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[Eiko Meada] Diario segreto. - manca pag 2
#1
[Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 13-11-2014 

*Il diario si presenta in semplice pelle, legato insieme ad un'altro libricino che Eiko porta sempre con se insieme al proprio, un piccolo lucchetto di buon ferro chiude le pagine*

[Immagine: diario-immagini-2.jpg]


Anno 1373 porto

Abbiamo attraversato il grande mare, il viaggio e stato lunghissimo, questa terra e davvero strana, non capisco perchè siamo andati via dall'isola, i miei zii mi mancano, anche il resto del clan, i miei genitori non vogliono spiegarmi, dicono che sono piccola, ma domani compio tredici cicli!
Ho intravisto esseri strani, alcuni hanno orecchie a punta e altri sono bassi, nella nave c'era anche un uomo in miniatura! dicono di chiamarsi Hin, abbiamo fatto amicizia, mia madre mi ha regalato questo diario, anche lei ne ha uno e continua a scriverci ogni tanto, così oggi inizierò anche io
Mi chiamo Eiko e vengo dal Katay, esattamente sono nata a Kozakura, nella provincia di Miyama, sin da piccola ho guardato i palazzi di Jada e visto le strade lastricate in oro solo da fuori, il mio clan i Meada e un clan di Bushi, sono orgogliosa del mio clan, molti miei avi hanno affrontato demoni delle foreste e i temibili clan dei Korobokuru, le barbare creature, siamo avventurieri, mio padre Senetoki da giovane ha esplorato il mondo oltre le mura del drago, tutto è iniziato dopo che siamo andati via da Miyama, lì ci guardavano male ogni tanto ma era bello, i giardini erano bellissimi e io ho anche frequentato le scuole, mangiavo la zuppa okazu spesso e ho visto la festa delle stelle la Tonabata, consegnando le mie Tonzaku al tempio, ma quel tempo e durato poco ero molto piccola, di quel tempo conservo solo la mia bambola Kokeshi, quando siamo arrivati all'isola di Wa inizialmente ero rimasta estasiata dalla spiaggia, la vita però era molto più dura e semplice, da allora non ho più mangiato la mia zuppa fatta come si deve, non conoscevano nemmeno la cerimonia del the e quando dalla spiaggia siamo andati nel distretto di Nakamaru mi sono resa conto che eravamo in un posto che a me faceva paura, la gente non sorrideva e tutti erano strani, però il mio clan fu accolto bene, specialmente i miei ziii Yoshi e Yhasu, sono sempre stati particolari, li ho sempre guardati mentre si allenavano e mi hanno insegnato qualche trucchetto, loro vestono sempre di nero e una volta li ho visti partire per parlare con il capo del distretto.

In questa isola mi sono successe cose spiacevoli, sono stata rapita, il mio clan se scontrato con un'altro e infine siamo partiti, io e i miei genitori, li osservo spesso e sono preoccupati, mia madre ha pianto, loro pensano che non capisco che sono piccola ma so che vogliono portarmi lontana, ma non capisco da cosa.

ora dobbiamo prendere il carro, mio padre deve incontrare un amico, dice che ci darà ospitalità!




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 13-11-2014 

*Disegno che ritrae un uomo dal viso bonario, sotto c'è scritto "padre Aragar"*



Anno 1374 Luirien


La compagnia di Tymora, la dea che di nascosto mio padre pregava quando eravamo a Miyama, mi piace sia il gruppo che la dea, ho deciso di pregarla, il monaco del tempio mi prenderebbe a bacchettate nelle mani, però a me piace il suo sorriso, qui e tutto strano, non riesco a fare molto, i miei genitori mi guardano sempre e se non ci sono loro c'è Aragar, guida questa compagnia di piccoli uomini e dei barbari, anche se io credevo fossero più come i Korobokuru, ma non sono così male.. dietro le mura del drago guardano questa parte di mondo come fosse una distesa di barbarie e popolazioni selvagge, non hanno cerimonie come le nostre, le case sono strane e rozze ma sono anche simpatici!
Aragar ride spesso, quando non beve o non parte per qualche spedizione gioca con i dadi, ne ha due bellissimi colore dell'oro, mi parla spesso di Tymora, visto che sono qui ho deciso di imparare la lingua del piccolo popolo, i due gemelli sono spesso con me, anche loro sono giovani e mi aiuteranno!

