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[AQ-Q Cyrano] Sulle tracce di Teryani Eaoleth
#1
Come nostra consuetudine approfittiamo dei periodi di pace per prepararci a guerre che sarebbe meglio non si presentino mai. Con questo spirito preventivo che, in occasione dell'inaugurazione delle Sale dei Naturalisti, abbiamo incontrato Lady Morwen Thilgon e siamo stati invitati nella sua dimora per una delucidazione sui tragici eventi che coinvolsero Essembra due anni or sono.

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IL CASATO THILGON
stemma: un masso squadrato bianco su fondo azzurro
erede in vita: Morwen Thilgon


Ad accoglierci alla casa di Morwen Thilgon fu la gentile Melime. L'arredo si presentava sobrio ma denotava una certa eleganza, notai un arazzo sul muro raffigurante un masso squadrato bianco su fondo azzurro. Il loro stemma mi dissero, la cui pietra rappresenta l'importanza che il casato Thilgon ebbe nella creazione del Mythal di Myth Glaurach, la Città delle Pergamene nel fu Reame di Eaerlann, oggi noto come Grande Foresta. Si trattava di uno dei massimi risultati ottenibili per un Artista elfico.
Al tempo Myth Glaurach era una città operosa, ma poi la distruzione dell'anno 864 la segnò profondamente, ed oggi, del suo antico splendore, resta solo un presidio degli elfi dei boschi o poco più. Le vicende che coinvolsero Essembra due anni fa, sono riconducibili a tale caduta ma occorrono prima alcune informazioni preliminari storiche e arcane.



LE SELU'KIIRA

La Kiira è una gemma preziosa, il cui nome elfico significa "Gemma della conoscenza". Le più potenti possono essere usati soltanto da elfi di particolari famiglie: chi non vi appartiene per nascita, e non è dotato di grande intelligenza, utilizzandoli rischia la pazzia e la regressione mentale. Tuttavia nel mondo si possono rinvenire versioni meno potenti, ma più sicure di questi oggetti.
Indossandola sulla fronte, dove si regge da sola, permette di focalizzare meglio attenzione e memoria, consentendo di ricordare meglio le informazioni. Inoltre, una kiira funziona come un Libro degli incantesimi in cui è possibile memorizzare incantesimi e poi prepararne l'uso. In questo modo possono essere memorizzate le conoscenze e memorie di una famiglia, acquisendo potere e valore. Pare che sia Legewien che Althea ne possedessero una, quella di Althea è andata distrutta.
Una Selu'kiira è molto più di questo. E' un artefatto nato dall'Alta magia elfica, ma mentre una kiira può conservare ricordi ed incantesimi in quantità limitata, una Selu'kiira arriva a contenere i ricordi di un intero popolo. Ha quindi un enorme potere e l'accedervi dipende dalle capacità di chi la utilizza. Si dice che una di queste possa rendere un apprendista un Arcimago in un battito di ciglia e Lady Morwen ne conferma la veridicità.
La Selu'kiira contiene un guardiano, solitamente una copia perfetta del suo creatore. Quando si tocca la pietra, se il guardiano lo desidera, si viene come trasportati in un semipiano all'interno della gemma stessa o semplicemente nella propria mente. In caso contrario non vi è alcun modo di difendersi dal guardiano, se non si è giudicati degni si muore poichè in questo luogo la volontà del guardiano è assoluta. I canoni di accettazione dipendono strettamente dalla personalità del creatore della gemma, spesso è imprescindibile l'esser parte della casata.
Per "Alta magia" si intende l'apice dell'Arte stessa raggiunta negli antichi rituali elfici, risalenti a migliaia di anni fa. Il numero di arcanisti in grado di raggiungere un simile potere si contano sulle dita di una mano, e dovrebbero lavorare tutti insieme per creare le sue opere. Tra questi abbiamo Herdir, la Spada del Canto di Seregon, e i Mythal stessi oltre che le Selu'kiira.



