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[Q] Apocalisse - da Father Lymic a Hillsfar...
#11
La mezzacelestiale era stata esposta al contagio e per quanto avesse provato ad evitarlo un altro avventuriero con lei ma avevano catturato uno di quei mutati vivo e lo avevano consegnato agli elfi assieme ad alcuni infetti, nella speranza che il Popolo dotato da sempre dei migliori tra gli arcanisti del Faerun trovasse quanto prima un modo di debellare quella nuova piaga.
I danni erano stati arginati celermente con la collaborazione della popolazione e chi era stato contagiato, messo in quarantena con l'aiuto di avventurieri ed Ilmateriti, questo avrebbe fermato l'avanzata del parassita mortale almeno ad Ashabenford.
Parlato poi con Arion ed estrapolato qualche notizia utile dal bizzarro rapporto dell'hin l'anduran chiese il trasferimento degli effettivi sedici contagiati, in via del tutto precauzionale, nelle celle della caserma, così da arginare più facilmente chi purtroppo sarebbe mutato prima della sperata cura e per tenerli sotto controllo oltre che coinvolti con gli avvenimenti.
In seguito scrisse relativamente quattro missive che furono portate tramite l'albero delle vie e due corrieri a cavallo rispettivamente all'attenzione dei signori di Shadowdale, Essembra, Peldan's Helm e Glen spiegando quale fosse il suo temporaneo compito e la situazione affrontata ad Ashabenford, mettendo in guardia, avvisando delle indagini degli elfi e al tempo stesso chiedendo a Shadowdale vista la presenza di una leggenda vivente se avessero avuto medesime problematiche e se avessero già trovato mezzi per contrastare o rallentare la mutazione.
[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
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#12
Leonides aveva lasciato Victoria al tempio di Waukeen per rintracciare la creatura mutata che era scappata. Con lui erano andati alcuni coscritti tra cui Meredith. Purtroppo le ricerche avevano subito evidenziato che anche questa creatura si era diretta al fiume entrando in acqua.

Se non altro gli attacchi dei miliziani mutati sembravano essere finiti, quindi avevano qualche attimo di tregua.
Inviò gli altri a fare il rapporto a Victoria mentre egli decise di prendersi qualche momento per pensare. Andò nella sua stanza alla sede dei Trovatori. Osservò la stanza a lungo, poi il suo sguardo si fissò sulla piccola immagine stilizzata raffigurante il simbolo del Cavaliere Rosso. 
La sua mente tornò al discorso fatto con Victoria sulla sua decisione di non guidare degli uomini e quella discussione infine lo portò sino a dire all'Anduran i motivi più profondi che lo spingevano ad agire così. Anche le parole della donna in merito alla sua fede risuonarono limpide nei suoi pensieri.

Si mise seduto innanzi l'effige e si ritrovò a pregare... a pregare come ormai non faceva da troppo anni...

"Dea ascolta la mia preghiera. In questo momento così oscuro ho bisogno di aiuto perchè da solo non posso farcela. Lo chiedo per gli uomini che mi sono stati affidati, le mie doti non sono quelle di un condottiero, le mie parole non possono scaldare il loro cuore. Sono mancante mia Signora. Solo il tuo sguardo su di me potrebbe aiutarmi nel momento più cupo. Quando gli uomini vacillano solo la Tua voce salda può riportare la speranza che guida gli eserciti alla vittoria.
Mia Dea guida le mie parole e permettimi di salvarne il più possibile. Per questo io ti offro quello che sono ora e per sempre."

Poi Leonides restò in silenzio a lungo il volto tra le mani.
Infine col volto provato, ma spinto dalla nuova determinazione uscì dalla sede diretto al tempio in cerca di Victoria. Avrebbe voluto rovare un chierico del Cavaliere, ma al momento non sapeva come rintracciare Graster, mentre l'altro sacerdote di Hap era perito. 
Ci avrebbe pensato poi, ora gli uomini non potevano esser lasciati soli!