Ho deciso di scrivere nel mio diario cosa incontrerò per capire meglio questo nuovo mondo, ma devo anche conservare i miei ricordi, così annoterò le meraviglie del Katay, fra un anno circa penso torneremo a casa, potrò così far vedere a tutti le meraviglie di questa terra e le stranezze, se solo potessi girare un po di più...



Ho visto delle creature simili ai Korobokuru, sono bassi come loro e hanno la barba come loro più folta però e sono più tozzi, sono più gentili, almeno non ti uccidono a vista, qui li chiamano Nani! anche i miei amici hin hanno qualcosa di simile? forse i Korobokuru sono tipo incrocio? che mistero!
Mentre da noi vivono nelle steppe o nelle foreste qui sono organizzati e fanno anche la birra, pensare che il mio clan li ha combattuti per secoli e ritrovarli così in mezzo alla gente e proprio strano.



*disegno di un Korobokuru con scarabocchi infantili nei lati*




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 14-11-2014 

Mia Madre Ai, tradotto nella lingua comune significa amore, lei è questo per me, ora che vedo altre persone fuori dal mio clan capisco, sono fortunata ad essere cresciuta tra la mia gente, qui i gemelli sono orfani, una cosa terribile, mentre io ho avuto la fortuna di avere i miei genitori, i miei zii.. e il resto del clan sempre a proteggermi.
Mia madre è bella, oltre ad essere un’abile arciere, esperta nella cerimonia del The, origami con le foglie e nel gioco dei fili, ha sempre accompagnato mio padre, non rimanendo indietro, lei è una Meada e noi combattiamo e difendiamo sempre il nostro codice, questi sono i dettami che mi hanno insegnato, ma io non sono come lei, tutti la rispettano e la sua voce anche se dolce e sempre ferma, decisa, una volta i miei zii mi hanno detto che da giovane era molto temuta, le sue trappole erano letali e più volte ha difeso il nostro clan così, specialmente nello scontro del pavone, quando un altro clan voleva distruggerci, mi sono sempre chiesta come fa a convivere con queste due nature? Così diverse tra loro..
Lei dice sempre che il suo nome è amore, per me, per Senatoki e per il clan.. ma che l’amore va difeso con ogni mezzo dai demoni del cuore, quelli che causano le guerre, le divisioni e spesso la morte.



*Ritratto della madre nei preparativi per partire*




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 14-11-2014 

*Ritratto del Padre*



Senatoki Meada, questo è mio padre, secondo figlio di Yozima Meada, capo del mio clan e mio nonno, come tutti i figli di Yozima e un combattente, lui e abile nella katana, forte agile e a differenza di tanti bushi, coltiva l’arte dello Shodo, il Bun Bu Ryodo in comune "La via congiunta di guerra e letteratura" le sue scritture sono bellissime e spesso hanno fatto invidia a Samurai e funzionari imperiali, ma io questo suo aspetto lo conosco poco, di lui ho sorrisi, carezze e anche rimproveri, mio padre e troppo protettivo con me, non mi ha dato modo di esprimermi, specialmente dopo il mio rapimento da parte dei Hegenyokay, per fortuna i miei Zii sono molto diversi, grazie a loro ho potuto imparare qualcosa e conoscere meglio la mia terra, secondo Aragar mio padre da molto giovane fu mandato da mio nonno in queste terre, così si sono conosciuti, avventurieri di terre lontane che condividono pericoli, avventure e profitti, fu lì che conobbe Tymora, secondo mio padre la dea della fortuna e il lato femminile di Hsing Yong, il dio venerato dall’impero Shou lung, e così credo anche io, non seguo più il culto degli otto milioni di dei, preferisco dedicarmi a una sola dea! Ma non manco mai di rispetto agli spiriti.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 15-11-2014 



