17-06-2017, 23:45
I giorni lasciano il posto alle notti. Le notti lasciano il posto ai giorni. Il tempo mi appare come un lento fiume : tutto trascorre, solo il mutamento rimane.
Mi è stata fatta una proposta. C'entri tu, vero?
La prenderei come l'ennesima presa in giro degli dei, se non pensassi che, dietro, ci sei tu. E' ciò che mi ha trattenuto dallo scoppiare a ridere per questa ennesima dimostrazione della crudeltà degli dei. Mi voglio illudere che dietro ci sia tu.
Una piccola debolezza, una piccola bugia detta a me stesso. Ne sono consapevole, mi è perfettamente evidente. Ma anch'io necessito di una tregua da me stesso, di tanto in tanto.
Gli umani e quelli che umani non sono sembrano non capire. Amano le loro divinità e sono lieti di essere burattini. Vedono aiuti divini e miracoli dove io vedo la realtà così come è: siamo soli, abbandonati, nati dal nulla e attesi dal nulla. Parlano di onore, parlano di gloria...ma non si rendono conto di essere solo carne che ancora non sa di essere morta, destinata a perdersi come polvere nel vento e nulla rimarrà dell'onore e della gloria, quando il tempo avrà fine. E quando una scintilla della verità fa breccia nel loro pensiero, trovano rifugio nella poesia, nel canto, nell'umorismo addirittura, per rendere la realtà più sopportabile, più bella.
Ma, forse, di nuovo sto mentendo a me stesso. Non è così per loro, è così per me. Provo a guardare dentro me stesso, per capire. Ma è difficile vedere qualcosa, dove solo il nulla rimane.
Mi è stata fatta una proposta. C'entri tu, vero?
La prenderei come l'ennesima presa in giro degli dei, se non pensassi che, dietro, ci sei tu. E' ciò che mi ha trattenuto dallo scoppiare a ridere per questa ennesima dimostrazione della crudeltà degli dei. Mi voglio illudere che dietro ci sia tu.
Una piccola debolezza, una piccola bugia detta a me stesso. Ne sono consapevole, mi è perfettamente evidente. Ma anch'io necessito di una tregua da me stesso, di tanto in tanto.
Gli umani e quelli che umani non sono sembrano non capire. Amano le loro divinità e sono lieti di essere burattini. Vedono aiuti divini e miracoli dove io vedo la realtà così come è: siamo soli, abbandonati, nati dal nulla e attesi dal nulla. Parlano di onore, parlano di gloria...ma non si rendono conto di essere solo carne che ancora non sa di essere morta, destinata a perdersi come polvere nel vento e nulla rimarrà dell'onore e della gloria, quando il tempo avrà fine. E quando una scintilla della verità fa breccia nel loro pensiero, trovano rifugio nella poesia, nel canto, nell'umorismo addirittura, per rendere la realtà più sopportabile, più bella.
Ma, forse, di nuovo sto mentendo a me stesso. Non è così per loro, è così per me. Provo a guardare dentro me stesso, per capire. Ma è difficile vedere qualcosa, dove solo il nulla rimane.
Amarthion Agarwaenath