Pensieri

E’ passato molto tempo da quando mi sono stabilito a Battledale in pianta stabile, a parte qualche viaggetto con l’albero delle vie.
Ho creato un bel gruppo, bhe magari bello non è l’aggettivo adatto… particolare… ma la cosa importante è che finora abbiamo portato a termine gli incarichi in modo impeccabile, certo non mancano i momenti meno professionali ma il risultato è stato comunque raggiunto.
Dalla caccia alle formiche giganti, in cui ho partorito l’idea di formare un gruppo di “cacciatori di mostri” alla vicenda del laboratorio del mago, nella mia carriera si sono aggiunti un bel po’ di successi.

Ma ieri… un “lavoro” particolare mi è stato proposto.

Appoggió le monete sul tavolo, ben impilate e quando si alzó le fece distrattamente cadere per ottenere quel bel suono del denaro quando ruzzola e picchia contro il legno del tavolo.
- Pensaci su, Brollin, e se reputi che ci sia qualcosa di piú per te che uno straccio ed un tavolo unto.. beh, vienimi a cercare. – concluse la conversazione l´halfling con sorriso placido. Poi si avvió verso la porta ed uscí dalla locanda indossando con gesto plateale il mantelo ed il cappello con la piuma.
- Chi é quello?- chiese Ludmilla allo sguattero ancora seduto sul tavolo – Un coraggioso cavaliere.. un nobile … un grande capitano di ventura…?
- No, sorellina – rispose Brollin osservando lo sconosciuto uscire dalla locanda. Poi concluse pieno di ammirazione – quello… quello è un Paggio.
 
Erano ormai tre lune che Urdo ci pensava costantemente. Tutto era iniziato da una semplice conversazione con la signorina Darsa. Tutto merito suo quindi se le Valli presto avrebbero avuto piú hin impegnati a mettere a posto le cose per gli alti.
 
La signorina Darsa diceva che non aveva nessun paggio e che le sarebbe piaciuto averne uno. E non solo lei.
Renfri aveva bisogno di qualcuno che le insegnasse quali sono i cavalli da mangiare e quali no.
Il Biondo Fjolnir aveva bisogno di un compagno di viaggio per andare nel Cromyr.
Madame LeBeauf aveva bisogno di qualcuno che le allacciasse il corpetto e le tenesse i biscottini alle feste.
Il signor Exem qualcuno che lo aiutasse con le contadinelle.
Rodric una mano al mulino.
 
E cosí via.
Sembrava  che tutti avessero bisogno di una figura simile a quella che lui era per la Signora Majuk: un paggio. Ma nessuno aveva il coraggio o i soldi per cercarla. Urdo si era anche informato e non vi erano servizi di quel tipo nelle Valli. I paggi venivano scelti tra le file dei servitori e non dimostrano mai una alta professionalitá. Erano per lo piú alti non ancora cosí alti, o figli di altri alti e servivano per tutta la vita. Questo ovviamente portava a quella che veniva chiamata “sindrome di Silverymoon” in cui il legame tra Signore e servitore diventava troppo forte (alle volte si innamoravano anche), influendo negativamente sul rapporto professionale.
 
Ma d´ora in poi questo non sarebbe piú accaduto. Urdo voleva risolvere il problema proponendo lui direttamente un servizio di Paggi. Affidabili, professionali e per tutti. Una sana rotazione avrebbe evitato la “sindrome di Silverymoon” ed avrebbe anche dato la possibilitá ai Signori di provare piú modi di paggiare. I prezzi sarebbero stati fissati in relazione con le rendite del Signore. In alcuni casi Urdo pensava anche di ridurre il costo al semplice vitto e alloggio. Una specie di assaggio gratuito. Era sicuro che la cosa avrebbe creato una certa di dipendenza. Ci sarebbe stato margine di guadagno in un secondo tempo.
 
I futuri paggi avrebbero dovuto sottoporsi ad un allenamento ed una preparazione dura. Corsi di danza, canto, ballo e musica. Lezioni di maestria con spadini e fionde. Nozioni di cultura generale sulle Valli. Lezioni di cucina e cucito, etc..
 
Quello che serviva era una sede fissa ed ovviamente la materia prima: i futuri paggi.
Per quanto riguardava la sede, Urdo stava ancora cercando il posto giusto. I suoi introiti con la Signora Majuk e le Lame gli davano coraggio. Sarebbe sicuramente riuscito ad affittare un paio di stanze.
Per quanto riguardava i paggi il piccolo hin aveva giá cominciato il reclutamento. Il primo candidato paggio era stato Khair, ma la Signora Majuk se lo era preso per lei. Ora aveva trovato un secondo candidato paggio. Un alto biondo con un bel spadone fiammeggiante: il signor Julius. Era sicuro di poterlo girare a Renfri. Urdo desiderava peró che presto tutti i paggi fossero suoi consanguinei: halfling. Erano sicuramente i candidati ideali per questa delicata mansione. Si ripromise di fare un giro di tutte le locande e fare pubblicitá. Aveva visto moltissimi cugini lavorare come sguatteri. Lui aveva di meglio da offrire.
 
