23-07-2021, 01:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-07-2021, 01:32 da Qualsiasi.)
Dopo aver salutato Luth, Elania si incamminò con i suoi compagni verso la squallida bettola del porto.
Entrata, stava per ordinare qualcosa da bere e mangiare - era stanca del viaggio, e aveva voglia di assaporare qualcosa di buono - ma il puzzo stantìo e il ricordo della pessima birra le resero improvvisamente più sopportabili sia la fame che la sete.
Salì al piano di sopra, decisa a parlare con Seimour.
Si assicurò che fosse sufficientemente lucido, rassicurandolo più e più volte sul fatto che non aveva più alcun bisogno di bere ora, e che non avrebbe più dovuto farlo. Attese, attese il tempo necessario, non aveva fretta.
E nell'attesa ripensò a quanto era accaduto. Infine, si decise a parlargli.
"Avevate ragione, Seimour, era lei, Lisa. Era propio lei che vi appariva, lei che vi cercava. O meglio... il suo spirito inquieto, la sua anima... infranta come i suoi sogni.
La solitudine, a quanto pare, è così forte e potente da sopravvivere alla morte stessa.
Era la solitudine infatti che la spingeva a cercarvi. Voleva voi, la vostra vicinanza..."
..."qualsiasi cosa ciò significhi", pensò per un attimo; ma si trattenne attentamente dal dirlo ad alta voce...
"...la vostra vicinanza, o almeno quella di un prezioso ricordo: il pendaglio che perse quel maledetto giorno. Il pendaglio con l'effigie di sua madre".
Parlava, ripensando alla sofferenza di quella ragazza, e al rancore generato da tanto dolore.
"Le abbiamo riportato quel pendaglio, Seimour, e il suo spirito si è calmato. Ora forse potrà finalmente riposare in pace.
Abbiate cura della vostra vita, Seimour, non affogatela più nell'oblio dell'alcool. Non lasciate che, nell'ultimo giorno, sia preda solo dei rimpianti e dei rimorsi, ma fate in modo di poter essere fiero anche delle cose buone e belle che avrete fatto.
Andate, avete un lavoro, dei compiti da eseguire, la vostra camera... e qualcuno che vi sta aspettando.
Ci rivedremo, spero".
Prima di allontanarsi volse lo sguardo verso i compagni e verso Seimour stesso, per verificare se qualcuno avesse altro da dire prima dei saluti.
-- Elania Berrymol --