[Immagine: 777ebcad305cd60802e26681de70fa87.jpg]
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#13
Dopo circa 48 ore dagli avvenimenti precedenti, un rapporto inviato da Myth Drannor viene consegnato nelle mani del comandante Shendean, e per sua mano a Victoria.

Al comandante Nelyssa Shendean dei Cavalieri di Mistledale

Siamo molto dolenti nel dovervi portare cattive notizie riguardo all'infezione che ha colpito i vostri miliziani. Abbiamo provato ogni tipo di incantesimo e cura - sia di natura arcana che divina - sulla creatura che avete catturato, e siamo giunti alla conclusione empirica che la sua condizione sia irreversibile. Le divinazioni poste ai Seldarine ci hanno inoltre dato indicazione del fatto che la malattia potrebbe avere corrotto non solo il fisico dei malati, ma anche la loro anima, rendendo impossibile che essa venga giudicata da Kelemvor e accolta tra i postulanti nel regno della propria divinità patrona.

Sono purtroppo altresì rattristato dal dovervi comunicare che tutte e cinque le persone ferite che avete portato a Myth Drannor si sono mutate in creatura di gelo: prima la donna anziana, poi i bambini, e poche ore fa anche le altre due donne. Questi dati, uniti a quello che mi avete riportato riguardo ai miliziani contagiati, sembrano fare pensare che la malattia si faccia strada più velocemente nei fisici più giovani o debilitati, mentre dia un po' più di tempo a coloro che sono più forti nel fisico.

Prima della trasformazione, abbiamo provato a curare le persone infette ma che ancora non avevan manifestato alcun sintomo; sono altresì desolato nel dirvi che non ci siamo riusciti. Tuttavia, dal momento che la malattia discende in ultima misura dal Male Antico che stiamo combattendo, nutriamo ancora la speranza di riuscire a curare l'afflizione - in coloro che ancora non avranno manifestato i sintomi - una volta che il sole sarà nuovamente tornato a baciare le nostre terre. Per fare questo, dobbiamo sperare nel successo dei vostri compagni sui Picchi del Tuono.  

Fino ad allora, resistete.

Che i Seldarine ci guidino, 

Faernos Alenidel Llunthlar dell'Akh Faer
[Immagine: firma_artemis.png]
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#14
Una intera vita dedicata allo studio della magia non avevano comunque preparato la Teurga Mistica ad affrontare quella serie di eventi terrificanti e sconvolgenti che si erano scatenati sulle Valli, ma servivano risposte e conoscenze e non poteva che imporsi di mantenere la mente disciplinata e restare concentrata per la povera gente di Mistledale e delle altre piccole comunità che si erano trovate le loro vite ed il loro mondo sconvolto da eventi alieni, immisurabili ed inconcepibili.
Il reame remoto, qualcosa che non faceva parte della loro realtà, qualcosa che nemmeno doveva esistere, qualcosa al di fuori dello spazio e del tempo si era pericolosamente avvicinato alla realtà conosciuta e l'aveva sfiorata, danneggiata, modificata.
Dalla piazza di Mistledale, circondata da rovine e da quel che rimaneva dei difensori della città, guardando il cielo verso oriente, aveva potuto scorgere i contorni grossolani della figura dell'antica entità chiamata Father Llymic venire risucchiata da uno squarcio aperto nel cielo, ricacciata nel suo mondo alieno da eventi non noti. Non erano stati gli avventurieri delle valli a fermarlo questo era certo, la Teurga ipotizzava che solo l'intervento di una o più divinità potevano aver interrotto un intrusione aliena di tale entità da minacciare l'esistenza stessa della realtà.