In fin dei conti, a parte i denari che si sarebbero guadagnati, avere orecchie un po´ ovunque per le Valli avrebbe portato notevoli vantaggi. Avrebbe potuto apprendere prima di altri eventi buffi, avventure o semplicemente avrebbe avuto piú storie da raccontare. E poi, un Signore ascolta sempre il suo paggio.. *risolino*
 
Ora serviva solo un bel nome ad effetto… dunque siamo Paggi… e siamo nelle Valli… giá!
PAGGI DELLE VALLI.

Per le Lame e dm quando ci siete? volendo anche stasera?
Erano presenti anche Urdo, Julius e Derek mi pare mentre ne parlavo, se decidessero di presentarsi spontaneamente a loro discrezione.. non si sa mai.

Noi delle Lame dicevamo di passare a sentire prima in caserma ad Essembra.

Spettabili Cacciatori,

Vi scrivo per informarvi che in data XX è stato compiuto un attacco ad una carovana sulla tratta commerciale che porta dalle terre delle bestie al villaggi di Peldan ad opera dei banditi noti come Frusta delle Carovane.

Con un intervento congiunto di più avventurieri (di seguito la lista), sono state uccisi una dozzina di questi criminali, recuperato i carro dei mercanti e parte della loro merce. La figlia dei carovanieri è al Tempio anche se le sue ferite psicologiche non si cureranno rapidamente come quelle fisiche. Non è noto il destino dei mercanti, genitori della ragazzina. I loro corpi non erano sul luogo, si ipotizza siano stati rapiti.

Per qualunque richiesta o se avete qualche utile informazione mi troverete alla Locanda di Peldan o ad Ashabenford.
Speriamo di aver fatto cosa gradita alla popolazione eliminando alcun idi questi criminali e speriam odi poter presto dare un'ulteriore buonanotizia con la liberazione dei coniugi.

Cordiali saluti,

Mikael Mannalin


Presenti:
- Aslaug
- Renfri
- Sturm
- Ronda
- Darsa

Arrivati successivamente sul posto:
- Areskhan
- Arduil
- Nytyalar
- Darry

  Salve salvino!! XD dopo che mi avete cancellato il pg e detto di rifarlo con il nome identico, ehm beh ho sbagliato.. il nome è identico ma ho aggiunto il cognome che prima mancava XD  ed ora mi butta fuori a go go. <3 vi voglio bene!

[scusate ho visto ora che c'è una sessione per le lettere ai pg, quindi copio la lettera per Delia anche qua]

Gentile Signorina Delia,

vi scrivo per prenotare una piccola stanza per una piccola esibizione privata che si dovrà tenere il giorno XX al tramonto. Vi prego di prenotare a nome della Signora Majuk Zarhkath, vostra amata e fida cliente. Sarebbe apprezzata la disponibilità del vostro musico Samuel. Io, Urdo Troubletrotter, paggio della Dama, passerò presso le vostre sale per assicurarmi che tutto sia preparato secondo i gusti della Signora.

Grazie per la vostra attenzione.
Urdo troubletrotter

Gentile Signorina Delia,

vi scrivo per prenotare una piccola stanza per una piccola esibizione privata che si dovrà tenere il giorno XX al tramonto. Vi prego di prenotare a nome della Signora Majuk Zarhkath, vostra amata e fida cliente. Sarebbe apprezzata la disponibilità del vostro musico Samuel. Io, Urdo Troubletrotter, paggio della Dama, passerò presso le vostre sale per assicurarmi che tutto sia preparato secondo i gusti della Signora.

Grazie per la vostra attenzione.
Urdo troubletrotter

Ciao A tutti,
        come sapete gioco Darry Arner.

Mi piace molto usare il guerriero ma vorrei capire quali possibili sviluppi ha.

All'inizio pensavo ad un banalissimo mastro d'armi.
Ma sapete fornirmi informazioni su altre possibili evoluzioni?

Come un fulmine a ciel sereno s'era presentata un'occasione d'oro, almeno per Sturm.
Un'opportunità di poter tornare a svolgere il suo ruolo di « avanzo di ruathen mercenario » tanto per usare le parole di Ronda.

