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[Darsa Naur] Voci crepitanti dell'anima
#51
QUANDO ERRARE E' UMANO...

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...PERSISTERE E' GENASI


Bello quando una semplice esplorazione tra rovine più o meno polverose diventano una buona occasione. Tipo con incontri inaspettati, pericolosi ma potenzialmente promettenti. Quel tempio abbandonato e decaduto ha spesso qualche sorpresa al suo interno. Come luridi pelleverdi da cui trarre reagenti utili, non morti da uccidere meglio per trarne reagenti utili. Peccato il puzzo degli gnoll che ci si addentrano. Questa volta però abbiamo trovato anche qualcosa di più.. un essere inaspettato, pericoloso ma potenzialmente promettente.

In realtà lui si stava facendo solo i fatti suoi e potevamo benissimo lasciarlo a farsi i fatti suoi, già che non dava fastidio a nessuno. Penso che gli altri volessero solo menarlo come tutte le altre cose che tendono a muoversi lì dentro.. ma... questo... si era barricato proprio bene. Ci ha proposto un affare già che eravamo lì a disturbarlo. Tutto ciò che dobbiamo fare e andare a caccia di cosine schifosamente piacevoli da uccidere: sangue di una creatura dei ghiacci e la testa di un fungo umanoide.

Non mi è piaciuto molto che si prendesse un mio capello per ricontattarci. No nemmeno a me. Ma che potevo farci? Non mi pareva il caso di toccare un essere che potrebbe distruggere mezza valle solo facendosi un bagnetto nel fiume Ashaba. Pazienza. Chissà che studi intende fare su quelle creature... un rito? una sorta di golem? Mha! Quando ha ripreso a farsi i fatti suoi, ha pure evocato un nixie. Lo ha spezzato a mani nude e si è preso la testa buttandone il corpo.

Ora che ci faccio caso...  gli servono uno schifoso folletto acquatico, un'orrida creatura del freddo e un tenero funghetto di terra. E una di fuoco non gli serve? Ma si che gli serve. E perchè non l'ha chiesta? Forse ce l'ha già. E dove? Non c'erano resti sul pavimento...


... O PORCA MISERIA ...

Potrei aver commesso un piccolo errore.

Ma no dai.. Si invece.. No. Si. NO! SI!
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#52
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E passato molto tempo da quando mi fu chiesto che giorno fossi nata. Fui sorpresa di averlo dimenticato nel corso degli anni. Anni in cui avevo ben altro cui pensare. E io che improvvisamente t'importasse. No che non era così importante ma tutti chiedevano, insistevano, con le loro faccine stupite. Dove carbonizzarli, come osano impietosirsi?? Ormai sono cresciuta e ho cose più importanti di cui importarmi e sono libera, libera come mai e quindi si, certo che m'importano cose importanti!

E così, entrata in possesso di un umidiccio vasetto blasfemo ti kuaelli tiltrrikki ti isstissshii Istishia Non osare scrivere blasfemie sul MIO diario. Nostro diario. E così entrata in possesso di un oggetto da offrire in sacrificio al Tempio di Kossuth, mi rivolsi alla Ferventissima Fiamma che promise di intercedere affinchè il Signore del Fuoco mi concedesse risposta. Quindi prima ti arso le mani e poi il cuore? Assolutamente no. Copuli con chiunque ti convince a bruciare? Basta, esci da queste pagine!


Ricordo ancora il sacrificio come fosse ieri.

Portai la mano tra le fiamme del Sacro Braciere lasciando in offerta il vaso della dea nemica. Ed il fuoco accettò il sacrificio lambendo le mie carni. Un lamento mi sfuggì ma subito mi accorsi che le bruciature rigeneravano. Chiesi venia, rimediando subito alla dimenticanza.

Offro a Voi Signore del Fuoco, meriti, colpe e conquiste.
A questo fuoco offro i miei sensi fisici
e uso le mie emozioni come veicolo del sacrificio.

Posai il ricordo di mio padre sul bordo del braciere, affinché il mio sacrificio fosse totalmente puro. Sentivo la sua presenza spirituale al mio fianco, la sua approvazione, mentre una seconda volta offrivo al Sacro Fuoco la mano e un altro vaso. Strinsi i denti al calore crescente, per niente al mondo avrei ceduto.

Voi che osservate l'invisibile del mio potere,
mentre la mia magia attraverso il suo fuoco vi descrive.
Custodite i miei segreti, Voi che siete i miei segreti.

