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[Dm Mugatu] Un tuffo nel passato
#1
Non sono tipo da voltarmi spesso indietro a rimuginare sul passato, se non per trarne insegnamento. Così non mi sono mai soffermata più di tanto a ripensare agli anni trascorsi all'orfanotrofio. Ebbi il privilegio di essere scelta in adozione da un ricco mago, suppongo per la mia intelligenza e propensione per l'Arte, e cominciare così una nuova vita passando dalle stalle alle stelle.
Avevo una casa enorme e bellissima, una stanza tutta mia, cibo in abbondanza, bei vestiti e soprattutto tantissimi libri pieni di parole. Continuavo a non avere una madre ma in compenso ora avevo un padre che mi insegnava le Arti Arcane! E chi ci pensava più all'orfanotrofio? Certo non sono un mostro, suppongo che gli amichetti mi siano mancati. Per un pochino. Ma ora avevo la magia!
Ho avuto anche giocattoli tutti miei, delle bambole per l'esattezza. Però le ho bruciate. Capita alle prime prese con la magia. Forse per quello mi fu permesso di tenere la mia prima gattina, magari negli anni avrei avuto più cura di qualcosa di senziente e vivo.. Non ha funzionato.

Ad ogni modo, la scorsa notte fu davvero strana. Eravamo sulla riva del laghetto di Ashabenford, dove Luther provava l'efficienza di un gingillo magico in grado di farlo ruttare sott'acqua. Dato che respirava non ci preoccupammo del suo immergersi finchè Garlak non trovò un'anatra morta ma integra. Le acque non erano avvelenate ma presentavano una forte aura di illusione e, come Garlak le toccò, cominciò ad essere attratto dalle sue profondità. E io svuotai il laghetto. Oh!
Garlak tornò in sè ma al centro era rimasta una pozza, dalla quale si apriva evidentemente una sorta di passaggio dimensionale. Per attraversarla occorreva lasciarsi andare al suo richiamo, cosa che feci cominciando a sprofondare, già che non avevo soluzioni migliori del "cadere in trappola". Garlak invece si era legato a me, rimuginando vendetta verso le voci che lo avevano attratto... lui si rilassa così. 
Mi ritrovai a vagare per un limbo onirico buio, priva delle mie cose e in sottoveste per la comune decenza (i minorenni). Sotto i miei piedi il terreno era liscio e letteralmente costellato. Chiamavo Luther invano e seguivo una voce di bimba che mi chiamava. Infine Luther riuscì a trovarci presso una radura, con la piccola nana Anna attaccata al collo e complimenti alla mamma per il nome. Continuammo a seguire il richiamo in cerca di un'uscita ed infine la riconobbi, era la voce di Rialta, la mia compagna di letto dell'orfanotrofio. Era passato così tanto tempo da allora...
Ricordo ancora quando giocavamo insieme strappando la cara dalle pareti, ma lei ora cominciò a mangiarla soffocando. Sapevo che non era reale e lei ripeteva che se l'avessi dimenticata ancora sarebbe morta, perchè "I bambini di nessuno smettono di esistere". La vidi precipitare in una fossa comune, piena dei corpicini di tutti i miei compagni d'infanzia dimenticati. Negai la loro esistenza e mi allontanai solo per essere attaccata da una mia copia. Oh lo so che disponeva degli incantesimi giusti per ucciderci rapidamente, ma pure io, quindi ora posso dire di aver ucciso me stessa.
Tentammo un approccio diverso con Anna, aveva degli spilli conficcati nelle unghie e decidemmo di abbandonarla dopo averli tolti. Lei cominciò a strillare per il dolore, dissanguandosi e morendo. Così da farci rincorrere da un Luther inferocito e munito di ascia. Lo eliminammo si ma a quel punto non avevo più risorse magiche e nemmeno il mio libro di magia, scontrarci con un Garlak fittizio sarebbe stato problematico. Cambiammo quindi approccio di fronte a Ecuba.

Fui sconvolta nello scoprire che Garlak da piccolo ci sapeva fare con le ragazzine, tanto da fare a botte coi prepotenti per difenderle. Peccato che il Garlak cresciuto ora fu capace di dirle esattamente cosa non va mai detto a una donna: "mi ero totalmente scordato di te", "ti aiuto e poi addio", "Oh no lei (io) mi segue solo perchè utile". Ovviamente pagherà l'ultima affermazione alla mia prossima sindrome premestruale isterica. Ecuba aveva gli occhi insanguinati e coperti da specchi, non so cosa Garlak vi vide, probabilmente se stesso mentre l'abbandonava tanto tempo addietro.
Accompagnandola per mano, giuro, accettò di aiutarla contro alcuni prepotenti e casualmente Luther espresse desiderio di avere sua ascia appresso. Allora la piccola scavò nel terreno recuperando prima l'ascia di Luther, poi la spada di Garlak e infine il mio libro di magie. Ma avrei preferito Lord Ilmeth nudo. Ad ogni modo, i tre prepotenti altro non erano che tre streghe notturne sospese in stasi.
Succhiavano linfa vitale dai malcapitati caduti prede dei loro simpatici incubi, così da poter continuare il loro riposo e aumentare il loro potere. Lo confermavano i numerosi cadaveri integri a terra, ma una domanda ancora restava: cosa diamine aveva sognato la papera morta? Uccidemmo nel sonno le puttane dormienti mentre la terza, poichè Ecuba era viva, si risvegliò dal suo sonno per incontrare il nostro riposo eterno. Lei e tutti gli incubi scaturiti dal loro fottuto rituale.

Ciò che ora ci preoccupa è che in questi incubi ci sia un fondo di verità. Ognuno di noi crescendo ha preso il proprio cammino, lasciandosi alle spalle la propria casa e gli affetti più cari. Ma a quanto pare, i fantasmi dimenticati del nostro passato possono essere usati per colpirci. L'unico modo per evitarlo è scoprire le sorti di Anna, Ecuba e Rialta.
[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
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