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Sulle strade del racconto: Il diario di Erevan il Bardo.
#1
-Hillsfar la città delle contraddizioni, l'inizio di una nuova avventura.-

Sono finalmente giusto ad Hillsfar, la città dalle molteplici sfaccettature. L'odore di opportunità e avventura permea l'aria, mentre le imponenti mura cittadine si ergono davanti a me.
Non posso fare a meno di notare il suo strano fascino, ma allo stesso tempo percepisco una strana tensione nell'aria, un energia fatta di sospetti e segreti.
Attraverso il possente arco di pietra che fa da entrata alla città, poso il mio sguardo sui cittadini, i loro volti sono un mosaico di facce diverse, umani, elfi, nani, la città sembra essere profondamente cambiata da come era descritta un tempo, anche se è rimasto un velo di diffidenza e pregiudizio nelle parole e gli sguardi di alcuni abitanti, questo è qualcosa che non posso sottovalutare e che mi invita alla prudenza.
Mi avventuro nelle strade acciottolate, immergendomi nella frenesia cittadina, ogni angolo sembra nascondere qualche opportunità : Un Arena, una Taverna con una gilda di avventurieri, una Gilda di maghi e un mercato vivace dove commercianti di ogni genere cercano di attirare l'attenzione dei passanti. 
Decido prima di dirigermi verso la Gilda dei Maghi, una torre che si erge più o meno al centro cittadino, il suo torrione sembra quasi toccare le nuvole e il richiamo del sapere e della magia mi attira come il ferro farebbe con un Rugginofago. 
Continuo la mia visita e mi imbatto nell'arena con la sua accademia di gladiatori, uomini e donne si addestrano duramente per sfidarsi in cerca di fama e fortuna, lo spettacolo di forza e abilità che osservo è affascinante, ma pensare che un tempo quelli come me venivano gettati al suo interno per morire mi inquieta profondamente.
Il sole tramonta e la sua luce dorata inizia a riversarsi sulla strade di Hillsfar, sento che questa città mi riserverà molte sorprese e quindi decido di dirigermi alla locanda del posto, dove ha sede la Gilda degli Avventurieri. Alcuni di loro sono riversi al bancone, bevono con sguardi annoiati come se la scintilla della curiosità e dell'ardimento si fosse spenta da tempo, ho la sensazione che tutti vadano di fretta, che abbiano poca voglia e poco tempo di conoscersi veramente, vengo invitato subito ad iscrivermi alla Gilda e li faccio una conoscenza migliore di alcuni di loro. Mi rendo conto che ho appena iniziato a grattare la superfice di ciò che questa città ha da offrire, con tutte le sue contraddizioni, ma come menestrello sono pronto ad affrontare ogni nota e ogni parola che il destino ha in serbo per me.

La mia penna danzerà sulle pagine di questo diario, catturando le storie, le emozioni che mi attendono in questo luogo, il mio viaggio non è finito, ha avuto un nuovo inizio!
[img][Immagine: Firma-erevan.jpg][/img]
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#2
-La Battaglia al tempio di Moander ; un Cantastorie contro i demoni-

Ieri è stata una giornata davvero incredibile. Come Bardo, ho sempre cercato avventure e storie da raccontare, ma mai avrei immagino di trovarmi coinvolto in una battaglia contro dei demoni. Eppure, li mi sono trovato, al fianco di un piccolo gruppo di coraggiosi avventurieri, pronti a fronteggiare il male nella sua forma più pura per cacciare qualche tesoro.
La nostra avventura ci ha portato alle rovine di Moander, un antico tempio che un tempo era dedicato ad una divinità disgustosa e nefasta, fortunatamente ormai dimenticata. 
Le pareti screpolate e le tracce di decenni di abbandono conferivano al luogo un aspetto ancora più inquietante. Tuttavia, la nostra curiosità e fame di fortuna ci spinse senza indugio al suo interno.
Il nostro gruppo era composto da vari avventurieri provenienti da diversi percorsi di vita.  L'agile Zynira dalla spada affilata e le dita agili, Morwen l'elfa che poteva tramutarsi in lupo, silenziosa e austera, il saggio Jassin il druido , il potente mago Asher il liquorista e Jack delle meraviglie e poi c'ero io, armato solo della voce e del mio liuto con canti e storie di coraggio.
Appena varcammo l'ingresso del tempio, un aria carica di magia oscura ci avvolse. Sapevamo che non sarebbe stato facile. Ogni passo che facevamo verso l'interno era un passo più vicino ad un pericolo imminente. Sentivo il mio cuore battere con un misto di paura e sgomento.
Mentre avanzavamo tra i corridoi bui, i nostri sensi si affinarono. Prestammo attenzione ai sussurri che sembravano provenire dall'oscurità stessa e alle trappole che potevano essere disseminate lungo il nostro cammino, affrontammo innumerevoli demoni, tra giovani succubi e lanciatori di frecce, fin quando non giungemmo alla camera centrale del tempio, dove la Succube più potente ci stava aspettando.
La creatura emanava una bellezza e un aura seducente, ma i nostri cuori restarono saldi. La battaglia iniziò. I nostri colpi si susseguivano contro le sue arti magiche e sue artigli affilati, il mio Liuto risuonava nell'aria, incantando i miei compagni e donando loro coraggio e forza!. Il Demone si dimostrò un avversario formidabile, ma la nostra determinazione era incrollabile. Eravamo una squadra ben assortita, unita dallo stesso scopo, distruggere il male e arricchirci senza pietà. Con ogni colpo, ogni incantesimo e ogni nota musicale, ci avvicinavamo sempre più alla vittoria. Dopo l'intenso scontro, finalmente sconfiggemmo la Regina Succube, il suo grido di disperazione echeggiò attraverso l'intero tempio in rovina. La sua presenza malvagia si dissolveva nell'aria, lasciando dietro di sé solo un senso di vittoria ed eccitazione.
Oggi il mio sonno è stato agitato, so di avere sognato qualcosa ma l'ho completamente dimenticato, ho impresso nel mio cuore ancora quella sensazione di paura ed eccitazione , mi sento come attirato da qualcosa che ignoro e non comprendo, prima che la scintilla dell'ispirazione si dissolva, ho scritto una canzone, di getto senza nemmeno pensarci troppo.


