11-06-2017, 04:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2017, 04:26 da DharmaBuns.)
E' questo, ciò che desideri?
Faccio del mio meglio per capire se ciò che faccio ti è gradito. Ma per me è difficile. Non sono come te. Non lo ero, non lo sarò. E i miei tentativi sono rozzi, abbozzati: non ho la tua grazia, la tua leggerezza. Sono l'imitazione distorta e grottesca di ciò che vuoi che sia. Purtroppo, la natura non può essere mutata e l'albero non può tornare ad essere fiore, per quanto possa desiderarlo.
Sono ciò che sono, non ciò che tu desideri che io sia. Cerco quella scintilla che tu vedi ovunque, ma non so come trovarla. Per te è facile. Per me no. E, a volte, non so più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Il dio...il dio tuo che ho tentato di rendere anche mio...è muto alle mie preghiere. Eppure, per anni l'ho pregato, con fede, con fiducia. Perchè altro non mi restava. L'ho pregato, lo prego, ogni giorno. Perchè in esso trovo te. Lo prego di mostrare anche a me ciò che ha mostrato a te, per quanto io sia indegno di ciò. L'ho pregato, lo prego, ogni giorno, di farmi capire il senso di tutto ciò. Di farmi capire dov'è il sentiero che ho smarrito nella nebbia.
Ma non risponde. Esiste davvero? Tu dici di sì, ma forse sono troppo insignificante perchè si accorga di me.
E, dunque, sono solo. Il tuo dio, tutti gli dei, se ci sono, mi hanno abbandonato.
A voi ho lasciato la parte migliore di me, perchè lì con voi è il suo posto. Ma ciò che è rimasto è questo. Non ciò che desideri che sia, ma ciò che sono. Non ciò che ero, ma ciò che ne resta.
E, giorno dopo giorno, la luce si affievolisce e lascia spazio al crepuscolo, le stelle svaniscono nella tenebra e la bellezza del mondo si smarrisce davanti a me. Ciò che ero, è rimasto con voi. Ciò che sono ti addolora, lo so.
Lo so, il mio viso sfigurato ti inquieta. Eppure, esso è sincero, non trovi? Molto più sincero di maschere e sorrisi, perchè mostra in modo schietto ciò che sono.
Eppure, continuo il mio cammino. Ma il bene e il male si mescolano, seguo il tuo desiderio e non il mio istinto e mi perdo nella foschia, perchè ignoro ciò che io sia diventato e ignoro dove vada il mio sentiero.
Il giorno muore. Ti prego, se puoi, resta con me stanotte.
Faccio del mio meglio per capire se ciò che faccio ti è gradito. Ma per me è difficile. Non sono come te. Non lo ero, non lo sarò. E i miei tentativi sono rozzi, abbozzati: non ho la tua grazia, la tua leggerezza. Sono l'imitazione distorta e grottesca di ciò che vuoi che sia. Purtroppo, la natura non può essere mutata e l'albero non può tornare ad essere fiore, per quanto possa desiderarlo.
Sono ciò che sono, non ciò che tu desideri che io sia. Cerco quella scintilla che tu vedi ovunque, ma non so come trovarla. Per te è facile. Per me no. E, a volte, non so più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Il dio...il dio tuo che ho tentato di rendere anche mio...è muto alle mie preghiere. Eppure, per anni l'ho pregato, con fede, con fiducia. Perchè altro non mi restava. L'ho pregato, lo prego, ogni giorno. Perchè in esso trovo te. Lo prego di mostrare anche a me ciò che ha mostrato a te, per quanto io sia indegno di ciò. L'ho pregato, lo prego, ogni giorno, di farmi capire il senso di tutto ciò. Di farmi capire dov'è il sentiero che ho smarrito nella nebbia.
Ma non risponde. Esiste davvero? Tu dici di sì, ma forse sono troppo insignificante perchè si accorga di me.
E, dunque, sono solo. Il tuo dio, tutti gli dei, se ci sono, mi hanno abbandonato.
A voi ho lasciato la parte migliore di me, perchè lì con voi è il suo posto. Ma ciò che è rimasto è questo. Non ciò che desideri che sia, ma ciò che sono. Non ciò che ero, ma ciò che ne resta.
E, giorno dopo giorno, la luce si affievolisce e lascia spazio al crepuscolo, le stelle svaniscono nella tenebra e la bellezza del mondo si smarrisce davanti a me. Ciò che ero, è rimasto con voi. Ciò che sono ti addolora, lo so.
Lo so, il mio viso sfigurato ti inquieta. Eppure, esso è sincero, non trovi? Molto più sincero di maschere e sorrisi, perchè mostra in modo schietto ciò che sono.
Eppure, continuo il mio cammino. Ma il bene e il male si mescolano, seguo il tuo desiderio e non il mio istinto e mi perdo nella foschia, perchè ignoro ciò che io sia diventato e ignoro dove vada il mio sentiero.
Il giorno muore. Ti prego, se puoi, resta con me stanotte.
Amarthion Agarwaenath