La misteriosa sconfitta di Father Llymic fu comunque una gioia amara, innumerevoli vite si erano spente in quella catastrofe e gli ingenti danni collaterali erano ancora tutti da quantificare e comprendere. La stessa trama sembrava essere stata danneggiata e modificata e persino il tessuto della realtà in quell'ampia area geografica sembrava essersi pericolosamente indebolito, assottigliato al punto da poter ipotizzare la possibile formazione di nuove fratture planari nella regione con conseguenze non prevedibili.

E poi vi era la fortezza contorta aggrappata a quello che un tempo doveva essere un tronco di un albero gigantesco proprio come gli alberi millenari nella foresta del Cormanthor. Il sapiente elfo Elfeor riteneva potesse trattarsi della perduta fortezza Xaxox. Come rigurgitata dalla stessa fenditura che reclamò Father Llymic, come in un macabro scambio trattativa, si era schiantata e conficcata proprio nel cuore delle valli, cosa contenesse nessuno lo sapeva con certezza ma tutti avevano il medesimo timore... a qualsiasi mondo possano appartenere le fortezze ospitano sempre  soldati ed eserciti.

Come sempre e come si addice ad una mente da studiosa, con più domande che certezze, Annette aveva raggiunto la torre dell'arte di Myth Drannor per portare avanti il lavoro e prendere parte al progetto di studio e ricerca elfico che si sarebbe preoccupato di cercare alcune delle risposte che servivano per far fronte a quel nuovo scenario che le Valli e i suoi abitanti avevano di fronte.

Lei avrebbe preso parte al gruppo di studio che mirava a comprendere l'impatto sulla trama e le modifiche agli incantesimi.
La  gentile e preparata Teurga e Druida Eitinel si sarebbe concentrata nello studio delle creature del reame remoto e sulla fortezza mentre l[b]a brillante e avventata maga Darsa Naur, specializzata in studi planari avrebbe supportato il gruppo di ricerca indirizzato allo studio sulla situazione del velo e possibili rischi dimensionali.[/b]
Darius.


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#15
Sulla bacheca nella sala comune della caserma di Ashabenford Eitinel lascia un messaggio per i volontari.

"Ho bisogno di esemplari, non necessariamente vivi, delle creature uscite dallo squarcio dimensionale ma devono appartenere a branchi differenti. E' sufficiente un campione ben conservato per ciascuna specie che vi capitasse di incontrare.

Non perdete tempo a riportare carasse di specie già catturate, farò degli schizzi delle loro fattezze qui sotto.

Eitinel, la Ghianda"

Di seguito ci sono un paio di disegni di creature già catturate. Dopo aver lasciato il messaggio in bacheca si diresse con Graster alla gilda per consegnare i campioni.

Ammasso di occhi e fauci (recuperato un otre di gelatina)
Show ContentSpoiler:

Lucertola tentacolosa (recuperata la testa)
Show ContentSpoiler:
Irikah Gloomhart
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#16
Tobin planò a bordo del suo ippogrifo metallico una volta sceso, disattivato il costrutto riportandolo alla forma di statuina e rimessa in borsa, avvisò le guardie che i suoi compagni stavano per arrivare con una carcassa di creatura che potrebbe ricordare vagamente un canide e quindi di preparare un posto dove metterlo e avvisare la signora Eitinel.
[Immagine: GOlDelW.png]