Ancora una volta il fuoco consumava la mia pelle, ma non aggiungendosi nuove ferite riuscii a resistere meglio al dolore. Ora, perché la mia offerta fosse completa, afferrai l'ultimo vaso con entrambe le mani e le immersi tra le braci ardenti per la gloria del mio Signore.

Io invoco Voi Potente Kossuth!
Che nato da Fiamma Pura,siete il fondamento dell'esistente.
accettate questo sacrifico dalla vostra umile serva.

L'odore acre della carne arrivò alle narici accompagnato da un urlo mal trattenuto finchè il sacerdote non pose fine al martirio. Strinsi l'anello di mio padre per farmi forza, senza indossarlo. La Ferventissima Fiamma concluse le preghiere del rituale e strinse le mie mani tra le sue aumentandone il dolore. Decisa a sostenere la mia prova nonostante tutto, gemevo ma non toglievo le mani.

"Sta pronto ad affrontare le sfide che la vita ti pone davanti per metterti alla prova, e sostienile nonostante le difficoltà e il dolore che comportano."

Al fine, l'offerta fu gradita al Signore del Fuoco e le mie mani furono guarite dal suo potere. Questo però era solo l'inizio, la prima di una serie di prove. Quando mi recai al tempio il giorno seguente, mi vennero affidate alcune mansioni. Manutenzione del Tempio. Dopo ore di lavoro mi veniva detto di tornare il giorno seguente. Non mi divertivo affatto a quelle mansioni degradanti ma non feci obiezioni, nulla era troppo per il mio Signore. Poi, finalmente, gli appuntamenti cominciano a farsi più radi.


13 Eleasias 1363

Sono nata in estate, lo ricordavo bene perchè mia madre spesso mi parlava della piacevole calura di quel giorno felice. Felice... Ho dovuto attendere molto e mostrare la mia devozione totale al Signore del Fuoco, ma poi finalmente mi ha concesso quanto desideravo sapere. A volte vorrei ricordare di più delle mia vita passata e di quelle che ho passato nel circo. Quelle? No volevo dire "quella". Non posso fare a meno di chiedermi quando fui presa e mi fu portato via tutto, quanto a lungo sono rimasta prigioniera, quali cose mi abbiano fatto. Perchè mi pare di averci passato davvero una vita intera, ben più di una vita intera.. 

Io so di essere nata il giorno che ti ho liberata.
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#53
PIANTI DI GIOIA E TRISTEZZA IMMOTIVATA CON EUFORICA IRA 

Avevo così tante cose da scrivere, non sapevo più a qualche cominciare e ora che ho aperto queste pagine non so più che scrivere. E mo? Ma che cavolo. Perchè? Che ne so. Dormire no? Non mi va... voglio scrivere, fare qualcosa, mi annoio... Annotiamo qualche esplorazione allora. Ci si incontra in piazza, si parla, mai di cose intelligenti ovviamente.

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Oh si a volte mi chiedono se vado a letto con Aldric, troppo divertente! Oh dei la faccetta di Sitkah che mi fissa curiosa! Impagabile! E gli occhietti sgranati? Muoio!
Io non rido di fronte a una domanda matematicamente scorretta.

Un attimo dopo mi metto a guardarlo camminando ed è così triste.. tenersi dentro tutti quei segreti, nascosti da tutti è così pensante, mi sembra di non farcela, io.. io non posso farcela...
Ma come ti permetti di ignorare me e la matematica, eh?? Non capisci niente!

Lui fa finta di niente mi sale un rabbia tale che prenderei a palle di fuoco il primo bastardo che osa colpirmi! Ma come si permette? Come si credono di essere tutti eh?? Ma bruciate!
Ah ah ah ora si che fa ridere pure me la faccina di Sitkah! E quanto urla Aldric?! Ah ah ah si si andateci a letto e conta quante siete!

Un attimo dopo sono già stanca e penso a quando saremo tornati, e sarò qui comodamente seduta a scrivere questo diario. Accarezzandomi la pancia, dove lei già dormirà...
Ma.. che succede? Pensavo fossi felice.. smettila o farai piangere anche me! Sono lacrime di gioia vero? VERO?

No.
Piango all'idea che tu abbia usato mezza pagina del mio diario per dire che a letto con Aldric, sarebbe una cosa a tre.

