakai non so come riuscì a liberarne uno dall'istinto sanguinario, che si diede alla fuga presto fermata da un ultimo pugno metallico dritto in testa. Un po' mi ha fatto pena... dimensioni a parte era tornato ad essere un normale predatore della foresta. Dovevamo però capire cosa li avesse trasformati e Alakai si accorse che la magia sentita era nell'aria, tanto che ne riusciva a "fiutare" la fonte verso Est. Non era facile però muoversi in quel territorio sovraffollato da predatori, venivamo continuamente attaccati da orsi, serpenti, lupi, ogni volta sembravano più grossi! Dopo aver ucciso degli orsi e un serpente a dir poco notevoli, mi fermai per scuoiarli. Come detto per soldi o esporli, ma per ingraziarci il mercante e capire che uomo fosse in vista. Il sangue però attirava altri cacciatori così riuscii a prendere solo l'indispensabile, poi proseguimmo verso il nostro obiettivo.
Arrivammo nei pressi di un largo dosso, dove notai una specie di totem che emanava un'aura oscura, intorno vi erano alcuni pelleverde che venivano divorati da un orso esageratamente enorme e spaventoso. Ci notò subito e il suo ruggito rimbombò così forte da entrare nell'immaginario dei peggiori incubi notturni.... Lasciai che Leonides lo ingaggiasse, aggirandolo furtivamente per raggiungere il totem, così da abbatterlo prima che lui abbattesse noi. Ingenua io... Ancora oggi in quel punto della foresta si staglia la mastodontica statua di un orso inferocito. Sospetto che Alakai ci abbia preso gusto con questa tattica, ma va benissimo così.

Il totem era in legno, formato da molte figure di belve feroci e contorte poste l'una sull'altra, inoltre presentava il simbolo di Malar. I corpi a terra erano tutti morti, sgozzati e divorati, forse sacrificati per attivare quell'oscenità. Valen disse che era corrotto e molto potente. Io avevo già la mia fida accetta in mano e attendevo che Alakai finisse di esaminarlo. Confermò che era magico ma che non era preparato adeguatamente per disattivarlo. Per quanto avevamo a disposizione, potevamo solo tentare di distruggerlo fisicamente. Come gwaeroniana dissi spettava a me correre il rischio... così lo trattai come un vecchio tronco da abbattere. Grave errore. Credo mi dissero di fermarmi proprio mentre impattavo il primo colpo... Qualcosa sul dissolvere temporaneamente gli effetti del totem, quando questi mi pervasero.
Fui colta da un'improvvisa sete di violenza e caccia sanguinaria e mi sentii forte come non mai! Fu orribile! Valen urlava ad Alakai ed Alakai rimbalzava ad Eric... a cui cercavo di aprirgli il sorriso ad accettate! Di contro il sacerdote riuscì ad agire subito, liberandomi la mente. Così tornai in me con Leonides che mi "abbracciava" come una piovra ed Eric che dissentiva sulle mie "espressioni d'amore". Valen intanto riversava tutta la sua furia divina sul totem. Perchè la sua mente non veniva colpita? Che ingiustizia divina.. Mi sentivo così forte da poterlo abbattere con un calcio, ma mi dissuasero certe minacce di pietrificazioni in loco... Quando Valen spezzò il totem in due, svanì anche la mia forza sovraumana e tornai ad essere me stessa in tutto e per tutto. Un po' imbronciata forse.
Rientrando potemmo constatare che i predatori erano tornati normali, pur sempre pericoli e feroci. Lasciammo l'orso al suo nuovo stato statuario per timore che morisse nel tornare in carne o peggio, tornasse in carne così infuriato dall'accaduto da prendersela con le fattorie vicine. Andai il locanda a sistemarmi e riposarmi, non pensavo ci fosse Luth in agguato ad attendermi di sotto... pessimo tempismo fratellino...
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Dopo il rientro del secondo gruppo, Luth mi disse di aver visto l'orso da noi lasciato pietrificato e di essersi diretti nella direzione opposta, a fatica e rischiando di perdere Daphne lungo il tragitto. Hanno trovato un secondo totem, uguale al precedente. Qui vi era un umanoide intento ad azzannare al collo degli orchi, sacrificandoli intorno al totem stesso. Lo hanno attaccato ma questi  è fuggito attraverso un albero, come faceva Eitinel. Era rimasto un solo orco sopravvissuto e lo hanno interrogato, purtroppo lasciandolo in vita. Secondo Daphne gli effetti di quel totem erano i medesimi e anche la sua influenza è cessata. La situazione dovrebbe tornare presto alla normalità, ma se ci saranno altre segnalazioni dovremo tornare a occuparcene.
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#47
LAWRENCE COX - DECESSO
Cadavere ritrovato dalla piccola Emma, in stato di congelamento, riconoscibile come Lawrence Cox.
Data del decesso 9 Nightal, il giorno prima dell'appuntamento con me.
Causa del decesso: una magia di cono gelato partita presumibilmente da 15-20 metri dal santuario, lo ha colpito in pieno propagandosi fino all'altare compreso. Dei cocci di vetro a terra, formavano un cono, fanno supporre che l'assassino si fosse nascosto tra le case a sinistra, uscendo poi allo scoperto per colpire Cox al suo arrivo.
Oggetti personali: al collo aveva un ciondolo col simbolo di Malar, una borsa di monete d'oro e platino e dei contratti. Questi riguardavano la vendita di pellicce, alcune presso gli Orefici e Tessitori, uno era per l'assunzione di guardie del corpo, si era rivolto a una società locale chiamata "Difesa Personale".
Testimoni: nessuno. Attendo di incontrare Emma su richiesta del Tenente Erk Alakai. E' stata inoltre vista una donna tra la folla, che è giunta mentre controllavamo la scena del crimine e corrisponde a Kersin Schafer, sacerdotessa di Oghma. Non è una testimone ma le abbiamo parlato.
 