[Immagine: OcenREJ.jpg]
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#17
Leonides era immerso nella vasca della sede dei trovatori. Stava lavando via tutta quella schifezza che si era ritrovato addosso durante lo scontro corpo a corpo con quegli enormi serpenti mutati. Quell'icore viscido e schifoso lo aveva ricoperto e tutto per permettere a Darsa di ficcare quel suo arnese magico dentro quelle creature e poter aggiustarlo. Tuttavia l'uomo era soddisfatto, aveva ancora una volta potuto rendersi utile. Molti organizzatori di giochi delle arene nel Chessenta avrebbero pagato molto per avere uno spettacolo come quello. Un corpo a corpo tra un umano ed un serpentone di 6 metri almeno. E le signore avrebbero pagato anche di più per godersi lo spettacolo di quei muscoli tesi pregustando il seguito come accadeva spesso nelle scuole di gladiatori.
Uscì dalla vasca lentamente andandosi ad asciugare al fuoco del camino. Presto sapeva che avrebbe dovuto affrontare altre prove, ma era altresì convinto che questo lo stava conducendo sulla via che la Dea aveva posto sul suo cammino. 
Si versò del sidro e sorrise ripensando a Darsa sprofondata con tutto il braccio e con la testa a pochi centimetri dai denti del serpentone mentre con Davian tenevano aperte le fauci di quella bestia immonda. Poi nella solitudine della sede dei Trovatori rise di gusto...

[Immagine: ken_kelly_bw003.jpg]
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#18
Poco dopo l'arrivo di Tobin alla caserma, venne raggiunto dal gruppo.
Meredith, insieme a Simiel, stavamo trascinando il corpo di un lupo deforme di grossa stazza.
Cercano un posto dove sistemarlo insieme ai miliziani, in attesa dell'arrivo di Eitinel.
Meredith Ersiker

Per portare la luce, occorre entrare nell'oscurità.

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#19
Al ritorno da Myth Drannor la mistica incontrò gli altri avventurieri con il loro lupacchiotto mostruoso e li condusse di nuovo alla gilda dei naturalisti per depositare anche quella carcassa.
Aggiornò anche la bacheca con le nuove creature.
Si raccomandò di nuovo di non catturare mostri di specie già viste e di non mettersi eccessivamente in pericolo visto che avevano già un buon numero di esemplari.

Lupo Mostruoso (carcassa intera):


Show ContentSpoiler:

Serpenti Mostruosi (carcassa intera, esemplare vivo):

Show ContentSpoiler:
Irikah Gloomhart
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#20
Mistleport era ancora una volta l'obiettivo del nemico. Ora nelle sue acque si ergeva l'abominevole torre ricoperta di occhi e da essa vomitavano fuori legioni di mostri acquatici.
Ormai con l'ultimo attacco a Mistleport, e con l'arcimago Kevamros che stava opponendo l'ultima resistenza al nemico ad un prezzo che solo lo sguardo della sacerdotessa Amarante faceva intuire, restava solo lo sgombero della popolazione civile della Valle. Peldan's Helm doveva dirigersi verso il Cormyr probabilmente e da Ashabenford tutti si sarebbero spostati a Myth Drannor e poi ad alberi Intrecciati, almeno una parte dei profughi.
Leonides, ancora con il dolore nel corpo per l'arduo scontro a Mistleport, si concesse un poco di riposo e poi si mosse a dar assistenza ad Althimara e Victoria per spostare i viveri dal Covone Dorato ad Ashabenford il più rapidamente possibile per poi ultimare il trasferimento della popolazione. Non sapeva perchè non fosse stato considerato per dirigere l'operazione dal comandante Nelyssa, ma sapeva che doveva comunque aiutare. Dava indicazioni ai gruppi di miliziani meno esperti, oltre a prestare il proprio aiuto caricando i carri. Non si risparmiò neanche un momento, ma sapeva anche che doveva trovare delle nuove pozioni di guarigione. La sua scorta era ormai quasi azzerata ed un altro scontro come quello di Mistleport forse non lo avrebbe superato. Non poteva permettersi di cadere o cedere alla disperazione, ormai aveva imparato una cosa, il "se" in quel momento non poteva essere messo in conto. Gli "altri" avevano bisogno e lui poteva essere d'aiuto. Non avrebbe anteposto altro a quella missione, niente era da anteporre alla salvezza di migliaia di civili inermi, intere famiglie. Sperò che anche altri arrivassero a quella conclusione...

[Immagine: c2bf5d656953473c39029b2aaace6e23.jpg]
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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