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[DM Artemis] Eroi, gloria o disfatta
#1
Per settimane aveva riflettuto se e come compiere quel passo. Da vecchio militare aveva più volte fatto i conti con gli insegnamenti che un condottiero deve tenere in considerazione per intraprendere una campagna.

Doveva studiare il territorio e per quello aveva già le mappe del territorio in possesso della città. Naturalmente nei giorni a venire avrebbe fatto in modo di procurarsene anche altre più aggiornate delle zone più ad ovest e sud di Hillsfar.

L'altro punto a cui doveva dare una forma erano i mezzi. Avrebbe dovuto contattare alcune persone di sua conoscenza e raggiungere anche l'Abbazia della Spada. Era passato tanto tempo dall'ultima volta che vi aveva messo piede. Per questo avrebbe messo insieme alcune persone per fare quel viaggio, sapeva su chi contare.

Un elemento imprescindibile quando si voleva affrontare una campagna di liberazione era conoscere al meglio i sentimenti, le sensazioni, il carattere e le aspirazioni degli abitanti stessi. Non puoi aiutare nessuno se non conosci veramente le loro difficoltà. Avrebbe dovuto chiedere aiuto anche qui a persone fidate, doveva entrare in contatto con quella gente e farsi accettare in qualche modo. Altrimenti sarebbe stato solamente un alternanza di tiranni.

Spesso si alzava nell'ora più tarda cercando di non fare rumore. In quel momento capiva che per l'ennesima volta la sua vita avrebbe avuto una svolta decisa. Più volte il pensiero di lasciare stare e godersi quello che aveva costruito aveva prepotentemente preso possesso dei suoi pensieri, ma qualcosa nel profondo continuava a pulsare. Quel fuoco che più volte aveva mosso le sue azioni e proprio quel fuoco spazzava via quei pensieri spronandolo ad agire ancora una volta. Sapeva che la sua meta doveva essere quella dei suoi antenati e l'avrebbe raggiunta se quello era il volere del Cavaliere.
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Leonides Nathos

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#2
Infine era fuori dalla milizia, avrebbe voluto farlo in maniera meno irruenta, congedato con disonore. Ma come vuole la tradizione meglio immolare uno sull'altare della diplomazia che molti.
Lo comprendeva, sperava solo che questo non sarebbe ricaduto su altri.
Aveva riconsegnato l'uniforme. Si era congedato dal sacerdote Generale Guff e dai suoi uomini dicendo loro che avrebbero sempre potuto contare su di lui se avessero avuto bisogno. Aveva ritirato i suoi beni dalla banca e aveva chiesto ospitalità per un pò alla Gilda dei Cacciatori. Ormai il dado era tratto e non restava che portare avanti quello che si era prefissato. Come aveva detto alla Consigliera si preparava per lui un futuro di sofferenza e fatica, non certo di gloria. 
Confidava che Brandi gli procurasse quell'incontro mentre guardava ancora una volta una mappa di Yulash si ripeteva: 

"L'impresa non sarà liberarla, ma mantenerla tale." 

Un sorriso pacato e convinto rasserenò il suo volto, come se aver imboccato quella via gli avesse tolto un peso dall'anima.
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#3
Luth all'arrivo di Leonides fu sorpreso, lo fece sedere ad un tavolo mentre prendeva vino e bicchieri poi ascoltò con attenzione il suo racconto e l'iniziale stupore per la decisione lasciò presto il posto alla consapevolezza che l'uomo che aveva davanti ancora una volta aveva scelto di mettersi al servizio degli altri come aveva già fatto dopo la liberazione di Hillsfar e come aveva continuato a fare dopo che era stato, ingiustamente secondo Luth, degradato.

Al termine confermò ancora una volta che il suo aiuto non sarebbe mancato e offrì al caporale, faceva ancora fatica a non pensarlo in quel ruolo, la sua stanza ma come prevedibile lui rifiutò e si sistemò nella camerata.