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Ma non è colpa mia, io.. io.. stavo così bene, mi dispiace, io non volevo questa cosa enorme che mi muove in pancia!
Oh dei.. si muove davvero! La mia piccola fiammella gioia del mio cuore !!!
E ora si è proprio rivoltata nella pancia sentendoti...
Fottiti e goditi gli sbalzi d'umore che ti do.
Ti odio, potevi tenerteli.
Io di più, vattene se non ti piacciono.

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Bene. Ora che hai rotto lo specchio che ne dici di andarcene a letto?
Mhhh ma si, perchè no..
Zitta e dormi.
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#54
IN EQUILIBRIO PRECARIO

Qui al Tempio, anche di notte posso sentire il ruvido crepitio dei bracieri disseminati tra le stanze e corridoi.
Posso sentirne il calore irradiarsi fino alla mia pelle e fondersi col mio rinvigorendomi.
Dorme ignara la mia creatura mentre le luci cangianti delle fiamme danzano sul mio ventre gonfio.
Questo è tutto il mio silenzio, un silenzio rumoroso, ma è l'unico che conosco e che mi porta "pace".
Una pace effimera, durevole quanto lo stoppo di una candela già consunta, perchè lei  pace non me ne darà mai.

Anche se sola,  io sola non sono stata mai.

Presto o tardi il crepitio delle fiamme viene coperto dal ronzio forsennato e incessante,
fatto di pensieri insistenti che diventano sussurri e voci crescenti.
Urla lontane che so benissimo venire da me ma che non so far tacere.
Cerco di ignorarle, fingere non esistano ma loro sono lì, qui, intorno a me, dentro di me.
So che cosa pensano, cosa mi dicono, cosa vuole lei.

Non puoi più fingere che non ci sia!

Forse per questo ora posso percepire la tua presenza come se mi fossi dietro
a urlarmi nelle orecchie la tua ira mentre persisto a ignorarti china sullo scrittoio.
Scrivo parole su parole inutilmente e aspetto che te ne vai, non me ne andrò.
Ho voltato anche lo specchio per non vedere il tuo riflesso e ti sento battere i pugni alla finestra.

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Sai che se mi avessi lasciata agire avrei sistemato tutto e non sarebbe successo nulla.
Sarebbe stato facile, bastava un cuscino, pochi minuti e via, chi l'avrebbe scoperto?
Morta per morta neanche lo definiremmo omicidio ma più un atto di benevolenza.
E soprattutto, qualunque casino avessero mai fatto prima non avrebbe avuto questo seguito..
Ferma! Non tirare le tende! Devi ascoltarmi!


So che cosa vuoi.

Ti vedo riflessa nel vetro, mi somigli ma non sei me.
Non so perchè compari ma non posso più scacciarti perchè sto diventando te.
Mossa dai sentimenti più nocivi ho fatto proprio ciò che sapevo di non dover fare.
Quanto successo, quanto ho fatto mi ha cambiata ma non del tutto, posso tornare indietro, forse.
Sono diventata te più di quanto creda, ti somiglio si, ma non sono ancora te.

Cammino in bilico su una fune senza rete.

Non so cosa diventerò e come sarò, ma farò quello che devo.
Una è la fede superiore per natura, quella nel Signore del Fuoco.
Seguirò solo me stessa e farò quello che va fatto, nel bene o nel male, a qualunque costo.
E se devo essere lei, non guardare in faccia nessuno, pensare solo a me stessa.. 

Allora che sia.
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#55
*quanto segue sono estratti delle ultime pagine del diario, o meglio, quanto è riuscita a rimettere insieme dopo essere state strappate da mani ignote*

Continuo a vedere il tuo riflesso nei vetri bui della notte, negli specchi illuminati dal mattino. Sai che continuerò a ignorarti, tu non esisti, non ci sei[....] Non voglio parlarti. [..]Sono sicura che dopo il parto andrà meglio. Come sarebbe perchè ti sc[...] aiuta, fa bene, leva i pesi. Non quello al ventre[...] Sono così stanca.. L'altro giorno mi sono svegliata ed ero stanca come se avessi dormito poco niente. Le gambe poi.. neanche avessi cavalc[......]tta notte. Ma forse sono solo fantasie inesistenti, magari è la gravidanza. Non lo so. No[..] sono pazza.