Considerazioni:
Le guardie assunte probabilmente lo scortavano solo nei viaggi, non lo seguivano in città, dove è sempre stato visto solo. Confermo che non frequentava nessuno in particolare, a parte quelli con cui commerciava.
Il tipo di magia usata suggerisce che anche la recente grandinata alla locanda fosse diretta a Cox, forse un avvertimento.
Cox sapeva di essere seguito, forse allarmato dalla grandinata precedente o perchè sapeva il fatto suo come cacciatore. Di fatto era controllato a vista da più persone e lo sapeva. Eppure quel giorno si è esposto andando al Santuario di Malar e cadendo in trappola.
 
[i]Mi fa piacere che un malarita sia morto e ringrazio l'assassino per avermi anticipata, ma voglio vederci chiaro su chi sia stato e le sue motivazioni.[/i]
 
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KERSIN SCHAFER e FERNIER HOULT
Alloggia lungo la via della Gilda dei maghi, un poco più a nord e dall'altra parte della strada. Disse di aver sentito il trambusto della folla essere venuta a vedere. Ha i capelli e la veste chiara, corrisponde alla lady che cercavamo.
E' venuta dal nord per motivi di studio, ha scoperto che ci sono delle rovine sottomarine lungo la costa e vuole scoprire cosa nascondono. Parlandole di Brem e Viktor, i cacciatori del Sentiero Silente deceduti, è stata disponibile a rispondere a tutte le nostre domande. Ha fatto molta strada dal nord e preso diverse guardie, tratta per tratta. A Whitehorn li ha conosciuti e pagati per il servizio, svolto egregiamente, la Schafer li riteneva affidabili. Disse che aveva un segretario ma che lo ha licenziato e soprattutto ritiene sia stato lui a uccidere Cox.
Il suo nome è Fernier Hoult di Ironspur, nel Damara. La dama ritiene che già lungo la via avesse cominciato a dare segni di squilibrio e con il tempo è andato peggiorando. Scoprendo che le ha rubato delle cose, lo ha licenziato. Le ha preso due tomi, "Regine ed anfibi" e "Madre dell'immaginazione", trattano di creature acquatiche e rovine del Mare della Luna in modo speculativo, non scientificamente. Il tenente conosce tali tomi, sospetta che Hoult fosse interessato alle rovine sommerse. La Schafer non conosceva Cox, è possibile che Hoult lo avesse visto o conosciuto a Whitehorn. Disse inoltre che Hoult sembrava avercela con le Furie.
 
Ci ha descritto il comportamento di Fernier Hoult lungo la via:
- Nord delle Galena, ha cominciato a guardare con odio dei bambini che facevano parte della carovana alla quale si erano uniti, li trovava chiassosi.
- Dopo Ilinvur è andato peggiorando, parlava tra sé e sé. 
- Hanno deviato per Whitehorn, la carovana si fermava lì e la dama ha approfittato per studiare qualche tecnica mineraria. Durante la loro permanenza, un cacciatore è stato sbranato, i locali hanno iniziato a guardarli male e sono ripartiti subito. Qui hanno assunto i due cacciatori.
- Hillsfar, la dama ha fatto richiesta alla gilda, ha liberato le guide dai loro obblighi, licenziato Hoult.
 
La dama ha descritto Hoult come uomo magrolino ma alto, rosso di capelli, con dei mustacchi ridicoli ed una cicatrice da congelamento sul lato sinistro del collo. Descrizione corrispondente all'omone di Emma. Inoltre la dama ha detto che Hoult non ha voluto farsi guarire tale segno, ritenendolo un dono. Essendo lui un incantatore spontaneo, la Schafer ritenne si fosse ferito inavvertitamente.
 
Considerazioni:
Nel parlare la Schafer era difficile da "interpretare", sembra una persona molto distaccata ma non mi sembra mentisse.
Il ciondolo indica che Lawrence Cox sia un malarita ma non so se è anche un licantropo crudele. Attendo di approfondire la questione dello sbranamento a Whitehorn con la dama.
Ritengo che la cicatrice possa nascondere più di una "sbadataggine", ma che sia un dono ricevuto a tutti gli effetti e mi domando, da chi? E sospetto possa essere qualcosa che ne influenza la mente, facendolo impazzire. Escludo un influsso del Reame Remoto in quanto il loro viaggio era ben distante dal Cormanthor. Alakai necessita di vederla per saperne di più.

