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domanda d'ambientazione sull'utilizzo di oggetti magici
#1
domanda : l' interpretazione di un personaggio che utilizza un oggetto tramite l'abilità utilizzare oggetti magici ed un personaggio che può usare lo stesso oggetto poiché rientra nelle competenze di classe cambia?

Ad esempio: Ho un ladro che utilizza una bacchetta magica grazie all'abilità utilizzare oggetti magici e ho un mago che usa le bacchette magiche come competenza di classe. Il loro modo di utilizzare l'oggetto sarà in qualche modo differente o entrambi attivano l'oggetto secondo la medesima procedura?
In altri termini è possibile riconoscere in qualche modo quando qualcuno attiva un oggetto tramite l'abilità utilizzare oggetti magici o è indistinguibile dalla normale procedura?
Darius.


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#2
L'incantatore, il mago nel tuo caso, attiva l'oggetto magicamente. Sa come farlo e sfrutta anche i propri poteri e le proprie conoscenze, che entrando in risonanza con l'oggetto lo attivano.

Es, mago conosce l'incantesimo Unto. Ha una familiarità con quella formula e quel potere ed attiva la bacchetta, oltre al conoscere esattamente come funzionano bacchette e pergamene. O anche, se il suo livello di potere è sufficiente, allora riesce ad utilizzare pure incantesimi che non conosce, attivandoli però perchè ha sufficiente sapienza arcana per farlo.


Chi invece ha utilizzare oggetti magici, in qualche modo "forza" l'oggetto con le proprie abilità "di polso" [non solo di polso, ma insomma fa capire cosa intendo] (ladro / bardo) o con grezzi poteri magici (warlock). Se la prova ha successo riesce in qualche modo a "scassinare" / raggirare l'attivazione dell'oggetto e ad attivarlo in modo non convenzionale.
[Immagine: XlLw4nY.jpg]
Si ringrazia Owl (salame) per la firma
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#3
La wikia spiega chiaramente come funge (anche se in inglese), dubito che il sistema su rdv possa cambiare dal manuale.
http://www.d20srd.org/srd/skills/useMagicDevice.htm
[Immagine: KzXMgZ4.png]
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#4
Tutto quello che avete scritto è vero, per rispondere alla seconda domanda però, la differenza non è visibile a occhio nudo. Identifichi l'incantesimo lanciato con sapienza magica, ma non *come* viene lanciato (nemmeno se è arcano o divino, per dire, è comprensibile con sapienza magica, nel caso di incantesimi che siano sia arcani che divini)
[Immagine: firma_artemis.png]
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#5
altra curiosità: gli incantesimi sia arcani che divini differiscono per la componente somatica? o in che modo viene spiegato che i primi sono soggetti a fallimento dovuto alla presenza di armatura e i secondi no?
Darius.


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#6
(28-02-2018, 16:53)Mt.Silver Ha scritto: Chi invece ha utilizzare oggetti magici, in qualche modo "forza" l'oggetto con le proprie abilità "di polso" 

Io spero che tu ti renda conto che tra questo che hai scritto ora e il tuo emotare in game "lo prende da dietro" la cosa si sta facendo MOLTO imbarazzante per te Big Grin

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Annette usa formule arcane di un mago con loro linguaggio ecc ecc, la magia divina di un sacerdote sono preghiere quindi si la componente somatica c'è in entrambe ma è diversa, ma lo stesso vale per la componente verbale. Talvolta differisce la componente materiale, vedi lo specchio per le divinazioni arcane e la polla per le divinazioni sacerdotali.

Riguardo il fallimento per armatura io ho sempre inteso che la gestualità dell'incantesimo richiede una certa "libertà" di movimento. Agitare le braccia per dirla semplice. Se hai un'armatura vieni impacciato in base alla percentuale di fallimento che ti dice e alla difficoltà della magia usata, ci sono infatti abilità che il pg può apprendere per castare con armature. La differenza di penalità in gdr la intendo in maniera molto pratica e banale: per pregare fai movimenti meno ampi perchè è il tuo dio a darti il potere, mentre la gestualità di un mago che manipola la trama è più articolata.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
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#7
(01-03-2018, 09:09)Denoela Ha scritto:
(28-02-2018, 16:53)Mt.Silver Ha scritto: Chi invece ha utilizzare oggetti magici, in qualche modo "forza" l'oggetto con le proprie abilità "di polso" 

Io spero che tu ti renda conto che tra questo che hai scritto ora e il tuo emotare in game "lo prende da dietro" la cosa si sta facendo MOLTO imbarazzante per te Big Grin


LOL. 
E dire che ero serio e non stavo cazzeggiando , quando giro con voi devo stare attento a ciò che dico Rolleyes  Confused
[Immagine: XlLw4nY.jpg]
Si ringrazia Owl (salame) per la firma
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#8
Allora, premettendo che a memoria non viene mai scritto esplicitamente quindi tutto ciò è rigorosamente IMHO, considerando che:

1) Basta avere una mano libera per eseguire le componenti somatiche e quindi si può presupporre che tutti i gesti strettamente necessari siano eseguibili con una mano sola.
2) Osservando un incantesimo al momento del lancio non è possibile capirne la fonte a meno di indicazioni ovvie (es. un focus divino).
3) In linea di massima gli incantatori divini non devono studiare i propri incantesimi ma hanno sempre accesso a tutta la lista della classe.

La mia ipotesi è che più che un fattore di semplice ingombro si tratti di un problema di gestione delle “energie mistiche” e che mentre l'incantatore arcano ha necessità di percepirle e dirigerle aiutandosi con il resto del corpo per armonizzarle alla componente somatica vera e propria che viene eseguita con la mano principale il chierico non ha questa necessità visto che c'è il potere divino ad occuparsi dei dettagli mistici e del controllo e lui deve solamente fare da canalizzatore.

In pratica per il chierico un incantesimo è come se la divinità gli fornisse una pistola già carica e l'eseguire le varie componenti equivale a premere il grilletto mentre il mago deve costruirsi l'arma da se e gestire personalmente tutta la fisica del volo del proiettile.
[Immagine: firma_cyrano.png]
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