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[AQ] Una torre per un mago
#1
Erano passati ormai anni dal suo arrivo in superficie. Anni passati a vagare per saziare la sua sete di conoscenza e curiosità. Il Cormanthor per lui era stata come una calamita. Una luce che lo attirava nel cuore della foresta nella magnifica Myth Drannor. Ora la città era caduta e parte della foresta era diventato un posto letale tuttavia rimaneva ancora affascinante e in qualche modo continuava ad attrarlo.

Le cose erano cambiate però. Con la caduta di Mistledale e la distruzione di Elven Crossing non aveva più un posto dove poter vivere e proseguire nelle sue ricerche. Si era unito alla Gilda dei Maghi di Hillsfar certo ma non poteva fidarsi di così tanta gente e le regole erano ben chiare sull'ospitalità concessa ai suoi appartenenti. Non restava che cercare un luogo tranquillo e isolato dove costruire una dimora.

Dopo un po' di tempo speso a viaggiare aveva trovato un luogo accettabile. Il luogo era abbastanza isolato. Letteralmente uno scoglio lungo la costa di quello che i locali chiamavano impropriamente mare della Luna. Bisognava indagare e conoscere qualcosa di più sui possibili vicini con cui avrebbe dovuto dividere lo scoglio. Non amava molto la compagnia dei locali e avrebbe preferito un luogo più isolato ma la presenza di qualche famiglia, se non troppo impicciona, sarebbe potuto essere un vantaggio dopotutto.

Approfitto di alcune richieste di quel chierico di Istishia Eric e dell'esploratrice Echo per mandarli a raccogliere informazioni per lui. Avrebbero certamente attirato meno attenzione di lui e gli avrebbero permesso di capire come approcciarsi a quelli che sembravano semplici pescatori.
Alakai Erk'etamunay
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#2
Erano passati quasi una decina di giorni da quando aveva incaricato Eric ed Echo di recarsi li. Avevano ottenuto buone notizie e un incontro ma un grosso cesto di pesce fresco di cui Alakai non sapeva che farsene.
L'incontro con i quattro capi famiglia avvenuto tre giorni dopo non fu spiacevole come sospettava anche se fu costretto a parlare ben più di quanto avrebbe fatto normalmente. Dovette concedere soddisfazione alle varie domande e rassicurarli sulle sue intenzioni dando ai capi famiglia molta più fiducia di quella che avrebbe dato a quattro estranei. Dopotutto chiedeva lo stesso a loro e quindi era necessario un compromesso.
Si accordarono per un periodo di convivenza concedendogli momentaneamente il magazzino del villaggetto. Gli avevano offerto di vivere con una delle famiglie come ospite ma preferì non entrare troppo nella vita privata di quella gente ed evitare che avvenisse anche il contrario.

Non avendo molto da fare una volta sistematosi nel magazzino oltre che leggere visti i pochi mezzi a sua disposizione decise, costringendosi in parte, a conversare per conoscere tutti gli abitanti di quell'isolotto. Le occasioni non mancarono visto che ancor prima di trasferirsi l'avevano già invitato nelle loro case per un pasto. Questa si rivelo per lui una grossa sfida più di quanto non avesse sospettato. Fu costretto a mangiare tutti quei prodotti del mare che i pescatori faticosamente recuperavano e che lui mai aveva e avrebbe mangiato in vita sua. Molti dei quali si rivelarono anche di gusto piacevole anche se continuava a fargli strano mangiare quegli alimenti.

I primi giorni in sostanza passarono tranquilli con lunghe ore di lettura intervallate a chiacchiere con i paesani e nell'esplorazione del villaggio e dei suoi dintorni così da poter conoscere meglio il posto. Queste nuove abitudini lo fecero sorridere visto che in un certo senso gli fecero ricordare quelle della sua gioventù.
Alakai Erk'etamunay
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#3
Il viaggio tra Hillsfar e Elventree aveva preso una deviazione imprevista. Erano finiti per errore in una sorta di crepa che li aveva portati in quel reame di pura follia. Per loro fortuna si trattava di una sorta di sacca, un mero assaggio, un intrusione dei reale reame che per poco non si era riversato nel Primo.
[Immagine: latest?cb=20191121122050]

Fortuna avevano quell'amuleto che tanto avevano pagato mesi addietro. Grazie a quello erano riusciti a fuoriuscire da quella sacca di orrori e arrivare a destinazione...più o meno. Illesi fisicamente anche se turbati dalla visione avuta.
L'acqua li fece riprendere rapidamente e il loro arrivo al molo incuriosì non poco i due pescatori lì presi dai loro lavori.
Prima di raggiungere Elventree con gli altri cercarono di spiegare la situazione e rassicurarono il "giovane" pescatore con cui parlarono dicendogli che gli avrebbero portato notizie di ritorno da Elventree.

Terminata la loro missione tornarono al faro e Alakai andò a parlare con gli anziani per rassicurarli e comunicargli che se fossero interessati a rifugiarsi a Elventree erano ben accetti. A parte i suoi interessi verso il faro era in parte anche dispiaciuto visto che trovava in loro un desiderio comune: avere un posto in cui vivere in pace e tranquillità.
Alakai Erk'etamunay
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#4
Era tornata la normalità al faro e pareva che non considerassero più Alakai uno straniero. A parte alcuni spiacevoli impegni che lo avevano allontanato aveva riiniziato a frequentare l'isolotto e si era deciso quando possibile di riparlare con i capifamiglia per avere finalmente il via libera e iniziare quindi le operazioni al faro.

L'unico neo nella vicenda era che non era ancora riuscito a liberarsi di quel tipo chiacchierone.
Alakai Erk'etamunay
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#5
Una volta che gli arrivo la notizia del crollo si recò li solo per avere conferma dei suoi sospetti. Fu tuttavia sorpreso dal regalo che Maalthiir gli aveva lasciato. Decisamente una spiacevole sorpresa che gli avrebbe causato non pochi problemi.

Allarmato dalla situazione decise di tornare velocemente a Hillsfar per cercarne rimedio chiedendo a Echo, che lasciò un messaggio, di avvisare i capifamiglia che sarebbe tornato quando possibile per discutere sul crollo imprevisto.
Alakai Erk'etamunay
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#6
Notte tempo il faro di Elua era tornato magicamente al suo posto. Vecchio e cadente come era come se nulla avesse turbato la sua veglia sul mare e il villaggio di pescatori.

L'indomani Alakai guardò sodisfatto il faro augurandosi che ciò avrebbe potuto placare l'ire dei pescatori e quindi risparmiarsi inutili e lunghe lamentele dagli anziani. Avrebbe voluto insediarsi li per godersi la pace e la tranquillità i suoi studi tra un viaggio e l'altro ma gli eventi recenti l'avevano portato a schierarsi apertamente e non rimanere più defilato dietro gli eventi e forse non era più il caso scegliere un luogo così isolato e vulnerabile come il faro dove stabilirsi.
Alakai Erk'etamunay
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