Devo trovare quell'uomo e se non lo trovo in città, immagino dovremo farci una nuotata...
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#48
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Mentre il gruppo di Luth partiva a caccia di totem, un tizio è entrato in locanda per poi fuggire immediatamente. Avevo già visto quel tizio e dalla reazione di Eric, doveva aver riconosciuto lui. Lo inseguimmo subito e fu atterrato da una guardia davanti le porte, su ordine tuonante del caporale. Si faceva chiamare Thimothy, un tizio che aveva assoldato Eric, Morgan, Luth ed altri tempo addietro in locanda. Si trattava di un recupero di merci rubate verso Alberi intrecciati, anche allora si trattava di vini inesistenti ed era una trappola per recuperare vittime sacrificali. Lo portammo in caserma per interrogarlo, nonostante le sue mille proteste. Eravamo Eric, io, Leonides e Morgan.
Qui tentò di ingoiare qualcosa e mi gettai contro per fermarlo, un coppino di Leonides gli fece sputare una moneta. La presi subito temendo fosse avvelenata e la toccassero altri. Riconobbi subito il simbolo del cerchio tagliato con la saetta. Smascherato cominciò a fare l'esaltato parlando degli dei che lo libereranno, provenienti dal cielo e che ci libereranno dagli oppressori. Il caporale formalizzò le accuse e con mio grande piacere mi chiese di perquisirlo. Lo smutandai. E siamo a due.. si, tengo il conto.
Aveva vestiti di buona fattura ma usati, niente di magico. Un sacchetto con alcune monete d'oro, un piccolo stiletto e una sacca con pergamene bianche, inchiostro e pennino. Controllai le pergamene alla luce di una candela e mi accorsi che una era stata usata e cancellata per riutilizzarla. Presi della cenere del camino e la passai sopra per evidenziarne i solchi:

"A...amo inviato ... fratelli a est nelle terre dei manna... tra Hillsfar e ... Intrecciati. ...tat...i e occupati di loro e i loro sacr...i. Quando ... ... li torna nel santuario. Attento ... non farti ... il forte vicino alle ... è presidiato.
SIA LODE AGLI DEI DEL CIELO"

Forse parlava del finto incarico dato al gruppo di Eric, non lo so. Interessante però il "santuario". Ne seguì un interrogatorio gestito da Eric con una preghiera che costringe a dire la verità, purtroppo coprendo l'intera cella... meno male non ero io l'interrogata. Soprattutto perchè poi Eric mi disse che ero io quella più influenzata. Che cavolo! E io che pensavo di divertirmi a sussurrare domandine a Leonides e togliermi qualche sfizio... niente di serio ovviamente. Neanche Timothy, il cui vero nome era REIC MIVAL, pareva serio o meglio sano. Parlava ancora da esaltato definendosi l'eletto, prescelto per condurre agnelli a loro. Dei suoi presunti dei parlò di una "lei", l'araldo sceso dal cielo e che si crogiola della vista, stupenda e bella, bla bla. Parlò del cuore pulsante della foresta, dove aveva conosciuto questi dei.
Non volle dire dove si trovasse il santuario, ma che ci avrebbe portato, solo noi 3. Avvertendoci pure che solo i veri fedeli possono presentarsi al santuario senza essere puniti per la sfacciataggine. Era palesemente una trappola e dunque accettammo, facendoci seguire da un secondo gruppo con Luth, Darry, Grigor, Fianna e Morgan.

Arrivammo a un crepaccio, Reic disse che il santuario era li sotto. Fermai appena in tempo gli altri all'inizio del crepaccio e stavo per controllare che non ci fossero agguati quando.. ci fu l'agguato. Frecce che partirono da entrambi i lati, uccidendo lo stesso Reic evidentemente inutile anche per loro e compromesso. Il secondo gruppo intervenne anch'esso e ci riunimmo per entrare in questo.. tombino. Per fortuna eravamo già attesi, quel gruppo era il più rumoroso che avessi mai sentito, e non c'erano nani. Procedevo cauta ma giusto perchè era disseminato di trappole, Grigor mi affiancava col suo naso fino combattendo contro i cultisti che man mano ci davano il loro benvenuto. A ogni curva mi ricredevo sul ritenere una buona idea avere un secondo gruppo, con gente che colpiva i nostri e saltava su trappole appena segnalate.
Più avanti venimmo attaccati anche da numerosi orchi mercenari, uno sopravvisse nascosto tra le rocce come un gattino dietro una tenda. Leonides lo fece uscire, promettendogli di risparmiarlo... non potevo tollerarlo. Non aveva informazioni così vitali e si era dichiarato un servo di Gruumsh. Chiesi di ucciderlo, mi disse no, attesi finissero. Dissi che lo avrei ucciso, l'orco lo capì e provò a fuggire. Lo centrai in mezzo alla schiena, poi mi si parò davanti Leonides, seguito da Grigor, impedendomi di finirlo. Non diedi altre spiegazioni oltre che fosse un orco. Solo Luth capiva perfettamente, mi chiedevo anzi come si fosse trattenuto lui, che più di me li voleva morti.
Dopo gli orchi, c'erano anche altri pelleverde... Arrivammo anche in un angolo dove avevano recintato dei lupi, lasciandoli chiusi dietro. Al momento li lasciammo stare così, non avevano meccanismi per aprirsi alle nostre spalle. Più avanti trovammo altre gabbie ma stavolta vuota e ci affrettammo, temendo stessero per sacrificare qualche prigioniero. Giungemmo a un bivio, a sinistra sentivo già cantilenare una preghiera, ma proprio mentre Leonides già attaccava sentii qualcos'altro a destra. Lasciai gli altri combattere e andai a controllare sola, notai una trappola e quel bastardo del loro capo mi attaccò mentre la disarmavo. Eric si accorse e mi raggiunse così da riuscire a ucciderlo. Impossibile prenderlo vivo tra scariche di dardi e colpi di ghiaccio che mi tirava contro.
Doveva essere il capo che tentava la fuga e qui c'era la sua stanza. Trovammo dei libri e delle carte, dove c'erano i suoi appunti. Luth controllò invece dove stava l'altare.
Controllammo il resto della grotta e notammo una fenditura con un passaggio verso il basso in un corridoio. In fondo vi era una specie di stanza ricoperta d'ossa e resti, con un grosso foro sul pavimento. Al suo interno, io e Grigor intravedemmo qualcosa che ribolliva e... stava uscendo! Arretrai subito e ne emerse una melma che pareva poltiglia di carne scura. Disgustosa a dir poco! Mentre la colpivamo si divideva in più creature e occorse un po' per renderle tutte inermi. Il buco non aveva niente di magico, non era un portale da cui proveniva quella roba. Il che era strano perchè sarà stato profondo quanto il mio braccio e la melma occupava molto più spazio! Il fondo era solido, non si spostava. Probabilmente era la melma a cambiare densità.
Prima di uscire, tornai con Grigor dai lupi, entrambi intenzionati a liberarli. Restai a distanza lasciandogli fare il suo, pronta a intervenire se qualcosa andasse storto. I lupi restarono calmi e si allontanarono seguendo il loro capobranco verso la foresta. Nella gabbia trovammo una tinozza rovesciata e a terra del liquido nero e denso, ne preso un po', non capivamo cosa fosse e temevamo lo avessero fatto mangiare ai lupi... che forse avevamo liberato un po' troppo precipitosamente.