Nella notte silente, un sogno sfuggente,
Eccitante e inquietante, mi scivolò nella mente.
Un viaggio misterioso, un'esperienza fugace,
Ma di quella visione, non ho memoria ma solo un risveglio audace.

Nel velo dell'oblio, si cela l'emozione,
Un intreccio di sensi, sfuggente come un'illusione.
Le immagini sfumate danzavano nella mia mente,
Ma il loro ricordo sfugge al mio presente.

Forse vagavo solitario in terre lontane,
In cerca di tesori nascosti, sogni che sfuggono alle mani.
O forse ero un protagonista in un dramma sussurrato,
Cuore in tumulto, anima in subbuglio, un destino intrecciato.

Le emozioni conflittuali danzavano nel mio petto,
Eccitazione e timore, un balletto completo.
Ma il sogno è svanito, come nebbia al mattino,
E la memoria di quel viaggio sfuma come vino.

Come fumo tra le dita, sfuggente e veloce,
Il sogno si dilegua, lasciando un vuoto atroce.
E la memoria del viaggio, un ricordo che sfuma,
Nell'abisso dell'oblio, lentamente si consuma.

Resta solo una scia di desiderio e mistero,
Un'eco lontana di qualcosa di vero.
Un sogno che mi ha sfiorato, senza lasciar traccia,
E nella mia anima, solo un'ombra si disperde e mi lascia.

E così, nell'oscurità dell'oblio, si dissolve il sogno,
Ma la sua essenza resta intatta, un segreto profondo.
E mentre affiora il ricordo di ciò che non ricordo,
L'eccitazione rimane un tesoro nascosto.
[img][Immagine: Firma-erevan.jpg][/img]
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#3
-L'oscurità ad Elven Crossing : Il ritorno di Marcus-


Gli ultimi eventi sono stati incredibili, credevo che dopo quello strano sogno le stranezze fossero finite, ma mi sbagliavo di grosso.
Ho cercato di contattare Marcus, utilizzando un potente messaggio magico, era l'unica speranza di scoprire la verità sulla sua scomparsa e forse ottenere la sua preziosa guida per aiutarlo.
Ma qualcosa è andato terribilmente storto, dopo aver intonato l'incantesimo ho avvertito come un intromissione, una presenza oscura ha intercettato il messaggio, ha invaso i miei pensieri con una potenza terrificante. Un dolore intenso mi ha assalito e il disagio che ho provato è stato indescrivibile e come se non bastasse mentre cercavo di riprendermi io e gli altri avventurieri siamo stati anche attaccati dalle creature del piano remoto. Sentivo che Marcus era ancora vivo cosi ho deciso di accompagnare gli altri con rinnovata speranza.
Eravamo io, Dervel dalle molte spade, Jassin "mio padre", Zyniria dalle mani svelte, Maximilian mani d'oro e Daphne la sapiente.
Elven Crossing, il luogo che un tempo chiamavo la mia seconda casa, è solo l'ombra del suo passato splendore, quasi completamente distrutta ora è invasa da forza oscure e sinistre.
Contrabbandieri senza scrupoli fanno affari con oggetti e cadaveri. Cultisti del piano remoto hanno stabilito il loro accampamento li, intrecciando oscure cerimonie e invocazioni e per completare l'orrido quadro, i Drow, scarafaggi del sottosuolo, hanno deciso di estendere il loro dominio in superfice presidiano quello che resta dell'Accademia di magia.
Le strade un tempo affollate di mercanti e artisti sono ora oscure e pericolose. Le case e gli edifici, un tempo splenditi esempi di architettura umana e elfica, sono ora ridotti a ruderi.
La bellezza e la magia che un tempo permeavano questi luoghi sembrano svanite, inghiottite da un oscurità crescente.
Non scenderò nei dettagli, ma tra un colpo di fortuna e qualche ardimentosa intuizione abbiamo ritrovato Marcus, è vivo anche se trasmutato in forma di topo. Mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere tutti questi anni, Dervel ha accennato ad un potente incantesimo che trasforma un oggetto in un animale, che sia quindi diventato un costrutto? che abbia salvaguardato la sua anima in una creatura costruita artificialmente? Sono domande che avranno risposta quando riusciremo a spezzare la sua trasformazione, non sappiamo ancora se condurlo da un anziana maga della Gilda dei Maghi di Hillsfar o da un saggio mascherato che vive ad Elventree. Non vedo l'ora che si riprenda, forse potrà risolvere il mistero di Shadowdale e potrò rivedere mia madre e i miei amici.
[img][Immagine: Firma-erevan.jpg][/img]
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