Sapere che quell'uomo, di cui aveva un grande stima, abbandonava tutto per mettersi a disposizione di un popolo che chiedeva libertà gli diede la certezza che aveva fatto la scelta giusta quando aveva accettato di aiutare i rivoltosi di Yulash.
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#4
L'incontro era certamente andato diversamente dal previsto. Tuttavia nonostante la riluttanza qualche passo avanti era stato fatto. Certo non poteva sperare in una fiducia incondizionata, ma sperava in una ragionevolezza meditata dal tempo.
Avrebbe proseguito nel suo piano intanto doveva incontrare due persone per avere più chiara la situazione e poi procedere con la partenza per l'Abbazia della Spada.
Preparò i due messaggi da far recapitare rapidamente a Malorne e Nashan poi riprese a valutare gli aspetti militari ed economici dell'impresa.
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#5
Tornato ad Hillsfar, dal difficoltoso viaggio all'Abbazia della Spada ad Essembra, Leonides si mise all'opera per cercare di contattare alcune delle compagnie mercenarie di cui aveva avuto notizia. In attesa che il sacerdote Generale dell'Abbazia gli potesse comunicare altri nomi. Parlare direttamente con il Generale per molti era sembrato un viaggio inutile e rischioso, ma egli sapeva bene che per dare valore alla sua parola innanzi ad un uomo che rappresentava il dio della guerra avrebbe dovuto dimostrare la sua determinazione. E certamente giungere sin lì, insieme ai suoi compagni, era una prova tangibile per dare solidità alle sue parole.
Era riconoscente oltre misura ai suoi compagni e ne capiva anche i dubbi avendo rischiato moltissimo in quel viaggio, ma allo stesso tempo avevano anche dimostrato le loro doti di avventurieri.
Si sarebbe fatto perdonare col tempo, ma non era questo il momento dei festeggiamenti. Ora c'era da lavorare ancora molto. Doveva trovare gli uomini di cui abbisognava e mentre scriveva alcuni messaggi da far recapitare rapidamente gli venne in mente che un luogo certamente gli avrebbe potuto fornire degli uomini determinati e preparati per un impresa come quella. Se solo avesse avuto un contatto diretto nel Cormyr. Quello si che sarebbe stato un gran alleato nell'opporsi a Zhentil Keep anche per il futuro. Avrebbe valutato anche questa possibilità...
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#6
Finalmente oltre al buon proposito dei Cavalieri di Mistledale era giunta la comunicazione del sacerdote-generale Harndrekker. Alcune compagnie, seppur piccole, erano state avvisate e si dirigevano verso Hillsfar per un incontro. Di certo era fiducioso sulle doti e motivazioni di costoro visto da chi erano stati indicati. Doveva parlare con Valen quanto prima. Sperava di avere una risposta all'altro suo messaggio quanto prima. Le voci dell'aumento di attività nei territori circostanti Yulash erano un segno evidente che bisognava essere pronti prima che la situazione diventasse più ardua da affrontare. In ogni caso ormai tutto si era messo in movimento e difficilmente si sarebbe arrestato...
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#7
Leonides rientrava a Yulash dopo il funerale del vecchio consigliere Malorn. Lo faceva scortando alcuni carri di provviste e beni di prima necessità donati da Darry alla città di Yulash. Durante la cerimonia si era intuito che il buon Darry avrebbe avuto buone possibilità di diventare il nuovo consigliere per la comunità della Valle. Era lieto che il suo vecchio amico infine avesse trovato la sua dimensione. E mentre ripensava a ciò rifletteva se accettare la proposta delle Consigliere Glinda e Ilandra di assistere sul lato militare Brandi nella gestione del contingente di soldati inviati da Hillsfar per la formazione dell'esercito comune. Aveva già parlato con Valen di questa possibilità, ma il paladino non era stato molto chiaro se tale ruolo avesse potuto rendere impraticabile il ruolo di secondo proposto da Valen.
Beh di certo avrebbe intanto aiutato i soldati presenti ancora nella città a rendere sicuro il territorio, e nel mentre avrebbe chiesto al tempio di Tempus di Hillsfar se c'era possibilità di elevare un santuario in onore del Cavaliere Rosso e di Tempus. Forse la Compagine Rossa e le altre due compagnie avrebbero potuto erigere quel luogo a loro base e così dare un solido appoggio alla formazione militare delle truppe nella città. Se Yulash doveva reggere la minaccia Zhent questo avrebbe richiesto solide basi su cui farlo. Se fosse stato necessario avrebbe investito quel poco di denaro che gli restava in questo progetto sperando che col tempo avrebbe dato i suoi frutti. 
Mentre osservava le mura della città avvicinarsi si convinceva che accettare l'offerta delle consigliere sarebbe stata la scelta più utile per entrambe le città. Sapeva che poter trovarsi in quel ruolo, seppur a dover bere Soffio di Drago con Brandi, era il modo migliore per portare avanti l'obiettivo che si era posto di rendere Yulash libera e sicura.
C'era solo da lavorare, si disse mentre scendeva dal carro aiutando a scaricare le merci che sarebbero poi state consegnate alla cittadinanza...
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Leonides Nathos

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