Prima di rientrare mi fermai con Leonides a respirare un po' di aria pulita. Aveva una brutta ombra sul viso, parlando delle valli, delle persone lasciate indietro. Sentendolo così pensai non fosse il momento di parlargli del mio astio per gli orchi.. invece ne parlò lui. Brevemente gli spiegai da dove avesse origine, forse un po' troppo impacciatamente.. e mi disse qualcosa che, per quanto giusto, non ero pronta a fare ancora. Gli proposi una specie di compromesso, di risparmiare un orco solo se strettamente necessario e io mi sarei trattenuta. Volevo dirgli che nel momento in cui lo faceva, mi sarei fidata ecco.. che avesse valutato.. ma forse era già implicito. Riuscii a turbarlo dopo, preoccupandolo con un altro problema, che non c'entrava niente e di cui probabilmente non dovevo neanche parlargli ma sentivo di doverlo fare.

*aggiornamento*

Ho portato quella fiala all'alchimista, dice che è un composto di sangue e robaccia, tra cui anticoagulanti. Gli servirebbero più informazioni non so quanto possa dire, la faccenda è in mano alla milizia. Non vorrei mi dicessero che scateno panico... cioè, un conto è quando bevo... Comunque mi ha lasciato il nome di un mago della Gilda, esperto in creature, Tyren Sanchar.
Arrivati agli uffici bussai alla porta più invitante, quella con scritto a chiare lettere "Non disturbare". Ovviamente. Sanchar era molto interessato alla questione, non tutti i giorni ricevono schifezze da strani riti di cultisti del reame remoto. Aveva già esaminato gli appunti che avevamo rinvenuto e subito li integrò coi libri e la fiala che gli diedi. Per qualche interminabile minuti temetti di aver sbagliato mago, a furia di scambi culinari a base di salamoia, poi finalmente vennero al dunque.
Disse che gli appunti erano incompleti, forse quel mago pazzo era riuscito a distruggerne parte. La roba nera era una specie di succo fatto con parte di quella melma orribile ed elastica che avevamo trovato nel buco. Quello più grande dentro.. anzi con la melma più grande fuori. Il cultista voleva provare a nutrirci i lupi, ma questi bravi canidi si erano rifiutati di ingoiarla. Fui molto sollevata nel sentirlo... il mago parlò poi delle creature di questo mondo alieno e del loro scimmiottare forme che non ho molto capito ma pazienza. Mi importava che gli esperimenti fossero falliti e che i lupi se la sarebbero cavata con un po' di febbre e dissenteria.
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#49
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Il tuffo alle rovine sommerse è stata una delle più brutte esperienze fatte. Hoult si è presentato ai Marel come emissario di Auril, non sbagliavo poi tanto dopotutto. Non capisco però ancora i suoi scopi, pare tutto un grosso inganno. Tra noi comunicavamo con una sorta di telepatica di Alakai e camminavamo con le preghiere di Eric che mi permettevano anche di respirare, pur non avendo i loro gingilli magici per farlo.
I Marel servono Umberlee e con Auril sono le uniche Furie che pare si sopportino meglio e non gli importa nulla di Malar. Dissero che Hoult aveva proposto loro un’alleanza e che aveva portato loro dei doni. Aveva incolpato gli umani di Hillsfar per lo scempio al santuario da lui compiuto, probabilmente per aizzarceli contro per qualche ragione.
 