[..]
E' da un po' che penso sia una buona idea alleggerirmi l'equipaggiamento, la pancia si fa pesante e mi duole la schiena. Stamane ho scoperto anche di averlo fatto, ho trovato [..] cose mie. Devo proprio essere stanca per non ricordarmene. Però funziona, sono molto più leggera ora! Sto davvero meglio e [....] sono a un passo dal far mia la Q[....]cana. Finalmente!
[....]
A volte mi sento diversa. Anzi sempre. Sono cambiata, sto diventando [...] Non so spiegarlo, è la mia natura. Mi trovo a considerare azioni che, mai prima avrei ritenuto valide. Io non sono così. Non può essere solo per aver bruciato qualche albero, la legna è fatta per ardere! E' l'influenza dei baniti, vedrai. Perchè mi sono fatta coinvolgere? Perchè ho seguito [...]? Quando ho scaricato le bacchette!? Stupidi sentimentalismi... Mi confondono!

[.....]
E ora dove ho messo l[..]a? Dovrebbe esserci anche lo specchio, quello buono. No quello l'ho lasciato a[.......] nzi meglio se lascio entrambe le cose in sede và. Tanto non è che mi metta a far divinazioni al Tempio. Devo aver perso qualche pergamena nel casino, roba di poco. Queste invece le avevo date a Sek[....] Devo smetterla di disseminare le mie cose a caso. E tu devi smetterla di ridere! Non è divert[..]e! Non sono pazza!
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#56
MEMORIE PERDUTE

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Non capisco cosa mi sia successo. Perchè non ricordo nulla? Avevo cavalcato fino a Essembra con un destriero fantomatico perchè volevo appostarmi all'Albero delle vie. Sek era andato a preparare degli incanti. Ricostruendo i miei spostamenti:

- Sono passata al Tempio, a fare cosa?
- Ho lasciato detto che le Lame mi avrebbero potuta trovare all'Albero
- Sono andata all'Albero, ero sola, stavo bene

Fin qui coincide coi miei intenti dopotutto, cosa è successo dopo? Nessuno a visto nulla. Del resto se volevo appostarmi, non è che facevo annunci... Mi sono risvegliata piena di sangue, mio, due pugnalate che avevo già rigenerato - grazie padre. Aldric era chino su di me, avevo in mano un lembo strappato dalla veste di Alena e sulla pancia una lettera.

Aspetta
Cos'è questo silenzio? Nessun commento? Dov'è l'acidume?
Ah eccoti, ma che ti ridi? Quasi mi preoccupa non sentirti eh

sei così stupida che quasi quasi mi cerco un'altra mente da infestare

Devo essermi scontrata con qualcuno, usando anche delle magie ma non ricordo quali. Però non avevo protezioni magiche. Devo aver in qualche modo trovato il corpo, se era in una borsa devo averlo tirato fuori, ma se lo sono ripreso. Per quanto tempo sono rimasta svenuta? Perchè sono viva? Hanno avuto il tempo di rovistarmi in borsa, prendermi il diario, strapparne parole e comporre. Penso abbiano usato anche la mia bacchetta di invisibilità, forse per passare l'albero.. erano in due quindi. Meglio segnare le parole prima di scordarle:

"Sangue e silenzio nel fitto mistero
questa è la voce che sfugge nel vento
di menti spezzate e il loro tormento
Rumeval Rumevald tu perdi davvero"

Altri idioti che credono sia lui il capo. Comincio a stancarmi. Se dietro a tutto questo c'è Hennora giuro che non la passa liscia. Ma che dico, la riduco che Sikah sembrerà liscia al confronto! E tu smettila di ridere o giuro che ti spacco lo specchio! Ma a chi la racconto.. in fondo lo so.. questo nodo allo stomaco... mi fa chiedo se davvero non abbia fatto tutto da sola. Ma .. ma no. Non può essere. Non posso.. non gle lo permetterei mai. Sei stata tu? DIMMELO! E' ora che io passi un po' di cera sulla mia follia, mi piace lucida.
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#57
*la calligrafia è leggermente deformata, come scritta con mano impacciata e in una posizione scomoda*

SE IO NON SONO IO E TU NON SEI TU

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CHI E' PIU' PAZZO, IO O TU?

Non riesco ancora a crederci.. non posso essere stata io...

Avevo trovato una spiegazione a tutto ma questo... come si spiega altrimenti? Il mio pugnale preso da Aldric a "lei" che sarei stata io, la borsa magica tra le mie cose anzichè nell'armadio al Tempio... io non ricordo proprio niente.
Ho un vuoto, di nuovo e in tutte quelle ore, non so cosa ho fatto, come e perchè... cosa mi succede? Dannazione l'aveva pure presa, mi, aveva presa. E gli sono sfuggita. Brava sono brava ma perchè mi succede questo?