I miei zii, Yoshi e Yhasu sono i fratelli di mia madre, il primo ricordo che ho di loro e la famosa battaglia di torte, vestiti di nero con tanto di cappuccio dovevano sfidarsi a evitare le torte, sono sempre stati divertenti con me, era un gioco e sempre così mi hanno insegnato i loro trucchetti, eppure anche all’interno del mio clan li guardavano spesso con sospetto, questo perché non sono dei Bushi, la loro arte, lo capii solo dopo, e considerata poco onorevole, in momenti di difficili e quando ogni altra soluzione non e possibile loro intervenivano, se nei miei ricordi sono due zii scherzosi e che spesso mi hanno tirata fuori dai guai per altri erano spietati assassini, so che in altre situazioni penserei lo stesso ma ho sempre creduto che loro sfruttavano una tecnica, non per questo erano al soldo di qualcuno, la loro vita come quella di tutti i miei familiari è per il clan, il mio addestramento base più dai miei genitori e stato seguito da loro, oltre a nascondersi mi hanno insegnato e evitare le torte, e come allenarmi nell’intrufolarmi dentro una pagoda sorvegliata, se fossero qui in queste terre piene di avventurieri troverebbero mille strade e proposte..
Un altro ricordo e stato il mio rapimento, i miei genitori erano andati a parlare con alcuni Bushi erranti, si vociferava che nella provincia di Maeshi, il famoso castello fantasma di Ito-jo forse apparso, questa era una grossa attrattiva per tutti i clan, essendoci dentro ben sette spade sacre, io ero rimasta sola e i miei zii si stavano allenando, come ogni giorno, non so perché ma uscii di casa, andai giù fino alla spiaggia, lontana dal porto la parte più deserta, mi piaceva guardare le onde e cercare conchiglie, ero molto piccola e prima di allora anche molto vivace e poco attenta, fu proprio quella sera che iniziai a temere le persone, specialmente i Wu-Jen quelli che qui chiamano maghi..




La spiaggia era silenziosa, ricordo ancora i miei passi, la sabbia umida e fresca e il rumore delle onde, era il tramonto e ormai il cielo era sempre più scuro, non so perché andai avanti, sicuramente mi cercavano, ma ero come attratta dalla sabbia e dal mare, fu lì che vidi un piccolo falò, c’erano degli uomini seduti, erano a petto nudo e stavano in silenzio, mi fermai, non sapevo chi fossero pensavo pescatori, ma non volevo avvicinarmi finché non mi trovai accanto una donna, era molto bella, ricordo ancora i suoi capelli color argento e un chimono azzurro pallido con fiori blu, i fiori sembravano muoversi, la donna aveva una voce così dolce e io continuavo a fissare i fiori, il loro movimento mi faceva sentire un po sonno e senza accorge mene ero insieme agli uomini e la donna, mi fecero sedere, tenevo a stento gli occhi aperti e a fatica vidi la figura femminile in piedi, con il cielo ormai sempre più scuro, la sua mano si avvicinò al viso e con una movenza incredibilmente leggera sfilò via la faccia, in quel momento vidi una figura umanoide, il muso lungo simile a quello della volpe e il braccio delicato contornarsi di una morbida peluria, era una Hengeyokay che praticava il Wu-jen, la magia.. anche se piccola sapevo che stavano per rapirmi, ma ormai ero debole e non opposi nemmeno resistenza, non seppi mai perché lo fecero, forse volevano mangiarmi? Ma la donna volpe sembrava gentile, credo volessero portarmi via e basta…


[Immagine: Kitsune.jpg]



I ricordi successivi furono molto confusi, grazie alla magia il gruppo riuscì a portarmi in un villaggio, forse era interamente abitato da Hengeyokay, però i miei zii erano riusciti a trovare le mie tracce, io mi svegliai molte ore dopo, c’era stato un combattimento e grazie alla loro arte Yoshi e Yhasu riuscirono a portarmi via facendo scappare via il gruppo di uomini volpe, l’unica vera minaccia era la donna con la sua arte, questa però non volle scontrarsi e preferì scappare

I miei mi avevano salvata, ancora oggi mi chiedo che destino poteva cogliermi con quelle strane creature, spesso immagino i miei zii che si intrufolano nel villaggio e li vedo con le facce che vidi allo scontro del pavone, terribili visi lontani dal ricordo scherzoso che ho con loro… 





RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 18-11-2014 

La Guerra del Pavone



Il clan del Pavone era un iportante supporto per la Yakuza, l'organizzazione criminale che di fatto governava nel distretto di Nakamru, presso le isole di WA, lontane dal centro di Kozakura questo distretto era il principale porto delle isole e il ritrovo per molti avventurieri, intorno alla Yakuza, considerati eroi dal popolo e fuorilegge dall'impero, orbitavano diversi clan, fatto principalmente da Bushi e Ninja, l'arrivo dei Meada causò da subito uno sconvolgimento dell'equilibrio che ormai regnava da qualche anno, fu così che il più forte e numeroso dei clan autoctoni decise di colpire i Meada, questi erano numerosi e possedevano una discreta fama e rappresentavano una reale minaccia.
Non si conosce bene il motivo del nome, ma il clan del pavone era governato da cinque figure, dai trascorsi torbidi, il capo che si faceva chiamare appunto il pavone pare avesse origini nobili, combattente straordinario in armatura pesante rappresentava l'esempio tipico di un Samurai caduto in disgrazia, senza più titoli aveva probabilmente fondato il clan portando con se il bushi Tenesaki suo sottoposto,sfruttando la fama e l’astuzia degli altri principali membri, un raro esempio di donna al potere era Yoki, una geisha che in giovane età aveva trovato la sua passione per i veleni diventando una famosa assassina, Thashy era invece un kensai della katana dall'aspetto decisamente barbaro e dai modi rudi, la sua katana era molto più lunga e grossa delle comuni spade, famoso per aver più volte saccheggiato villaggi e rapito donne nelle vicine campagne, ultima ma no meno importante era una figura decisamente scarna, di lui poco si sapeva, pelle pallida e aspetto cadaverico era stato per anni alla guida di una setta formata da Ninja...


I Meada apparivano decisamente più affidabili e conquistarono da subito l'affetto del popolo, Yozima, capo carismatico e dalla indole bonaria aveva affidato al secondogenito Senatoki la preparazione della nuova tenuta e dell'inserimento del clan nel distretto, prima di spostare tutta la famiglia, il padre di Eiko non disponeva quindi di tutto il clan, principalmente solo alcune guardie la moglie con i suoi fratelli e alcuni familiari, fu così che cominciò la trattativa con la yakuza, gli accordi furono subito accettati e tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando il clan del pavone non decise di uccidere Senatoki...






Lo scontro avvenne una sera di primavera, l'aria ancora fresca passava sottile tra le mura della pagoda, nel silenzio diverse ombre si muovevano silenziose, superando le guardie immobili tra i giardini, ignari dello scontro imminente, contemporaneamente un piccolo gruppo di bushi arrivava con torce e armi all'entrata della piccola fortezza in costruzione, il clan del pavone al completo e guidato dai cinque colpì la casa Meada, con torce, dardi avvelenati e gas velenosi, l'impiego enorme di risorse e uomini non concedeva scampo a nessuno.. ma non vi furono urla ne bushi in difesa, quello che trovarono furono solo guardie di paglia e il silenzio dell'imboscata.

Il clan del Pavone fu interamente sterminato, grazie a Yoehi e Yhasu i due zii di Eiko che molte lune prima erano entrati in possesso di informazioni e insospettiti avevano agito subito, scoperto l'eminente attacco fu preparata la più grande trappola nella storia del clan, Ai Meada, arciera e grande costruttrice di trappole era una donna astuta, con l'aiuto del marito e dei due fratelli progettò un intricato sistema di trappole a sequenza che sterminarono da sole tre quarti del Clan rivale, ci vollero giorni per spegnere le fiamme e dissolvere i gas velenosi, la yakuza però non gradì lo sterminio e questo incrinò i rapporti appena nati, da quel giorno Senatoki e Ai Meada cominciarono a parlare delle terre oltre le mura del drago.
 


RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 25-11-2014 

Anno 1375 Luirien

Ricordo ancora quella mattina, avevo con me la mia bambola Kokensai, era appena sorto il sole e i miei genitori preparavano i cavalli, c’era una leggera nebbia e per me era tutto così surreale, essere lasciata sola con questi sconosciuti, il profumo di mia madre mentre mi abbraccia e il sorriso di mio padre, non so perché mia madre mi ha consegnato il suo diario, vestiti e un’armatura che usava da giovane, questo gesto che ora capisco, era passato inosservato.
E passato un anno, dovevano tornare ormai da qualche mese, non ci sono notizie, Aragar continua a posticipare ogni ricerca, forse sono in difficoltà, la compagnia continua a prendere lavori e per quanto preoccupato non mi da modo di cercarli, insisterò e cercherò di convincerlo a partire, da sola non posso fare molto, intanto ho imparato la lingua del piccolo popolo, il Luirien e pieno e con loro mi trovo bene, pulisco armature e ogni tanto cucino per padre Aragar, mi tiene con se come aiutante, mi mancano i miei genitori, mi manca il nonno, i miei zii e la mia terra, aspetterò ancora un po, appena sarò in grado intendo partire per cercarli.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 25-11-2014 

Anno 1376 Luirien

Sono partita nel nascere del nuovo anno, dopo tanti mesi ho convinto Aragar a farmi andare, non voleva, ha insistito per farmi rimanere offrendomi un posto nella compagnia, per quanto sia sempre stato gentile con me io cercherò i miei genitori, sono riuscita a scoprire che sono partiti verso le valli, non conosco quelle terre e mi perderei, i gemelli hin mi accompagneranno, scortandomi, sono contenta ci siano loro, abbiamo trascorso molto tempo insieme e mi trovo bene con loro.
Ho raccolto le cose di mia madre, padre aragar mi ha dato delle monete e mi ha benedetto nel nome di Tymora, Hsing yong nella sua manifestazione in occidente, pregherò tutte le sere chiedendo di ritrovare i miei genitori.
 


RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 21-09-2015 



Da quanto non scrivo su questo diario? Lasciato solo nella mia sacca, non scrissi nulla, nemmeno quando Lana mi accolse in casa sua e ne quando Aryla colpi Ila, nemmeno quando lui morì o quando partecipai alla mia prima caccia.. la prima donna uccisa, era tutto così repentino, così accecante, ora e tutto più distante, cupo forse.. ma anche meno confuso
Ho perso la mia innocenza e ho cominciato a vivere più consapevolmente solamente dall’ultimo anno, sono scappata da dei rapitori, che ancora vivono e sbeffeggiano il mio nome, col semplice respirare, mi sono ripromessa vedetta e voglio diventare più forte, agile, senza indugio nella lama e nel cuore, potrò mai esserne pienamente all’altezza? la vendetta che agogno richiede tutta me stessa, a volte richiede l’annichilimento di ciò che sono per lasciare posto ad altro.
In queste settimane, trascorse a riprendermi nella nuova locanda di lana, ho potuto conoscere nuove persone, ho partecipato ad alcune caccie, nulla di impegnativo e sempre circondata da molti avventurieri, c’è un gruppo hin molto simpatico, Cornacchia, Merin, e tartaruga, mi trovo bene in loro compagnia, mi ricordano i due gemelli che mi portarono qui, Lana e Derek stanno bene e Kevamros è stato molto gentile con me, se pure i suoi poteri mi danno i brividi non posso negare sia stato premuroso, Mamy ha perso la memoria, anche se la trovo in salute spero non sia stato doloroso.. ma è circondata da amici, Seregon l’elfo wu jen non credo si ricordi di me, mi ha totalmente ignorata, in compenso ho conosciuto diversi giovani avventurieri, come wester, un wu jen che lavora all’emporio e stato gentile e sembra un mercante con buone prospettive, Cedris un tutto fare che lancia pietre contro i mostri mi ha accompagnata un paio di volte, lo trovo buffo.. ma non lo conosco molto, Gli altri sembrano stare bene e si ricordavano di me, anche se non sono mai stata una grande chiacchierona ne degna di nota, essendo poco esperta, Arus ed Alister sembrano uguali, Lege e ancora legata a seregorn e Rain e ancora più silenziosa e praticamente non saluta nemmeno, ho avuto la gioia di incontrare Coria, mi ricorda le battute di caccia con Ila e come ridevamo dopo aver scampato un pericolo, ora è più esperta e si vede, la trovo cambiata più sicura, altre persone sono appena entrate nelle mie conoscenza, pensavo di scrivere una lista con tutto quello che so… su ognuno di loro, sarà interessante raccogliere informazioni.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 05-06-2016 