A noi preoccupava anche che avesse imbarazzato anche il santuario di Malar, accanendosi per scatenarne l’ira. Aveva ucciso un suo fedele mentre pregava al suo santuario e.. quella Bestia… che l’abbia spinta lui qui per essere uccisa da qualcuno come noi? Sicuramente non aveva bisogno di alleanze con Malar per scatenarne la furia… avevamo da poco ripulito la foresta limitrofa da due totem e un altro era ancora a sud di Elmwood.
Ovviamente Eric ha detto loro cosa aveva fatto Hoult al santuario e questo non è piaciuto molto. Così ci hanno permesso di parlare con la Sharai Elimhareetha, una specie di loro capo. Per tutta la strada i marel ci guardavano con sospetto e si radunavano alle nostre spalle, senza però mostrarsi ostili e tenendosi a distanza. Non che questo mi tranquillizzasse… soprattutto con un Leonides sbavante e un Eric in brodo di giuggiole. Come se non fossimo in un guaio che poteva ucciderci da un momento all’altro…
 
Ci spinsero in una stanza, dove c’era anche Hoult con loro. La Sharai fece un qualche incantesimo e cominciò a parlare comune, nella nostra testa. Troppa gente in testa. Come si distingue un legame telepatico dall’altro? Non sapevo che pensare, letteralmente! Me ne stetti zitta… cioè, più del solito. Soprattutto quando Eric disse che non avevamo nessuna ostilità nei loro confronti.. io qualcuna l’avevo… Disse che eravamo qui per Hoult e per metterli in guardia da lui, così ci ascoltò e ripetemmo quanto avesse fatto.
Per i marel era disdicevole ma ciò che li irritava davvero era che Hoult avesse mentito. Il problema è che non erano convinti della veridicità delle nostre parole. Accettammo il rituale che l’appurasse e ripetemmo di nuovo tutto quel che sapessimo su Hoult, ma non sapevamo cosa Hoult cercasse in queste rovine.
La sharai ci chiese se sapevamo come mai i marel erano qui. Narrò che quando questa città cadde non aiutarono gli umani, così gli dei li maledirono. Da allora vivono qui, ascoltando l'incessante rintocco della campana... Il mio primo pensiero fu “e come mai non hanno distrutto la campana?” seguito da “magari se non si può distruggere è per un legame con la maledizione stessa”. La Sharai spiegò che Umberlee ed Auril insieme potrebbero permettere loro di andar via, se le compiacessero abbastanza.
 
Hoult ovviamente non diede loro altri dettagli e quando gli proposero di sottoporsi alla zona di verità, si agitò rifiutandola. Venne così fatto prigioniero nelle loro celle in attesa di decidere la sua sorte. Allora Eric e Alakai proposero di occuparsi loro di questa maledizione… promettendo di far del loro meglio per tentare di risolverla…. perché già lo sanno che è impossibile! Quanto finirà male questa cosa…. La Sharai ci lascò le cose di Hoult, metà dei suoi doni e una luna per trovare una soluzione o saremmo diventate prede. Per trenta secondi ho ponderato l’idea di informare le altre loro fazioni…
 
Una volta all’asciutto aprii la sacca. Una penna, il suo calamaio, abiti vari, roba per far magie, inutilità…. 
E una pergamena rovinata. Pareva una pagina del suo diario. O meglio quanto ne rimaneva.
La lessi e per restare in tema.. mi raggelai.
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#50
Devo fare un po’ di ordine mentale in questo casino, purtroppo riesco ad aiutare Daphne solo in modo discontinuo e devo poi mettere insieme i vari pezzi.
 
LORD CROWFORD e SACERDOTE AVERY HARLOW di Jergal
Crowford è un nobile di Neverwinter recentemente trasferitosi qui. Ha adottato una bambina dall'orfanatrofio di Chauntea. Ha questo assistente di nome Harlow, un sacerdote di Jergal, e anche loro stanno indagando su queste creature.
La figlia adottiva dei Crowford si chiama Dorothea. Daphne e Padre Brom sostengono non sia coinvolta in questi orrori dei vampiri, la sacerdotessa ha indagato molto su di lei. Era un orfana del tempio che fu rapita da mannari nelle fogne e lei l’aveva salvata diventandone tutrice per volere di Crowford, il quale decise di adottarla. Particolare curioso, Dorothea pare si fidasse di questo lord sconosciuto, al quale era corsa incontro vedendolo. E’ sicuro che la piccola non sia ammaliata. Non esiste nessuna Lady Crowford e non hanno una relazione amorosa il lord e Harlow.
-      Crowfod afferma di averle voluto dare una possibilità, mi chiedo cosa intendesse di preciso e perché farlo. Daphne dice che la trovava una bambina sveglia.
-      Daphne dice di aver rivoltato ogni fonte senza trovar nulla, forse è normale, a volte però mi puzza anche il NON trovare informazioni di alcun tipo.
 
