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[AQ] - Come in vita così in morte.
#1
Ascoltava la lezione con la massima concentrazione. Come lui tutti sapevano che ogni pretesto sarebbe stato gradito al Maestro per punirli. E nessuno si augurava di divenire il soggetto delle attenzione del Maestro.

"Magia. Sì lo so: pensate di sapere di che si tratta, e come funziona. Ma vi sbagliate. Siete solo degli stolti ignoranti che sperano di padroneggiare l'Arte per divenire potenti. Non è così.
Siete solo delle possibili vittime della stessa magia che volete usare. Ci sono tanti maghi ed incantatori. Ho conversato con molti di loro che, in ogni parte del mondo, non si sono mai presi il disturbo di comprendere le forze che pure manipolavano ogni singolo giorno della loro vita. Ho incontrato viandanti mistici di Beshaba, erranti danzatori magici, Arpisti, alchimisti di Halruaa, stregoni di Aglarond e persino rari professionisti del fuoco magico. E tutti questi maghi avrebbero potuto raggiungere ben altri risultati se solo avessero studiato i metodi della magia invece che solo la sua utilità. Centinaia di nuovi incantesimi si affacciano alla mente, come pure molti oggetti magici, tutti scaturiti da una più profonda conoscenza dell'Arte.
Ma voi siete troppo impegnati con i vostri incantesimi appena appresi, coi vostri rudimentali costrutti per fare un passo oltre la soglia e mettere i piedi nella conoscenza stessa dell'Arte.
Sappiate che tra tutte le scuole di magia una sola osa solcare il mistero più profondo di tutta l'esistenza di ogni essere vivente. Essa è la Necromanzia. Sappiate che camminare attraverso i suoi misteri più profondi reclamerà la vostra stessa essenza. Molti di voi non sopravviveranno al cammino, ma chi riuscirà potrà dire: 'Ora ho compreso il mistero'...."

Mentre il Maestro Nemeth proseguiva la sua lezione, Sek era sempre più certo che egli sarebbe stato uno di coloro che avrebbe solcato il sentiero verso il mistero alla base della vita e della morte. 
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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#2
Concentro la mia mente sulle parole di Potere. Sento l'energia primordiale concentrarsi attraverso la Trama e focalizzarsi attraverso il mio corpo. Sento l'energia dell'incanto nella mia mente mutarsi in calore prima e poi aumentare sempre più, ora è una fiamma crepitante, guardo il bersaglio e lascio scaturire la sua potenza. Un esplosione di fuoco erutta dalla mia mano per colpire  il bersaglio ed incenerirlo in un esplosione. Poi rivolgo la mia mano verso un altro bersaglio e nuovamente scaglio un altro globo esplosivo. Ho finalmente padroneggiato una delle tecniche spiegate dal maestro. Quali furono le sue parole?...

"Ricordate quello che vi ho insegnato quest'oggi. Un mago deve sempre avere una piccola sorpresa per il proprio nemico. Qualcosa a cui l'altro non pensa, certo che voi siate solo quello per cui avete studiato una vita. Un necromante deve sapere che gli altri da voi si aspettano solo il potere della nonmorte."
Intanto il giovane apprendista si contorceva a terra con parte del proprio corpo arso dalle fiamme dell'esplosione generata dal Maestro.

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[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#3
La creatura ciondolava lentamente con lo sguardo rivolto al suo creatore, il Maestro Nemeth. Un gorgoglio profondo fuoriusciva dalla sua bocca cadente, cadente come il resto delle sue membra. Gorus era il nome che il Maestro gli aveva dato e il servo, richiamato dalla morte, ormai erano anni che serviva il Maestro. In questo caso come altre volte era stato usato come esempio pratico per la lezione sulla rivitalizzazione di uno zombie. Di certo Gorus non era un semplice zombie, il potere del Maestro aveva reso Gorus un gradino sopra la completa mancanza di intelletto delle creature non morte più semplici. Tutti gli allievi nella stanza erano rivolti a carpire ogni minimo dettaglio dagli insegnamenti del Maestro così da apprendere al meglio la pratica della rianimazione. 
Quelle parole le rammento ancora:

"Cosa sta alla fine di una vita ben vissuta? Eoni di servitù fredda, la tua carne ormai un ricordo, ogni tuo pensiero torturato è concentrato solo su una cosa: nutrirsi dei viventi. Questo è ciò che potrebbe capitare a chiunque di voi, ma un Necromante è colui che domina tutto questo."

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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#4
"La mescita di pozioni può sembrare un arte semplice a prima vista. In realtà essa ha un aspetto che la rende complessa ed alquanto peculiare. La vera forza di una pozione è che essa può essere bevuta da chiunque. Ciò la rende uno degli oggetti magici più comuni e semplici facendone perciò anche uno dei più potenti. Perchè anche una persona per nulla avvezza alla magia ne può usufruire. Ricordate queste mie parole, giovani e semplici menti che non siete altro. Quando create una pozione sappiate che state mettendo anche un cane rashemi nella possibilità di usare la magia e potrebbe usarla contro di voi."