( LINK: Riepilogo prigionia e aggiornamento)




*Osservava il viale dalla finestra della stanza, il viso pallido si rifletteva sul vetro opaco, ancora sporca e graffiata per caccia appena terminata, era contenta di essere al Cervo Bianco, con fare tranquillo si mise a sedere sulla scrivania, aprendo il diario e sfogliandone le pagine, per poi scrivere*

Sono tornata da pochi giorni, ho dovuto lasciare tutti ormai un anno fa per trovare Grumish, infine l'ho trovato e ucciso, mi sento meglio e questo mi spaventa, ero riuscita a ricomporre la mia vita, forse e solo una illusione, non ho nemmeno cercato i miei genitori, ormai le mie speranze sono sempre più vane.. al mio ritorno ho scoperto che Lana e Derek si sono lasciati, Lana sembra sia.. impazzita o non so cosa, perchè Derek dice che l'ha tradito con il sacerdote, per fortuna gli altri stanno bene, Coria e in forma e cornacchia non ha perso la parlantina, oltre tutto ho visto Kevamros, sembra.. più eccentrico che mai, c'era anche Ninimiel e Mumberla, sono subito andata a caccia e ho conosciuto diverse persone, tra cui un mezz'orco molto gentile, Blaze.
Camminare per strada e vedere volti familiari e strano, non ho parlato molto nel'lultimo anno limitandomi al minimo indispensabile, per non farmi notare, vorrei.. tornare come un tempo, ma non posso, devo trovarli, tutti... e ucciderli. 




*Con fare lento taglia il nome di Grumish dalla lista, segnata in un pezzo di vecchia pergamena, per poi riporlo tra il diario*


Jon
Hebert
Hansel e Thorath
 
Grumish *Nome defalcato*
Otick 



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*Eiko dormiva nel letto ampio, presso la sede dei Manti, ormai divenuta una casa, se pur con le sue assenze... il corpo sottile della ragazza disteso a pancia su, il viso lievemente contratto e la veste da notte quasi tolta dal sonno agitato... dopo pochi minuti si sveglia con un piccolo urletto, ansima osservando la stanza, ora estranea.. ci mette diversi attimi a rendersi conto del luogo, una cosa che le capita spesso ultimamente, si alza lentamente e va nel piccolo tavolo, prende il suo diario e lo apre, osservandone le pagine*


Ho fatto un'altro incubo, come tanti che mi tormentano negli ultimi mesi, mi aspetta una sfida molto dura, ho sognato di percorrere un corridoio buio, circondato da ombre mostruose, io però facevo finta di non vederle, loro mi fiutavano e mi percepivano appena, il rischio era grande e dentro tremavo di terrore, sogno spesso questo corridoio, ma non termina mai.. mi vedo sempre percorrerlo, senza fine. 





12-04-2017, 11:39
*La piccola mano disegnava i tratti dell'elfa con precisione, il viso grazioso concentrato, mentre delineava le orecchie appuntite, finito il disegno sorrise lievemente, mentre lo infilava nel diario e segnava una postilla sotto*




Ninimiel, conobbi l'elfa dei boschi qualche tempo fa, quando fui assoldata per la guerra degli orchi, eravamo insieme in esplorazione, una scout esperta, specialmente nel sopravvivere nei boschi e in zone selvagge, al contrario di me, che sono abituata a luoghi cittadini e all'attrezzatura come trappole e serrature, insieme ci completiamo, dopo la missione contro gli orchi appestati abbiamo parlato, una piacevole serata dopo la grande tensione, ha una considerazione positiva verso la mia persona, forse anche troppo considerata la mia poca resistenza fisica al suo confronto, durante la missione abbiamo fatto il possibile per anticipare il nemico ma le circostanze ci hanno portato ad uno scontro, per fortuna eravamo in grado di affrontare il pericolo, mi sono esposta in prima linea, visto la mia predisposizione verso la lama più che l'arco.
Ninimiel chan è di stanza proprio vicino alla città e ci sarà occasione di lavorare insieme, specialmente per quanto riguarda i drow. 




