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[Daphne Ellsworth] Annotazioni, fatti, storie
#43
Credevo che le cose non potessero mettersi peggio di così...ma evidentemente mi sbagliavo.

Siamo ricercati a Mulmaster, sulla nostra testa è stata messa una taglia per il tentato omicidio di Samus Danther e l'omicidio della sua guardia del corpo. E non abbiamo fatto niente di tutto ciò.

Sapevo che sarebbe stata una trappola...ma non immaginavo che Danther fosse disposto a uccidere due persone e a danneggiare la propria casa, pur di rovinarci. 

Doveva prevedere che saremmo riusciti a scappare, lo scopo non poteva essere quello di ucciderci o catturarci...solo di rovinarci, come evidentemente ritiene che noi abbiamo rovinato lui.

Non credo che esistano parola per descrivere la rabbia che provo.

Continua a giocare con la vita delle persone come se fossero oggetti, continua a lavare le sue mani sporche di sangue facendosi passare per filantropo e brav'uomo - tutto quello che non è.

Non posso credere che abbia definito le persone che teneva nella sua magione "animali". Secondo Asher vuole solo insabbiare la vera natura di ciò che aveva imprigionato, ma io la penso diversamente...credo che li consideri davvero animali. Non umani. Non degni di libertà, rispetto, istruzione, di un futuro.

Ripensarci mi fa venire le lacrime agli occhi, lacrime di rabbia e di frustrazione. Ancora una volta, il nome degli Hargrave è stato trascinato nel fango. Ma così come l'abbiamo ripulito una volta, lo faremo di nuovo, fosse l'ultima cosa che faccio.

E Danther...Danther dovrà morire. Asher parla di rovinarlo come lui ha rovinato noi, ma questa volta non posso concordare. L'unica fine, per lui, è la morte.

Un giorno lo guarderò negli occhi e gli dirò di come meriterebbe di essere fatto a pezzi a partire dai piedi...di come meriterebbe ogni singolo taglio, ogni singola ferita, di come meriterebbe di urlare per ore, mentre tutte le parti del suo corpo vengono tagliate a una a una. Lasciando le orecchie per ultime, così che possa ancora sentire le sue stesse urla di dolore.

E poi gli darò una morte rapida, una lama nel cuore, senza torture né agonie. Non perché lui si meriti di meglio, ma perché noi siamo migliori di così. 

Ma questo è un problema per il futuro. Adesso dobbiamo rimettere insieme i cocci di questa storia, per cercare di riprenderci la nostra vita e la nostra reputazione. Non credo che a Mulmaster ci riusciremo mai, ma francamente, Mulmaster può allegramente bruciare per quel che mi concerne. Hillsfar è ciò che mi preoccupa. 

Abbiamo i bracciali...ma dobbiamo trovare il modo di collegarli in modo inequivocabile a Danther.

Abbiamo Jason e gli altri mannari...ma siamo nel Mare della Luna, e Danther non è l'unico a vederli come bestie, tutt'altro.

Dobbiamo aspettare Melinda e capire il da farsi, suppongo, e stilare un piano.

Io vorrei scrivere. Vorrei scrivere e gridare ai quattro venti la verità, perché è questo che insegna Deneir: l'alfabetizzazione, la parola scritta come baluardo di luce contro le malelingue che vogliono distorcere la verità.

Ma in questo momento la mia parola vale meno di niente, e anche Asher pensa che dovremmo essere cauti, e pensare attentamente a cosa scrivere.

Già, Asher. 

Quando, di fronte a Danther - o a chiunque fosse la persona con cui abbiamo parlato - ha detto che conosce la schiavitù, e che non è in linea di principio contrario, mi sono sentita come se mi avessero accoltellato al cuore con un pugnale di ghiaccio.

A volte mi chiedo cosa sto facendo. A volte mi chiedo perché proprio lui. Non c'è una risposta razionale, semplicemente. Se Raphael la piantasse con i suoi giochetti, potrei chiedere consiglio a lui, ma ha deciso di fare lo gnoll e persiste nel negare di avere mai sguinzagliato Arya per fare avvicinare me e Uskail.

In tutto questo non c'è alcuna razionalità. Eppure non ci penserei due volte, se mai avessi la fortuna di essere posta davanti alla scelta che pensavo di desiderare, ma per ottenerla dovessi rinunciare a lui...sceglierei Asher.

Se dovessi scegliere un consigliere per Hillsfar, sarebbe lui.

E, adesso penso sia chiaro, ha sacrificato altrettanto per me. Questa storia...poteva tirarsene fuori. Poteva rifiutarsi. E non l'ha fatto, anzi.

L'unica cosa che non gli ho detto, l'unico segreto è quello in cui non penso di credere più. 

Ma la libertà...la libertà è una canzone che risuona troppo forte nelle mie orecchie, e non so come conciliare queste cose. Dovremo trovare un compromesso, ma che compromesso si può trovare di fronte alle catene? 
[Immagine: daffy2.jpg]
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RE: [Daphne Ellsworth] Annotazioni, fatti, storie - da VivinC - 11-04-2024, 19:01

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