LINDIR THILGON

Lindir Thilgon, un Alto mago antenato di Morwen, usò la Selu'kiira della sua famiglia in battaglia, corrompendone il potere per vincere da solo una guerra. Il suo scopo era salvare la sua città dall'orda di orchi che aveva invaso il regno ma il prezzo che pagò per tale potere fu estremamente salato. Si narra infatti di una potente maledizione che si tramandò nei secoli fino a Morween. Al tempo di Lindir la pietra divenne un focus per la sua magia da utilizzare in battaglia, ma ciò nonostante, non fu sufficiente. La città cadde nell'anno 864 e Lindir venne ucciso ma Glir Dyll non andò perduta.
La pietra ha il potere di teletrasportarsi fino al suo nuovo padrone così da non cadere in mani indegne. Non è certo come scelga il nuovo padrone, forse seleziona la persona più vicina in linea di sangue oppure semplicemente il familiare più vicino geograficamente. Sfortunatamente anche chi non è in grado di utilizzarla può essere scelto. Fu proprio questo il problema, in quanto pochi possedevano e possiedono le capacità e le conoscenze dell'Alto Mago Lindir Thilgon. Per 512 anni la Glir Dyll è passata da un membro della mia famiglia all'altro, spesso causando disastri ed alimentando la storia della maledizione legata al nome Thilgon, prima di giungere a Morwen due anni fa. 
Il concetto di "nemico del Popolo" può diventare estremamente pericoloso in questo contesto. La città che amava stava venendo distrutta e la sua intera civiltà crollava. La gemma è dotata di volontà propria ed in quella versione corrotta era in grado di possedere il proprio utilizzatore e quindi compiere tutto ciò che riteneva adeguato. Distruggere un artefatto dell'Alta magia elfica era ovviamente impossibile: ha il potere di un potente Alto Mago ed è in grado di rispondere prontamente a qualsiasi attacco contro lei o il suo protetto.



MORWEN THILGON

Quando la selu'kiira giunse da Morwen, ella non era consapevole di tutto ciò. Nella sua corruzione, il concetto di "nemico del popolo" era esteso a "tutti coloro che non hanno sangue elfico". Ella fu posseduta totalmente e la sua situazione fu sfruttata per fini oscuri da una terza persona, spingendo la selu'kiira ad agire in maniera autonoma. Morwen ancora non sapeva chi e perchè, ma disse che qualcuno l'attirò con l'inganno ad Essembra per poi attaccarla, attivando così la pietra. Quanto Seregon cominciò a narrare quel pomeriggio, era nuovo anche per lei.
Seregon e i suoi compagni furono inviati ad Essembra, dove incontrarono una donna che si presentò come Teryani. Li trattenne a parlare ma ben presto scoprirono che era un'Immagine programmata. Ci fu una grande esplosione a nord ed ella acclamò la follia del popolo terribile e bellissima, grazie alla quale intendeva distruggere Battledale senza poter essere fermata come fu fatto durante i Rituali. Fece allusione al fatto che se l'Avatar venisse distrutto, tutti coloro che sono all'interno della gemma morirebbero ed il Glir Dyll si teletrasporterebbe altrove. Seregon e Morwen non sono certi di quali Rituali ella menzionasse, ma evidentemente aveva già fatto un simile tentativo fallendo con la distruzione dell'avatar non si sa per mano di chi. L'avatar era Morwen stessa posseduta mentre la sua essenza era dormiente nella selu'kiira.
Distruggendolo tutti coloro che sosteneva nel semipiano verrebbero abbandonati o forse cancellati dalla realtà stessa. Seregon e Legewien ebbero accesso alla Selu'kiira promettendo al guardiano di prendersi cura di Morwen come ad una sorella. Riuscirono a risvegliarla e a far cessare quella follia distruttrice. Morwen Thilgon divenne la custode attuale della gemma a tutti gli effetti e la sua essenza venne modificata per renderla più adatta a gestire il suo potere. Ha acquisito così le ali diventando mezzo celestiale, afferma però che sta ancora facendo ordine tra tutte le conoscenze e memorie acquisite con la selu'kiira. Ora fa parte dell'Akh'Velahr insieme alla sua famiglia.



IL CASATO EAOLETH
stemma: due pegasi volanti addossati
erede scomparsa: Teryani Eaoleth


Daeron parlò a Seregon e i suoi compagni di una certa Teryani Eaoleth, implicata nella morte dei fratelli Alastrarra. Si tratta della stessa persona indipendentemente dalla sua natura umana o elfica. Stando alle mie conoscenze, Eaoleth è un antico casato nobiliare elfico che fu presente anche a Myth Drannor, il cui suo simbolo erano due pegasi volanti addossati. Fu uno dei primi casati del cormanthyr ma, come molti altri, si estinse secoli fa in quanto i suoi membri pare fossero legati ad eventi oscuri e conoscenze proibite che alla fine portarono alla loro stessa distruzione. Parleremo con Daeron in merito.