12-04-2017, 16:29 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2017, 22:01 da Elyss.)
*La sede dei manti era silenziosa, dopo la battaglia della sera prima molti dormivano o erano altrove, eiko si era alzata presto e si aggirava per i corridoi, diversi manti passarono, e alcuni paggi o servitori, piccoli cenni, nel suo solito portamento poco vistoso e il passo leggero, arrivata nell'atrio prese della frutta e un bicchiere di latte, la sala ancora vuota ospitava i manti nell'ora dei pasti e per rilassarsi la sera, con fare tranquillo si posizionò in un angolo più appartato e aprì il suo diario mentre mordeva una mela*



ieri abbiamo concluso la missione con ottimi risultati, quando siamo tornati Garlak san mi ha comunicato la mia ammissione nei manti, come membro effettivo, sono stata contenta della notizia, anche se dovrò indossare un manto, cosa che non mi è mai piaciuta, impedisce i movimenti, sarò nel reparto "esploratori" e avrò uno stipendio e credo, voce in capitolo su qualcosa, anche se difficilmente do il mio parere, le spedizioni con i miei compagni mercenari sono state tutte impegnative, mi sono ritrovata spesso davanti a sfide notevoli, ma non è mancata l'assistenza, ognuno fa il suo, senza pretendere e in maniera ordinata, questo mi ricorda in qualche modo casa, mio nonno non ha mai dovuto chiedere nulla ai suoi sottoposti, sapevano già cosa andava fatto e così cerco di agire io, credo questo sia stato apprezzato, anche se ho avuto incombenze che mi hanno tenuta lontana.





*Eiko sistema i disegni e aggiorna gli appunti*





Garlak, ho già conosciuto i manti scarlatti tempo fa, non c'è mai stata una grande frequentazione e il loro capitano mi è sempre apparso distante, anche se cortese, negli ultimi tempi ho avuto modo di combattere con loro, il capitano e un guerriero temibile, nell'ultima spedizione l'ho visto letteralmente sepolto da demoni e creature infernali.. e ho visto la sua figura uscirne coperta di sangue ma integro, se pur freddo e neutro sembra deciso e sa quel che fa, specialmente nel dirigere le reclute.
*Aggiornamento*
Dopo qualche tempo in addestramento sono stata confermata come membro dei Manti, Garlak rimane una figura cardine dei manti, come la wu jen Darylia, ma ora è meno distante, un capitano che chiede molto ai suoi mercenari ma non l'impossibile, vuole pianificare nei minimi dettagli tutto e questo contribuisce di solito ad una migliore riuscita, la sua posizione riguarda il campo di battaglia e per quanto appari freddo è distaccato ho notato un forte legame di amicizia con Darylia san. 




Daryla, una wu jen... Maga, molto potente e spigliata, in queste ultime spedizioni ho notato come si coordina con il capitano, entrambi sembrano molto in simbiosi, forza e magia, sembra molto funzionale.
Daryla e meno fredda e più estroversa, direi che ha un suo modo di interagire più spigliato ma non troppo.

*Aggiornamento*
All'inizio del mio rapporto con i Manti Darylia aveva un rapporto amoroso con Derek chan, cosa poi interrotta per colpa di vari conflitti, credo tra due gruppi, lei è la parte più estroversa come avevo già scritto e anche la più focosa, il colore dei suoi capelli ne rispecchia molti aspetti, i suoi poteri sono cresciuti molto e spesso opta per soluzioni creative, non conosco ancora il loro passato e se anche faccio parte dei manti i miei rapporti sono rimasti meno personali al momento. 



*Con fare lento aggiunge un disegno, dopo averne colorato i contorni*



Malena, una sacerdotessa del Cavaliere Rosso, spigliata come Darylia e ancora più irruenta in battaglia, ama il vino e credo anche le mezz'elfe, visto il rapporto con Coria chan, tra i manti sembra la più spontanea e le sue cure mi hanno riportata indietro più volte, ha la mia simpatia e sembra una persona sincera, anche con lei non ho avuto modo di conoscere il passato e le ambizioni, ma sono certa ci sarà modo di farlo. 
[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
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