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[Sturm Greif] Come Folgore dal cielo.
#13
XIII

Peldan's Helm.

Il risveglio era stato improvviso e brusco.
Messosi seduto Sturm si tastò la testa nel tentativo di fermare il capogiro che l'aveva colto. Il naso ancora gli doleva, pulsava fastidiosamente scagliando fitte di dolore fino al cervello.

La coperta era calata scoprendo l'ampio petto. Il ragazzone ruathen aveva ancora ricordi non molto lucidi della notte trascorsa. Effettivamente, guardando fuori dalla finestra, la notte doveva ancora terminare ma dall'azzurrino che si intravedeva all'orizzonte era chiaro che di lì a qualche minuto avrebbe albeggiato.

Nel rigirarsi sul letto notò l'assenza della minuta cameriera. Una certa Lea. Doveva essere tornata ai propri alloggi, probabilmente sciancata e tutta piegata da un lato. La frustrazione dovuta alla sconfitta in duello con la rossa del Rashemen, Renfri, l'aveva scombussolato risvegliando una collera mutata poi in un eccesso di eccitazione consumato con la giovane cameriera. Un mero sfogo di consolazione.

Credeva fermamente di poter vincere Renfri e di accaparrarsi quanto richiesto. Si era unita al bagno termale senza mostrare pudicizia, rivelandosi così come la natura l'aveva fatta. Un corpo femminile da far invidia, scattante, formoso, ma non per questo meno vigoroso. Poteva seriamente fare a gara con la formosa Aslaug Baciata dal Fuoco.
Sturm aveva udito i racconti legati agli incontri svolti da Renfri contro altre persone, come la stessa Aslaug Baciata dal Fuoco, o Fjolnir figlio di Bjorful. O addirittura il mastodontico Areskahan Figlio di Drago, altra inusuale, brutale e rara figura conosciuta durante il soggiorno ad Ashabenford.
Tutti sconfitti.

Renfri rimaneva imbattuta.
Sturm si era deciso a dare una dimostrazione, a mettersi in gioco come tutti e far vedere che poteva farcela. La sua infanzia era stata costellata da risse continue, amichevoli e non, addestramenti e duro lavoro tra le montagne, tagliando e trasportando legna. Il che aveva fatto sì che Sturm sviluppasse un fisico resistente e massiccio, una forza fuori dal comune capace di trasformare i suoi pugni in massi di pietra adamantina. 
Contava di vincerla.
E invece Renfri si era dimostrata più resistente di quanto apparisse. Nonostante le forti percosse subite era riuscita a mantenersi lucida e a colpire Sturm in punti ben localizzati, dove sapeva che il danno avrebbe sortito il massimo degli effetti.
La ginocchiata tra le gambe aveva mandato il ragazzone totalmente fuori giri, rendendo imprecisi i colpi successivi. Imprecisi e prevedibili.
Prevedibili come la testata che voleva assestare alla donna ma che quest'ultima aveva previsto e anticipato con un'altrettanta violentissima testata.
Risultato: naso rotto, svenimento e sangue nella vasca termale. Renfri vincitrice. Non si era neanche presa la briga di soccorrerlo. A Sturm non dispiaceva affatto quel comportamento sprezzante. L'atteggiamento del forte.

Armata solo di pugni e seducenti nudità Renfri si era dimostrata una donna capace e se possibile anche pericolosa. Cosa poteva essere bardata d'armatura e con la sua spada rumorosa? Sturm voleva scoprirlo, chissà che non potesse tornare utile per i suoi ostici affari?

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Al di là di tutto la sconfitta bruciava ancora. Si sarebbe riscattato e l'avrebbe fatta sua, prima o poi.
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RE: [Sturm Greif] Come Folgore dal cielo. - da cotoletta - 22-09-2017, 18:19

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