VICTORIA ASHBURY
Il sacerdote Harlow è stato in grado di confermare l'identità della vampira "madre" della progenie ferale come Victoria Ashbury, una cantrice anch'ella proveniente dalla Costa della Spada. Harlow e Crowford sono venuti a Hillsfar proprio seguendo le sue tracce. Come pensavo Victoria e Crowford avevano una relazione quando lei era in vita.
-      Coincidenze o forse un tempo c’è stata una lady Crwford? 
-    Questo rende la situazione più delicata, l'insistenza di Daphne nel negare la possibilità che sia stato Crowford mi fa pensare che l'abbiano convinta a coprirli. Ma come l'avrebbero convinta con l'uccisione di Chuck? A meno che si tratti di un "incidente".. ad esempio un loro mercenario troppo zelante per fermarne la fuga...
Victoria ha preso e trasformato Dana. Ha ucciso gli Hurley e Connor. Quest’ultimo non lo ha trasformato o marchiato, ma solo “punito” e ucciso abbandonandone il corpo.
Sempre dagli appunti di Daphne, Harlow ritiene che Ashbury sia stata vampirizzata da Redgrave in modo anomalo e/o facendo andare storto qualcosa durante il processo, e ciò causa la mutazione nelle progenie create dalla donna. Questo spiega perché Redgrave sia così ansioso di distruggere le progenie - e presumibilmente Victoria. La cantrice ha effettivamente i capelli rossi. La conferma dei suoi poteri bardici tuttavia induce a pensare che sia in grado di alterare magicamente il suo aspetto.
 
VAMPIRI LORD REDGRAVE – progenie normale
Durante il recupero del corpo di Chuck, nel bosco c'erano alcuni alberi cavi, usati dai kelemvoriti per depositare scorte come: aglio, cure, specchi e paletti. Abbiamo rinvenuto nel bosco una tomba senza nome, che stava venendo violata da dei lupi controllati da vampiri che riteniamo fossero guidati da Lord Redgrave. Dei lupi, probabilmente su suo ordine, tentavano di riesumare il corpo. Probabilmente protetto dai vampiri. Siamo quindi stati attaccati da questi lupi, progenie normali e una vampira che poi è fuggita diventando gassosa. Credo che lei fosse Letitia… e credo fosse anche la stessa trovata nelle grotte dei pirati.
Dopo aver preso il corpo siamo tornati facendo un giro diverso, poichè per tutto il percorso riuscivo a percepire lo stridio dei vampiri, probabilmente in lotta contro i kelemvoriti, di cui potevo sentire indistinguibili urla di comando e la lotta.
Luth mi ha parlato della loro successiva caccia alla progenie ferale da consegnare a Crwoford. Si sono imbattuti in un vampiro, una progenie normale, che in forma di pipistrello li ha condotti ad una grotta. Dentro hanno trovato una cinquantina di orchi ammaliati, altra progenie normale e una progenie ferale incatenata ma viva. Daphne precisa che hanno interloquito con due creature di sesso femminile di nome Cree (progenie; altamente sacrificabile) e Laetitia (vampira; carattere particolarmente allegro e loquace, per una vampira). Laetitia si è rivelata particolarmente informata sui nostri affari, ci ha rivelato di lavorare per Lord Redgrave e che ha interesse nel distruggere tutte le progenie con mutazione "ferale". Per suo conto ha proposto uno scambio: uccidere i kelemvoriti nell’accampamento con gli orchi in cambio della progenie ferale. Al loro rifiuto, ha decapitato la progenie ferale e si è ritirata trasformandosi in nuvola.
-      Perché non attaccare loro stessi con gli orchi? Per non attirare altri kelemvoriti o la milizia? Un modo per mascherarsi… cosa che potrebbero aver fatto rapendo loro Daphne e Chuck incolpando i kelemvoriti.
 
ORDINE ETERNO – Lord Arthur Hannigan
Pare siano stati da un becchino chiamato Cadogan Brown, che successivamente si è scusato per il trattamento ricevuto da questi. E’ lo stesso becchino che aveva fatto domande nella zona delle fattorie e all'accampamento commerciale nei giorni seguenti alla morte dei coniugi Hurley.
Si tratta di un ordine di kelemvoriti che è stato fondato recentemente a Iriaebor ed è noto per il suo fanatismo, tale da essere controverso anche all’interno della loro chiesa. Hanno preso possesso delle fattorie a sud di Hillsfar, creando un campo militare e ottenendo una collaborazione con la milizia di Hillsfar. Gli ordini a riguardo pare arrivino dai piani alti della milizia, incontestabili.
-      Di solito sono tali quando hanno risvolti politici, arrivano da una famiglia ricca e passano da un consigliere. Qui vedo solo famiglie ricche, forse nobili, ma straniere…
Da questi piani alti è arrivato l’ordine di Dryden di consegnare ai kelemvoriti gli appunti di Daphne. Si trattava di una seconda versione nota solo a loro due e la milizia. Daphne lasciava i suoi appunti in locanda, qualunque vampiro poteva accedervi.
-      Per qualche ragione Dryden mi è parso più sconvolto dai sensi di colpa che preoccupato per questa collaborazione. L’idea che la milizia stia collaborando con degli assassini senza saperlo, pare sia in secondo piano per lui. Daphne afferma si senta tradito dal “sistema”, mi stupirei del contrario. Nel complesso è un tipo in gamba, magari deve imparare un po’ di empatia ma la sua freddezza può essere un punto di forza. Sarà bene la ritrovi in fretta.
Il corpo di chuck è stato ritrovato già decomposto ma aveva chiaro nella schiena il foro del quadrello che lo ha ucciso. Sul petto aveva un marchio complesso, inciso con una lama. Pare che questo marchio sia particolare al di là della sua funzione di evitare che un corpo venga risvegliato come non morto. Daphne non è riuscita a trovare informazioni a riguardo chiedendo a Cadogan Brown o Harlow e nemmeno cercando nella Gilda dei Maghi. Neanche Alakai conosce quel marchio oltre la sua funzione. Pare che sia in uso solo da loro tra i kelemvoriti.
-      ma questo è stato dedotto sulla base di informazioni non trovate. E se non fosse un marchio kelemvorita? Devo allargare tale ricerca facendomi indicare da Alakai cosa cercare.
-      Dryden ha detto che i kelemvoriti stanno reclutando. Interessante…