Così il Maestro Nemeth ci redarguiva durante le sue lezioni sulla fabbricazione delle pozioni. Oggi che sono finalmente in grado di crearne io stesso, non posso non rammentare quelle parole e riflettere bene quando metto in vendita le mie creazioni. Devo valutare bene quali vendere ed a chi, se mi è possibile. Tuttavia al momento risultano uno dei miei mezzi per poter sostentarmi. Non posso andare troppo per il sottile. 
L'altro giorno parlando col nano Zigrin dell'idea di aromatizzare le mie pozioni al gusto della birra sorridevo, sembrava solo una chiacchiera da taverna. Ma se in effetti ciò facesse acquistare popolarità alle mie creazioni presso la comunità nanica potrebbe anche essere un'idea interessante. Farò qualche studio e qualche prova, in fondo è una ricerca come un'altra.

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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#5
Lentamente l'energia arcana prendeva forma ed andava a divenire un tutt'uno con la materia stessa. Il giovane Sek sentiva la vibrazione di quella prima creazione. Ogni fibra del suo essere vibrava insieme alla Trama stessa. Se avesse dovuto descrivere quell'attimo l'unica parola che trovava era: perfezione.
Il pensiero di quel giorno non lo avrebbe più abbandonato. Come aveva detto loro il Maestro Nemeth.

"Il sigllo arcano che sceglierete sarà la vostra stessa personificazione. Ogni altro mago lo saprà riconoscere. E' più di una semplice firma esso è la vostra stessa natura. In esso si codifica tutto ciò che siete. In esso è realizzata la vostra Arte. Nessuno lo ripeterà mai più uguale a voi. Sceglietelo bene."

Ed egli lo aveva scelto. in quelle forme aveva sintetizzato l'energia stessa del passaggio dalla Vita alla Morte e viceversa. In esso voleva sintetizzare la comunione stessa della Vita e della Morte nell'unica forma di potere che avrebbe potuto sintetizzarle: la Magia. 
Era riuscito in ciò che vedeva, lo sapeva. Quello che i suoi occhi non comuni gli mostravano era la sintesi di ciò che era e sarebbe stato...

Il suo sigillo arcano emise un ultimo bagliore blu per poi scomparire alla vista comune...

   
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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
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#6
Sek era intento ad osservare i ratti nelle loro gabbie del laboratorio. Il suo esperimento procedeva. Le pozioni somministrate ai tre ratti sembravano aver dato alcuni esiti.
Numero Uno e Numero Due sembravano essere i più reattivi all'inoculazione, mentre Numero Tre ormai presentava segni di alcune disfunzioni. Tuttavia per chi sapeva cosa cercare, come un Necromante, un analisi avrebbe rilevato la presenza di alcune alterazioni tipiche di processi arcani ed alchemici in tutti e tre i ratti.
Il progetto che si prefiggeva il mago era ambizioso e sapeva che avrebbe fallito molte volte prima di raggiungere il successo, ma ogni errore lo avrebbe avvicinato di un passo alla meta.

"Anche quello che ho scoperto dall'analisi della creatura mi ha aiutato nel formulare alcune teorie. Ora devo solo mettere in pratica degli schemi per realizzare altri esperimenti.  Sono certo che come si è giunti a tale creazione io possa fare lo stesso mettendo a punto un processo alchemico e magico per compiere la mutazione che voglio."

Poi Sek verificò la presenza del rotolo di pergamene nella sua sacca ed uscì dal laboratorio diretto verso l'incontro per la consegna...

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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
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#7
"Ogni mago, seppur attingendo tutti alla Trama per concretizzare il suo volere nella forma dell'incantesimo, non sarà mai uguale ad un altro. Ogni mago è forgiato in una simbiosi di individualità, teoria e Trama. Sì, anche voi acerbe menti avete questa possibilità. 
Tuttavia solo uno sparuto numero di voi giungerà ad avvalersi dei doni più alti che la Trama concede a chi ne è degno. E solo un altro piccolo numero riuscirà ad evolvere la sua individualità per convogliare nel proprio essere la capacità di superare il potere degli altri arcanisti.
Pertanto solo se sarete in grado di focalizzare al massimo la vostra Arte potrete superare ogni mago in uno scontro."


Queste erano le parole del maestro Nemeth quando ci metteva in guardia sul non fermarsi ad apprendere l'Arte, ma a dover migliorare il proprio potere individuale.
La mente fisica è il tramite per rendere ogni incantesimo un arma ancora più affilata e tagliente, in grado di superare ogni difesa avversaria o distruggere ogni offensiva magica del nemico.
Oggi ho compiuto quest'altro passo. Ho appreso il segreto per rendere i miei incantesimi più inarrestabili. Ho ancora altre mete da raggiungere, ma sento che oggi sono un passo più vicino al potere che merito. Io sono degno dell'Arte che pratico e tutti un giorno lo riconosceranno.