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Alla luce delle informazioni su Teryani Eaoleth, responsabile effettiva degli eventi proseguiamo le nostre indagini, per comprendere i suoi scopi e le ragioni che la spinsero ad attaccare proprio questa Valle. Non siamo allarmati da un suo possibile ritorno imminente, ma la sua scomparsa è tutt'ora avvolta dal mistero e non vi è certezza di una sua morte definitiva.
Talvolta, prevenire è meglio che curare.


Abbiamo incontrato Lord Daeron Cormaeril della Fenice, ambasciatore del Cormyr qui a Mistledale, pretendente della mano di Alteah Alastrarra. Egli ci ha narrato la triste vicenda in cui i due fratelli persero la kiira e la vita per mano di Teryani.

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TERYANI EAOLETH


Daeron parla di lei come elfa bruna, una pericolosa incantatrice che durante la guerra uccise dei contadini qui a Mistledale. Non sa molto della vicenda legata a Lady Morwen ma era con i fratelli Alastarra, assieme a Lana e Derek, quando Teryani rubò loro la kiira. La vicenda si svolse nell'antico palazzo degli Alastrarra che era stato da poco riscoperto. Cercavano il tesoro di famiglia, senza sapere che Althea Alastrarra aveva già con sé la kiira dissimulata in guisa di ciondolo. Intendevano entrare nella biblioteca del palazzo ma solo i membri della famiglia potevano farlo senza far scattare le trappole preposte. Nel momento in cui i due fratelli entrarono nella sala, Teryani alzò un muro di forza per bloccare i compagni. Con un potente incantesimo uccise i fratelli senza che mostrassero danni apparenti. Ne imprigionò le anime in due gemme (Giara magica, Sesta cerchia magica), prese la kiira e diede il palazzo alle fiamme. Daeron sospetta che le anime le servissero per accedere alla Kiira. In seguito, per qualche ragione, Teryani lasciò delle tracce del suo passaggio. Stava usando dei drow veneratori di Eilistraee come aiutanti, Daeron crede piegandone la volontà con la magia. Vivevano lontano, verso Harrowdale, a est.
Per ragioni ignote, forse una sfida, mandò loro un messaggio con le indicazioni di un Tempio di Eilistraee nascosto nel Cormanthor e vi trovarono un cerchio di teletrasporto che li portò a Velarswood. Trovarono Teryani proprio mentre tentava di accedere alla kiira utilizzando le anime dei fratelli. Interruppero il rituale ma la Kiira esplose con le pietre che imprigionavano le anime di Althea e Aryon, liberandole. Teryani invece scomparve nell'esplosione e di lei non ci fu più traccia. Derek afferma ch'ella "è stata dilaniata nelle carni morendo in una sorte di vortice magico o simile". Sta di fatto che da oltre un anno non ci sono notizie di lei, mentre i due fratelli furono riportati in vita. Purtroppo o forse per fortuna i loro ricordi e quelli di Teryani si sono confusi tra loro. Se è sopravvissuta, è presumibile che anche Teryani conservi parte dei loro ricordi.



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Gentilmente Seregon ha contattato gli Alastrarra chiedendo un incontro con loro, ed hanno accettato. Spero di non turbarli troppo rievocando ricordi così dolorosi, ma è importante raccogliere più informazioni possibili.

Althea Alastrarra comprensibilmente non aveva molta voglia di rievocare ricordi a lei dolorosi, ma è stata molto disponibile a far luce sugli eventi di due anni or sono.