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Informazioni aggiuntive:
Esiste menzione di incantesimi, uno o più, creati all'interno del clero di Kelemvor per usi specifici ma trapelano pochissime notizie a riguardo. Quel che si può dire dire con relativa sicurezza è che non si tratta di una preghiera per impedire il ritorno dell'individuo come non morto in quanto ne esiste già una con il medesimo effetto; è probabile dunque che abbia una funzione più specifica, ad esempio legata alla vampirizzazione considerando il contesto.
Non si riesce a collegare il simbolo ad uno di questi incanti poichè tutto ciò che li riguarda viene trattato come un segreto gelosamente custodito.


KELEMVORITI, CROWFORD O VAMPIRI?
Daphne è stata attirata in trappola da una lettera di un elfo nobile che la invitava a Elventree per servizi di scriba. Così è andata a cavallo ed è stata attaccata da 3 uomini. Hanno usato una freccia per disarcionarla e l’hanno sopraffatta facilmente. E’ rinvenuta in una cantina buia, legata a una sedia, bendata e imbavagliata. Con lei c’erano almeno 2 uomini, uno pareva il capo. Da fuori si sentivano rumori come di un accampamento.
-      Se fossero Harlow e Crowford avrebbe dovuto riconoscerne le voci, due loro uomini?
Dissero che “l’altro” non aveva parlato e dovevano disfarsi del corpo dopo averlo marchiato. Si riferivano a Chuck. Hanno iniziato a farle domande, prima con le buone, chiedendo dove avessimo trovato le progenie in lotta tra loro. Daphne ha tentato di farli ragionare invano, allora hanno provato a farla parlare con la magia, una zona di verità. Poi l’hanno lasciata sola.
-      Daphne afferma che se fossero i kelemvoriti già dovevano conoscere la risposta a tale domanda, ma forse volevano metterla alla prova. D’altro canto, se fosse Crowford poteva chiederglielo senza rapimenti e torture.
Daphne allora risponde a tale domanda. Allora hanno iniziato a farle altre domande sui Crowford.
-      Perché chiederlo se fossero i Crowford?
-      Secondo Daphne Cwford e Harlow hanno scopi diversi dai kelemvoriti, Harlow sostiene che non sono i kelemvoriti il vero nemico e dovremmo evitare uno confronto diretto con loro.
Daphne rifiutò di rispondere e hanno insistito con le torture, invano. Le hanno staccato le unghie della mano sinistra.. gentili a lasciarle la destra. Il loro capo ha desistito e dato l’ordine di potarla nel bosco, marchiarla e ucciderla. E’ stata tenuta ancora bendata lungo la tratta.
-      Perché solo la mano sinistra e perché tenerla ancora bendata se pesavano di ucciderla?
 Qui sono intervenuti proprio Crowford e Harlow salvandola e portandola a casa loro. Qui Daphne ha visto il becchino Cadogan Brown.
Come detto, anche durante il salvataggio Daphne era bendata. Ha sentito una colluttazione, uno dei due rapitori le è caduto addosso. Poi Daphne ha riconosciuto la voce di Harlow che l’ha presa per mano e li ha condotti via con un teletrasporto.
-      Il salvataggio è la cosa che più lascia perplessi. Harlow potrebbe aver usato i suoi poteri per vederla e trovarla? Ma come facevano a sapere quando intervenire e dove? Sappiamo c’erano anche altri dei loro, di sicuro un’esploratrice che in seguito ci ha indicato dove è successo.
-      Perché Crowford e Harlow non hanno pensato a portare via o controllare i corpi dei due rapitori? Erano la prova principale per riconoscerli.
Della tratta verso la mancata morte, Daphne ricorda di aver salito delle scale ed essere uscita da una botola di notte. Ha camminato una mezzora, prima su un prato poi su un’altura e poi in un bosco. Potrebbe essere la tratta da dove indicato dall’esploratrice al campo dei Kelemvoriti o qualunque altra fattoria della zona.
-      Tharmyr ha fatto notare che se volessero dare ancora la caccia a Daphne per farla sparire sarebbe semplice. Nessuno però lo sta facendo.
Gli appunti di Daphne sembrano chiarire come i Crowford l’abbiano trovata. Il becchino Brown è un kelemvorita ed ha saputo che avevano dei prigionieri. Al plurale e lo ha detto ad Harlow. Così questi si è recato con dei mercenari al campo e ha indagato scoprendo quando sarebbe stato il successivo trasporto prigionieri. Poi hanno seguito le guardie per liberarla.
-      Sarà a me pare si riferisca ad altri prigionieri. Daphne era sola, Chuck già morto e nessuno dei due è stato effettivamente “trasportato”.
Temendo che Brown facesse il doppio gioco, l'hanno trattenuto a casa Crowford fino a liberazione avvenuta.
-      Eppure nessuno testimonia.
 