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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#8
Il tocco della non morte. Un risucchio di essenza vitale... l'ho provato per la prima volta personalmente. E' stato un'esperienza terrificante ed affascinante allo stesso tempo. In quel maniero antico.... infestato dalle anime di centinaia di essere perduti per sempre... la Magione Aencar.
Sentire le proprie energie vitali come portate via... no! non è preciso... direi più trasferite su un altro piano d'esistenza. Credo di aver compreso qualcosa di unico. La non morte non toglie la vita, ma la trasporta in un altro luogo... forse quel luogo che chiamano piano dell'Energia Negativa.
Sto maturando una tesi che devo approfondire... forse la Morte è sostenuta dall'energia Vitale.... o più precisamente dal fluire di essa... un moto perpetuo da un piano all'altro.
Un ciclo di Eterna Vita e Morte. Una non può sussistere senza l'altra... ma se ci fosse un modo per sospendere questo circolo? Forse è questo a cui molti miei predecessori hanno puntato... forse è questa la Risposta?... lo scoprirò...

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[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
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#9
Ricordo tutti gli studi dei corsi sulle bestie magiche e esseri dei piani esterni compiuti negli anni di studio nel Thay. Lunghe lezioni su tomi scritti da molti ricercatori. Eppure trovarsi di fronte ad alcune di queste creature studiate è stato mille volte più istruttivo.
Ho avuto il contatto con un Mimic. Esseri mutaforma che prendono le sembianze di oggetti per ingannare le loro prede. E' sorprendente vedere quanto riescano ad essere efficaci nella loro mutazione. Vederlo all'opera è stato un esperienza unica e preziosa.

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Non parliamo poi dell'incontro dentro quella caverna presso le rovine vicino ad Hap. Ho incontrato un demone. Un Hezrou per la precisione. Un demone dell'Abisso costantemente avvolto da vapori nauseabondi, pelle coriacea e squamosa. Un essere gigantesco e tremendamente potente. Ha evocato al suo fianco anche una succube. Lo scontro è stato arduo ed impegnativo, ma alla fine siamo sopravvissuti ed abbiamo avuto anche il tempo di studiare con attenzione quel demone. Inoltre la pratica di estrazione messa in atto sul demone da Derek mi ha permesso di effettuare ulteriori analisi che in futuro mi saranno certamente utili. 
Interessante anche il portale che il demone stava costruendo in quelle caverne. Stava aprendo un varco di accesso per altri esseri come lui. Il portale era eretto attraverso le ossa di vittime che molto probabilmente aveva raccolto col tempo. Ciò mi fa pensare che essi possano aprire varchi tra l'Abisso ed il nostro piano mediante l'accumulo dell'essenza vitale delle loro vittime. Devo fare ulteriori ricerche in merito alla cosa.
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Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
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#10
Sek osservava gli operai che installavano il nuovo portone in legno della sede delle Lame. Lo aveva pagato con i propri soldi dopo che l'altro era andato in cenere. D'altronde cos'altro avrebbe potuto fare. Distruggere quel feticcio col fuoco era l'unica soluzione che aveva trovato, nel pieno dello scontro con quelle ombre che continuano a prodursi. Di certo il rituale messo in atto con quel feticcio nauseabondo era molto potente. 
Un esempio mirabile di  magia nera: un cuore umano completamente nero racchiuso in quella bambolina dalle sembianze umane. Un cuore ancora pulsante e fetido che produceva un icore nero e denso da cui le ombre si materializzavano. Sì, ne era in parte affascinato, non poteva negarlo. Un rituale di certo molto complesso aveva portato a quella creazione. 
Non aveva dubbi, come neanche i suoi compagni ne avevano, dietro quel feticcio c'era un avvertimento di qualche strega. In fondo l'oggetto che avevano rinvenuto non poteva che averle attirate a loro. Dannate streghe. Tuttavia avevano commesso un errore, attaccando la sede delle Lame si erano fatte un nemico. Se prima tutto sommato la faccenda si sarebbe potuta risolvere con una vendita, ora di certo il quadro cambiava.
Tornò a pensare al feticcio e se un giorno avrebbe potuto scoprire il processo che aveva portato alla sua creazione. Si disse che avrebbe studiato più a fondo i resti della bambolina e fatto ulteriori studi.
Poi fu scosso da un'imprecazione di uno degli operai che si era martellato un dito.
Sek si mosse per rientrare in sede non prima di gettare uno sguardo in un angolo del cancello di legno dove aveva apposto le sue iniziali come detto ai compagni. Lo aveva pagato in fondo. 

"La prossima volta li lascerò combattere per qualche ora prima di agire."   Disse tra se e sorrise avviandosi dentro l'edificio.

[Immagine: giphy.gif]
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Leonides Nathos

Sek Nefer
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