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GLIFI SCARLATTI

Tra i pensieri di Teryani confusi con Althea, ella ricorda di aver sottratto un libro nero dalla copertina dalla strana consistenza inquietante dalla caserma dei cavalieri di Ashabenford. Ricorda di aver consegnato quello stesso libro ad una setta di maghi ad Essembra così che questi potessero evocare creature del Reame Remoto. Si tratta di un piano particolare che è separato dalla Ruota, si narra che entrarvi in contatto porta inesorabilmente alla follia. E' abitato da creature orribili quali Mind Flyer o Beholder. La setta si faceva chiamare Glifo Scarlatto o qualcosa del genere, su questo converrà disturbare Lord Ilmeth per avere qualche informazione della vicenda. Successe anni fa, Seregon narra che il tomo fu poi recuperato dalla Stella Rivelata e preso in consegna da Legewien. Le chiederemo in merito, sperando riesca a mantenere un filo logico continuo, senza distrarsi in modo eccessivo. Il libro venne distrutto in seguito con l'aiuto di Morwen, dopo averla liberata dalla sua condizione. Purtroppo Althea non ricorda altro in merito ad Essembra, i pensieri di Teryani erano frammenti senza significato e poco riconoscibili.


ALTHEA E ARYON ALASTRARRA

Per ovvi motivi Althea non sa dirci se la sua fu una sconfitta definitiva o meno. Tra i presenti durante l'esplosione vi era solo Lana che potrebbe capire qualcosa di magia. Dovremo chiederle in merito, sperando si mostri collaborativa per una volta. Se non altro ha il benestare di Althea nel parlarcene. Garlak le ha chiesto di ripercorrere i pensieri di quei giorni, sperando che ne trovasse altri che non le appartengono. Pazientemente Althea spiegò che fu tesa loro una trappola presso un'antica dimora della loro famiglia. Come sappiamo Teryani li separò dagli altri, li uccise e rinchiuse le loro anime in una gemma. Althea, da buona maga, ha riconosciuto l'utilizzo un Cerchio di Morte e due pergamene di Intrappolare l'Anima. L'uso di pergamene fa supporre che Teryani non sia in grado di eseguire incanti di una simile Cerchia o quello specifico incanto, almeno questa è la sensazione che ebbe Althea.
Le ragioni per cui si fece trovare durante il rito sono ancora ignote, dubitiamo fosse un gesto impulsivo in quanto le azioni di Teryani iniziano più indietro di quanto pensassimo e sono state pianificate per diversi anni se non decenni. Le stesse ricerche delle Kiira non si sono svolte in modo azzardato, ma impiegò diverso tempo per trovare quella degli Alastrarra e nel tentativo uccise anche i loro genitori. Le parlammo di ciò che ci venne detto riguardo il rito per avere un suo parere, così da correggere eventuali informazioni errate negli appunti precedenti. In particolare le chiesi se la distruzione della kiira potesse essere opera del suo guardiano, risposero che l'accesso alla Kiira era più da intendersi come una serratura, mentre i guardiani erano prerogativa delle selu'kiira.
L'effetto di cui siamo certi è il conseguente miscuglio dei ricordi dei tre. Althea specifica che non si tratta di un legame di memoria ma un rimescolamento dei ricordi in modo casuale, senza alcun accesso a quelli postumi. Il fatto però che Teryani possieda alcuni loro ricordi, significa che ora lei, se esiste ancora, possiede parte della conoscenza contenuta nella gemma. Il legame però è interrotto, non è quindi sfruttabile per rintracciarla.

Riguardo i drow, Althea ricorda che erano al suo servizio durante gli eventi della loro morte. Aryon le aveva parlato di un altro ricordo che li coinvolgeva. Ricordava di essersi accordata con alcuni drow per combattere insieme durante la Guerra contro gli elfi al seguito dell'Alto Sacerdote Seiveril Miritar, colui che ha guidato la Crociata nella riconquista di Myth Drannor 4 o 5 anni fa.



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Restano ancora alcune persone da sentire. Come Legewien e Lana, la Caserma dei Cavalieri di Ashabenford e Lord Ilmeth. Inoltre torneremo sul luogo dell'esplosione, se raggiungibile, per alcuni accertamenti.

Nominando il libro nero, lo sguardo di Legewien si è subito incupito pur non intaccandone la gentilezza e disponibilità di cui è solita. Evidentemente la vicenda doveva averla colpita sul personale, tanto che non solo non ebbe la benchè minima "distrazione" nel parlarne, ma fu molto chiara e precisa.

