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[Q DM Artemis]Il fantasma della piccola Tanner
#1
Nel cuore della notte un gruppo di avventurieri fa ritorno ad Ashabenford con le ossa di una bambina, consegnate al sacerdote Nerval Watchwill da custodire fino alla loro inumazione in terra consacrata.

Ivor lasciò al sacerdote più anziano il suo rapporto sull'accaduto, da aggiungere agli atti di un eventuale vecchio caso per i Cavalieri di Mistledale.



Questoggi, nel giorno X del mese di Marpenoth dell'anno 1384 del Calendario delle Valli, mentre eravamo di ritorno da una alquanto incauta esplorazione delle rovine di Galath's Roost, ci siamo imbattuti nel fantasma di una bambina sulla riva di uno stagno, nei pressi di un piccolo rifugio tra i boschi a sud della Strada del Mare della Luna.
Superato lo sgomento e il terrore iniziali che queste creature suscitano anche in una forma cosi innocente, avendo combattuto con alcuni di essi poco prima, ci siamo fatti coraggio per interloquire con lei.
Il fantasma si è presentato a noi con il nome di Miriam Tanner, figlia di Alec Tanner di Mistletarn, ai tempi precedenti la costruzione del porto.
Nella sua forma astrale si è manifestata con una sorta di palla, la proiezione "giocosa" e ingenua dello strumento usato probabilmente per annegarla: una pesante palla di ferro assicurata alla caviglia da una catena. Pertanto sconsiglio la sua rimozione dai resti scheletrici fino a che non sarà data pace allo spirito, o potrebbe reagire in modo ostile.
Verificato nei testi della biblioteca che i suoi poteri telecinetici sono comuni alla maggior parte dei fantasmi di questo tipo, non abbiamo alcuna ipotesi riguardo le motivazioni di chi si è macchiato di un delitto cosi orribile.

Hanno partecipato al ritrovamento dei resti il sottoscritto, il mezzodrago compagno d'armi Areskahan, i due bardi Cristopher e Darren artefici della recente festività in onore di Sune Chiomadifuoco, il sacerdote Ramses di Osiris, il monaco Theo di Kelemvor e Nashan, un difensore della chiesa di Mystra.

Con la vostra benedizione e la collaborazione dei Cavalieri di Mistledale, vorremmo occuparci di questo caso al fine di punire  assicurare il colpevole alla Giustizia, se ancora in vita, e ridare pace allo spirito della bambina.

In fede,

Fratello Ivor Chernov, degli Affranti di Ilmater
"I live...AGAIN!"
IVOR CHERNOV (e JASSIN OAKSTAFF)
[Immagine: Firma-Ivor.jpg]
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#2
Pregai a lungo dopo il rientro ad Ashabenford con i poveri resti della piccola Miriam. Pregai affinchè Osiris potesse proteggerne l'anima nel Regno del Mondo di Sotto. Pregai per dare pace al dolore del mio cuore, al buio che sovente il male, con le sue opere, inocula in ognuno di noi. Pregai affinchè la Luce di Ra rischiarasse il mio pensiero e la sua benedizione mi concedesse la forza di affrontare quella ricerca. Avrei fatto quanto in mio potere per trovare l'abominevole artefice di quell'azione e mentre pensavo a quanto quel gesto fosse inumano non potei non accettare la verità che purtroppo tale azione, con molta probabilità, era stata commessa da un uomo. 

"Perchè nel cuore degli uomini può radicarsi il male più oscuro."

Proprio per tale ragione combatto e porto con me il Verbo del mio Signore. Per fare in modo che la verità e la giustizia rinsaldino e cancellino le ombre celate nei recessi dello spirito degli uomini.
Avrei condotto qualche ricerca nella biblioteca del tempio della Triade se mi fosse stato concesso in attesa di proseguire la ricerca con i miei compagni. Magari qualche testo di queste terre poteva contenere un aiuto su come far riposare l'anima di quella bambina. Non sono sicuro che la mia preghiera del Riposo sia sufficiente, il mio potere è ancora debole seppur la mia fede è grande e salda.
Intanto donerò a quell'anima un'altra preghiera...
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
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#3
Tutti i libri consultati da Ramses erano concordi: non esisteva un incantesimo o una preghiera in grado di ridare la pace a un fantasma; ogni fantasma diventava tale perché aveva affari irrisolti in vita, e soltanto la risoluzione di tali affari poteva portarlo alla pace e permettergli di giungere al giudizio di Kelemvor.
[Immagine: firma_artemis.png]
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#4
Non era la prima volta che il monaco vedeva un fantasma, ma a differenza degli altri questo necessitava di aiuto e di essere ricondotto al giudizio di Kelemvor. Era chiaro che la piccola Miriam fosse li per sbaglio, per una morte non voluta e non programmata. Come si poteva essere stati così crudeli con un bambino era un mistero agli occhi di Theo. Doveva aiutare quest'anima innocente a trovare posto a fianco agli dei, avrebbe dovuto darle la meritata pace. Il tempo non era favorevole, sapeva che prima o poi i fantasmi impazziscono se non riescono a trovare la pace, tuttavia lo spirito della piccola Miriam sembrava essere ancora tranquillo e soprattutto lucido.

Theo era preoccupato, benchè nutrisse una grande fiducia nei confronti di Areskhan e confidasse nella sua nobiltà, gli altri compagni di ventura non li conosceva ancora troppo bene. La situazione andava trattata con la massima discrezione e con un po' di buon senso, tuttavia molti sembrava che molti del gruppo avessero già emesso una sentenza capitale nei confronti del padre della piccola. L'obiettivo era risolvere la situazione e non trovare necessariamente un colpevole.

Ora avevano due strade da seguire. Indagare sul luogo del presunto misfatto e sulla casa vicino al laghetto come prima cosa. Successivamente avrebbero dovuto ricavare informazioni sul padre ed avere informazioni sulla bimba e suo padre per comprendere meglio il quadro generale.
[Immagine: theo.jpg]
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#5
Il giovane monaco si sedette in cima alla città povera a fainco al mulino. Da li riusciva a vedere tutta la città ed oltre ed il posto era tranquillo per meditare. Si soffermò a pensare su cosa fosse successo nelle ultime ore. Erano riusciti a trovare il padre di Miriam per scoprire che lui stesso l'aveva assassinata anni fa per le minacce di una moglie priva di senno. Theo non riuscì a credere come un padre, un uomo che dovrebbe difendere e dare la vita per il proprio sangue, fosse arrivato al punto di uccidere la propria progenie. La mente degli uomini comuni è debole, questo lo sapeva, ma non pensava si potesse arrivare a tanto. Avrebbe voluto ucciderlo all'istante, bastava un colpo ben assestato sulla gola e se non fosse stato addestrato per anni alla repressione di questi sentimenti probabilmente l'avrebbe fatto. Fortunatamente prevalse il senso di giustizia che era solito vedere in un fedele di Kelemvor ed in un monaco che avesse superato i rudimenti di base. La donna e l'uomo furono portati alla caserma di Ashabenford e li trattenuti in attesa di giudizio. Theo avrebbe atteso con ansia, per quanto un monaco possa essere ansioso, il verdetto del consiglio. Il fantasma della piccola e innocente Miriam meritava il giusto riposo e fino a che non avrebbe visto il padre non lo avrebbe trovato.
Aprì gli occhi sul sole che scendeva dietro le case, un po’ di movimento avrebbe mitigato la rabbia che gli saliva in corpo...
[Immagine: theo.jpg]
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