Non sono io quella! Che cosa vuole?

L'ultima cosa che ricordo è di essere uscita e improvvisamente mi sono ritrovata al piano di sopra, vicino le scale della nostra sede. Non sembra un controllo mentale o una possessione, Aldric dice che ero un'altra persona e non era nemmeno certo con chi di noi stesse parlando. 

Io non sono pazza!

Mi ha messo le manette e chiusa in camera rimanendo con me per controllarmi. Dovrei dormire. Ne ho terrore. Non so cosa vuole ne come fermarla. Devo capirlo. Devo capire cosa le da questo potere su di me. E devo farlo adesso, perchè.. perchè se ora mi addormentassi.. Non so chi sarò al mio risveglio.

Sangue e silenzio nel fitto mistero
questa è la voce che sfugge nel vento
di menti spezzate e il loro tormento
Rumeval Rumevald tu perdi davvero

La salma greve e i suoi guardiani
son stati beffati da losche sottane
nessuna pietà, le cerche son vane
Rumeval Rumevald sbriga i tuoi piani

Arsa la capra tra lingue di fuoco
per l'espiazione il tempo è poco
del giusto inganno ora è l'avvento
il mio nome è l'Eterno Tormento

Questi i messaggi lasciati. Ora ne vedo indizi chiari, ma la capra non è la salma già che quasi leggo il mio nome. Penso voglia solo prenderci in giro. Ma perchè renderci il corpo? A parte non essere riuscita ad usarlo per redimere le Lame a spese dei baniti.. forse si era stancata di giocare a nascondino.

Ma che farò la prossima volta?
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#58
SE IO NON SONO TE E TU NON SEI ME

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CHI E' NELLO SPECCHIO, IO O TE?

Stanotte potrei dormire un poì più comoda, se solo ci riuscissi. Aldric mi ha tolto le manette ma non pare intenzionato a dormire. Nemmeno io ne ho voglia. Ho tirato bene le tende, buttato fuori ogni specchio ma anche se lei tace, i pensieri sono fuoco. Sono preoccupata per la mia creatura, cosa potrebbe farle mentre non sono io. Ben gli sta la secchiata d'acqua che si è presa in faccia. Anzi botte. Bravo Nathan. Aldric mi ha parlato di lei ma non riesco proprio a riconoscerla. Non ho idea di chi sia, ricordo solo il nome con cui vuol essere chiamata da loro, che non conosco la vera lingua. Draxa.

Se io sono io perché tu sei tu
e tu sei tu perché io sono io,
allora io non sono io e tu non sei tu.
Ma se io sono io perché io sono io
e tu sei tu perché tu sei tu,
allora io sono io e tu sei tu.


E' da tanto che non venivo chiamata in quel modo. Era il mio nome d'arte, quando mi esibivo tra fuoco e fiamme. Partecipavo ai miei spettacoli tra gli spettatori, come se non fossi io. Vorticavo nel fumo al di sopra delle fiamme e potevo vedermi, una genasi crepitante, scatenare la sua natura tra effetti scenografici, urla di terrore e applausi di un pubblico delirante.

Urla ben diverse da quelle che sentivo da lontano, rannicchiata in un angolo nascosto della mia mente . Resistevo, in attesa che tutto finisse, mentre il braccio del Domatore si alzava e percuoteva con forza un corpo che non sentivo più mio. Non era a me che succedeva, più mi convincevo meno sentivo il dolore. Fino a scordarlo, perchè troppo grande per una bambina.

A volte dopo ore, a volte giorni, mi svegliavo come dopo un brutto incubo e qualunque cosa mi fosse successa, non la ricordavo più. Perchè ricordarla, sarebbe stato troppo doloroso. Inconsapevolmente avevo creato un muro e proiettato me stessa dall'altra parte per mettermi al sicuro. L'ho fatto per salvarmi, che altro potevo fare? Oggi mi rendo conto che era solo un fragile specchio che si crepava colpo dopo colpo e ora che si è infranto, non so più chi sono.

Se io mi osservo perché tu mi vedi,
e tu ti osservi perché io ti vedo,
allora io non mi vedo e tu non ti vedi.
Ma se io non mi osservo perché non voglio vedermi
e tu ti osservi perché ti vuoi vedere,
allora io non mi vedo e tu ti vedi.