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IL LIBRO NERO


Nemmeno Legewien era al corrente che fu Teryani a rubare il libro nero, ma non è fu sorpresa più di tanto. Precisò subito che il libro ora è distrutto ed irrecuperabile, il che è un bene. Narrò che il libro fu recuperato diverse stagioni fa da Alister insieme ad un'elfa di nome Adhara. Legewien fu contattata da lei, in quanto era desiderosa di decifrarlo. Il libro era scritto in parte in draconico in parte in modo criptico, ma soprattutto emanava una sorta di ammaliamento, come se tentasse di entrare nella mente del lettore. Diventò come un'ossessione prima per Adhara e poi per Legewien stessa, che più volte fu tentata di proseguire la sua lettura più del dovuto. Ad ogni modo Adhara le mostrò il libro alcuni istante dicendo che le avrebbe fatto una copia, ma poi scomparve qualche tempo e di lei non si seppe più nulla.
Circa due anni dopo, Legewien ebbe una visione durante una "reverie" (il corrispettivo del nostro sonno per gli elfi). Vide una valle ammantata dalla nebbia con la luna piena ad illuminare il tutto. Sentiva un senso profondo di angoscia e la chiara percezione di un male agghiacciante. A fianco di un lago vi erano cinque luci disposte a pentagono e Legewien vide il suo viso per un istante riflesso nell'acqua. Poi vide una donna intenta a riporre un libro dalla copertina di pelle nera dentro un'armadio. L'immagine era sfocata e purtroppo non poteva descriverci meglio la donna, ma sappiamo che Teryani era in forma umana al tempo. Riconobbero come la Valle delle Voci Perdute come possibile luogo della visione. Non ricorda come seppero che il libro era custodito dalla capitana dei Cavalieri, ma quando andarono da lei scoprirono che era stato rubato. Alcuni incolpavano i drow, probabilmente non completamente a torto.

MAK THUM NGATHA

Confrontandosi coi Circoli druidici scoprirono di particolari nubi rosse e piogge di sangue a Battledale, così partirono per Essembra, che pareva proprio al centro di tutto. Il rituale era già in atto e tentavano di evocare una creatura immensa e terrificante chiamata Mak Thum Ngatha. Non sanno bene cosa fosse tale creatura, proveniente dal Reame Remoto e capace di infondere follia. Mamy ne fu scossa per diverso tempo solo per averne visto parte dei tentacoli, che gli altri videro solo in seguito ma sempre solo un tentacolo. Ci furono diverse battaglie, esseri perduti nel tempo apparirono un po' ovunque a difendere il proseguimento del rituale. 
Questo si svolse all'interno di una cupola di forza in cui riuscirono a creare una fenditura. Dentro lanciarono una singola sfera infuocata e fu sufficiente per trasformarlo in una sorta di forno. Il rituale fu interrotto, il culto ucciso e il libro recuperato fu portato alla Scuola dal Maestro Marcus Amalyth. Purtroppo Legewien non sapeva molto del culto, a lei conosciuto col nome di Culto delle Sette punte. Alister potrebbe ricordare qualcosa in proposito. Non sappiamo che nesso ci sia tra le Sette punte e i Glifi Scarlatti, potrebbero essere suoi esponenti di spicco forse. Il pentacolo visto da Legewien comunque aveva cinque luci.
Il libro restò al sicuro alla Scuola in attesa di decidere cosa farne. Legewien era ancora rammaricata in quanto non si fidarono a lasciarlo a lei, temendo che ne venisse nuovamente influenzata. Legewien però non voleva lasciarlo in mano chi non ne avesse la corretta percezione del potere. Sapeva cosa fare e tornò da Marcus a reclamarlo. Tanto per cambiare Marcus l'aveva simpaticamente messa alla prova direi, dato che le chiese come mai ci avesse messo tanto a tornare. Ad ogni modo Legewien cominciò a studiarlo e tradurlo combattendo contro il potere tentatore del libro. Nel testo veniva ripetuto più volte Mak Thum Ngatha. Legewien è sicura della traduzione compiuta ma poi questa andava interpretata. Decise di distruggere il libro con l'aiuto di Lady Morwen e Seregon. Fu durante questo rito che per un istante poterono vedere una parte di uno dei tentacoli. L'ultima parte tradotta riporta:


"Non è morto ciò che può attendere in eterno,
ma con il volgere di strani eoni anche la morte può morire.."



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Penso che ora possa cominciare a redigere un resoconto da consegnare a Lord Ilmeth perchè sia al corrente delle nuove informazioni emerse sulle vicende. Purtroppo però non ci è ancora chiaro come mai Teryani per ben due volte tentò di distruggere proprio Essembra.
[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
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