CORPO DI CHUCK
Una delle teppistelle amica di Chuck lo ha visto una mattina appartato dietro casa sua con una ragazza castana, scollatura in vista. Chuck abita nel vicolo dietro la sede dei Lupi. Stavano pomiciando poi la ragazza gli ha proposto di spostarsi e Chuck l’ha seguita. La teppistella dice di non essere stata vista da loro ed è andata per i fatti suoi, escludo dunque fosse stata ammaliata. Quando uno dei suoi amici è venuto a cercarlo da noi, Eric ha tentato una divinazione invano, era dunque protetto o già morto. La madre era molto preoccupata, si chiama Liz e viene definita isterica già di base. Dietro casa di Chuck non c’erano tracce di sangue, solo il gran via vai del porto. Un mercante li ha visti lungo la via, un soldato davanti la caserma li ha visti uscire verso le fattorie, diciamo in direzione della strada di Elua.
-      Direzione corrispondente all’accampamento dei kelemvoriti, ma anche alla foresta.
-      Quel giorno mi è stato detto che il cadavere di Connor è stato trovato in vicolo tra la caserma ed il faro, è stato bruciato su ordine di Alakai, nessun marchio. Indubbiamente questa era opera della vampira.
-      Ci siamo sempre chiesti perché la vampira fosse tornata per Chuck dopo averlo risparmiato. Ora sappiamo potrebbero essere stati altri: Crowford, Kelmvoriti, l’altra fazione vampirica.
Il corpo di Chuck era stato poi ritrovato nella foresta, seppellito sotto una semplice lapide. Dei lupi cercavano di disseppellirlo scavando. Il corpo era troppo decomposto per stabilire se avesse subito torture, ma presentava il buco del quadrello con cui è stato ucciso. Inciso aveva il marchio. Daphne ha fatto ricerchi sul marchio usato da questi fanatici. Pare non esistere se non nel loro gruppo, lo ha portato al sicuro.

*segue un aggiornamento alcuni giorni dopo*

Speravo in maggiori informazioni ma non sono tornata proprio a mani vuote. Le sparizioni nelle campagne e la presenza dei cavalieri dell'ordine di Kelemvor erano stati già notati e potrei avere supporto se fossero stati loro... ma non credo sarà necessario. Dobbiamo fermare i vampiri, Redgrave, Victoria... Come Tharmyr sono convinta più che mai che il rapimento di Daphne sia opera di Lord Crowford e Harlow. Ritengo abbiano voluto metterne alla prova la fedeltà alla famiglia e non credo che la successiva informazione che le han dato.. l'identità della vampira Victoria, le sia stata data grazie al recupero del progenie. Penso gle lo abbiano rivelato perchè non ha parlato. Questo aumenta i miei sospetti che ci sia stato un rapporto affettivo in passato tra lei e Lord Crowford.... rendendo "delicato" l'argomento e giustificando la venuta di entrambi dalla costa della spada... seguiti a ruota da Redgrave e i Kelemvoriti. Come si rincorrono l'un l'altro a spese della povera gente non è comunque tollerabile. Devono essere fermati. So che arruolano... è ora di espormi un po'.

Riguardo il marchio vi è menzione di incantesimi, uno o più, creati all'interno del clero di Kelemvor per usi specifici ma trapelano pochissime notizie a riguardo. Quel che posso dire con relativa sicurezza è che non si tratta di una preghiera per impedire il ritorno dell'individuo come non morto in quanto ne esiste già una con il medesimo effetto; è probabile dunque che abbia una funzione più specifica, ad esempio legata alla vampirizzazione considerando il contesto.
Non è stato possibile collegare il simbolo ad uno di questi incanti poichè tutto ciò che li riguarda viene trattato come un segreto gelosamente custodito.

Probabilmente non è tra quelli in uso dai Kelemvoriti perchè in uso dal clero di Jergal... pare tratti con molta più segretezza le sue cose. Immagino Daphne e Tharmyr ne sappiano più di me.


*secondo aggiornamento*

Eric mi ha riferito dell'incantesimo per porre domande al corpo di Chuck:

1) La donna dai capelli castani con cui sei allontanato, dove ti ha portato?
Ha risposto "dolce morbida Claire, voleva farmi vedere gli elfi" ha ripetuto più volte "elfi" e poi di "non dirlo alla mamma"
La strada di Elua è dove abbiamo perso "la pista" cercandolo e dove anche Daphne è stata presa. 
2) Sei stato torturato prima di morire?
Ha gridato agitandosi urlando che "tutto fa male" "dolore" "brucia"
povero ragazzo... volevano assicurarsi non fosse stato vampirizzato o pensavano davvero potesse sapere qualcosa?
3) Cosa ti è stato chiesto durante la tortura?
Ha ripetuto "Non so nulla, nulla.. non sapevo nulla. Perchè farmi questo? Non ho fatto nulla di male. Nulla, nessun vampiro."
era stato ammaliato da Victoria... non poteva sapere nulla... tutto quel dolore e una vita spezzata per... cosa?
4) Puoi descrivere chi è stato a porti le domande?
Il cadavere è rimasto a bocca aperta senza dire altro.

Daphne in queste risposte vede aggravarsi i sospetti verso i kelemvoriti, eppure la prima risposta suggerisce altro.


*una correzione viene fatta al paragrafo di Victoria*
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[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
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