E se fossi io quella di troppo? Se lei ricordasse tutto perchè è lei la vera me? No non esiste, le ho dato io questo potere. Vedrai. E' un blocco che mi sono imposta da sola per dimenticare. L'ho creata io per sopravvivere e per la stessa ragione la distruggerò. Costi quel che costi.


(Rabbi Mendel di Kotzk – da “Le otto luci”)
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#59
24 ELEASIS SOLEALTO 1386

E' l'alba e sono piuttosto stanca ma, prima di rientrare al tempio, lascio qui due parole per la mia "carissima" alter ego. So che almeno fino al parto posso strar tranquilla, perchè di certo, non avrà alcuna voglia di vivere al posto mio il peso della fine della gravidanza. Infatti non sono così lucida da non so quanto tempo ormai. Quindi mia cara prenditi pure una vacanza da me e goditela fin che puoi... Aldric ti distruggerà. E questa è una pr.... una prome... una promess.. ah.

...oh porca auril.

Calma, respira, impreca, respira, molto bene.
C'è tempo torna al tempio, chiama la F.. chiama la Feee...  la Ferventissima

FIAMMHAAARAAAAAAAAAAAAAALD !

[Immagine: 9cd53a3d47c1b3014de4d8d72e92da4f.png]

** E fu così che l'anno del Lamento dell'Halfing divenne il giorno del Lamento della Genasi **
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#60
IL CANTO DELLA BALIA


Ninna nanna, ninna nanna,
il bambino urla e s'affanna,
se la mamma lo prende sù ...
il bambino non piange più!

Fate la nanna occhi splendenti,
chiusi nel letto in ferro brunito,
con le coperte di sete pregiate ...
fate la nanna begli occhi ardenti!

La balia ha iniziato a cantare al piccolo Charantir, era ora, piange già da un pezzo! Dovrei farlo io a quest'ora ma mi tocca andar via, ho da fare oggi e mi scoccia pure. E pensare che quando ho accettato di fare questa cosa pensavo che finisse lì una volta nato. Mi dicevo che qui al Tempio sarà al sicuro, che crescerà bene e in forze e non gli mancherà mai nulla. E poi io non ho certo tempo e voglia di occuparmi di un cosino che se non dorme urla e se non mangia espelle.

Ninna nanna, ninna nanna,
il bambino ha il capo di fiamma,
se la fiamma risplende lassù ...
il bambino non piange più!

Fate la nanna guancette accaldate,
la sacra fiamma il collo v'adorna,
col pendente febbrile sul cuore ...
fate la nanna manine arrossate!

Poi la pancia ha iniziato a crescere e più cresceva, più lui si agitava come se il suo fuoco si fosse già innescato. Poi all'improvviso, lo sfacciatello mi tira il primo calcio proprio qui, e ho capito che era vivo. Hai preso il nome di Zakhran e ti ho aggiunto quello di mio padre, Charantir, e forse è proprio allora che sei diventato mio. Quando finalmente ti ho dato alla luce, quella luce nei tuoi occhi era la cosa più bella che abbia mai visto. Quindi ora dormi tranquillo tra i caldi cuscini dorati, non permetterò mai a nessuno di toccarti e farti del male.  

Ninna nanna, ninna nanna,
il bambino si nutre di manna,
se la pappa lui manda giù ...
il bambino non piange più!

Fate la nanna, la nanna faremo,
un sonno lungo, poi ci desteremo,
fate la nanna, la nanna faremo,
un sogno d'oro, poi ci desteremo.

Nessuno, nemmeno la principessa delle saggine tinte o la sua unica ombra saranno le sopracciglia bruciate! Noi siamo fiamme che danzano libere fino al cielo, possono alimentarci o soffocarci ma mai spezzarci. Ma ora dormi piccola fiaccola urlante, che mammina ha una pazza idea in testa. Un piano così follemente ambizioso che manco io so se è mio o suo. E se è suo e non mio sarà pure insensato e così pazzo che non dovrei nemmeno pensarci. Ma già che non sono normale, ci penso eccome o meglio lo farei se solo tu dormissi dannazione! DORMI ti ho detto! DORMI! Che sei, indemoniato?? BASTA! CHIUDI QUEI DANNATI OCCHIETTI E QUIETATI !!


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Sonno profondo o giuro che lo debilito. O lo pietrifico.
Si dai che lo pietrifico e poi lo metto sull'altare di Aldric.

firmato, la tua folle idea

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