A richiamare l'attenzione quel giorno fu l'apparizione di una bambina trasandata.
Solo dopo una seconda occhiata più attenta, Sturm, così come anche Darsa, aveva notato le brache strappate della ragazzina ed intuì cosa le fosse stato riservato.
Persino tra i ruathen era malvisto chi serbava violenze sui bambini, soprattutto sessuali. Nei migliori dei casi il colpevole veniva emarginato e ricoperto di disonore: non poteva essere considerato un uomo colui che abusava dei piccoli. Un uomo normale avrebbe ricercato una donna sua pari. Il pensiero di violare un ragazzino non doveva neanche sfiorarlo.
Nell'ottica ruathen veniva visto come un uomo che non aveva il fegato o la perseveranza di affrontare l'intricata battaglia che era il corteggiamento di una vera donna.
Anche durante le razzie i piccoli che rientravano nel bottino venivano solo presi prigionieri o uccisi per risparmiargli un'esistenza che altrimenti era sicuro non sarebbero riusciti a sopportare.
Se e chi abusava di loro lo faceva di nascosto.
Nei peggiori dei casi invece il colpevole di tale abuso veniva punito con la castrazione o l'evirazione totale.

Da giovane Sturm aveva assistito a due condanne simili. Ai colpevoli venne inferta una punizione ancor peggiore.
Le fiamme.
Il fuoco bruciò le virilità dei condannati, emanando un odore di bruciato raccapricciante.
Fu una delle rare volte in cui Sturm si ritrovò a vomitare da sobrio.

Nel guardare la ragazzina però non provò alcuna pietà o spirito di protezione. Era riuscita a scappare e arrivare da loro. C'era ancora forza in lei e forse, quella tragica situazione, le avrebbe dato la forza, in futuro, di diventare qualcuno.
Era una vinta che aveva toccato il fondo della vita, forse il più spregevole che potesse esserci, e anche troppo precocemente.

Aslaug e Renfri s'erano mostrate sin da subito coinvolte. Come non potevano? Le donne in quei casi sviluppavano un'empatia forte e generale, scaturendo una forza ed una determinazione che in altri casi sarebbero stati assenti.
Quel che lasciò Sturm perplesso fu Darsa. Non sembrava particolarmente presa dalla cosa. In fondo era una genasi, umana solo in parte, quindi magari non percepiva certe situazioni come le percepivano loro o qualsiasi altro essere umano.
Non le disse nulla poichè, come lui, anche lei mostrò la volontà di individuare quel gruppo di banditi che si era macchiato di quell'empio abuso e che in quel momento tenevano in ostaggio i genitori della piccola e il carro di mercanzie di cui erano proprietari.

Sturm voleva combattere ed uccidere. Darsa voleva bruciare e scatenare il suo fuoco. Aslaug e Renfri volevano giustizia per quei balordi.

L'ingaggio alla battaglia fu teso e discreto. Almeno all'inizio.
Al quartetto s'erano aggiunti anche Ronda e Mikael che si rivelarono un'ottima aggiunta.

L'attesa fu quasi insopportabile e Sturm quasi sperava che i briganti li scorgessero così da iniziare subito la battaglia.
Ma Aslaug era cacciatrice a dir poco esperta e letale. Con lei o resisti o muori. Fuoriuscì dal campo visivo di Sturm, nascondendosi chissà dove, muovendosi cauta e sinuosa come una pantera che studia la sua preda.
Ronda le veniva d'appresso, leggera come una piuma, muovendosi con attenzione e discrezione.
Il resto di loro aveva atteso nelle retrovie, soprattutto Sturm che per la pesante e ingombrante corazza che indossava poteva far saltare la copertura così attentamente ottenuta.

Poi venne il segnale da Darsa che fino in quel momento era rimasta invisibile. Non volarono palle di fuoco come si aspettava Sturm: una carica in grande stile, armi sollevate, con sfere infuocate a sorpassarli da sopra il capo, esplodendo contro il nemico.
Non accadde nulla di simile.
La carica ci fu, ed inaspettatamente dal lato destro erano sopraggiunti rinforzi inattesi.
Bastò poco a Sturm per riconoscere la gigantesca sagoma del mezzodrago, lo spadone di Darry e i profili slanciati ma non certo equiparabili di Arduil e la straordinaria Nityalar.
Un assalto totale!

Un assalto tra frecce ed incantesimi, tra il cozzare di armi ed armature, scudi contro scudi. Grugniti e grida di morte.
Il tutto si concluse in un bagno di sangue.
Non erano state lanciate palle di fuoco per evitare di bruciare anche i genitori della bambina, genitori che però in quel frangente parevano proprio non esserci.

Sturm non se ne curò e cominciò a depredare i cadaveri, denudandoli sotto ordine di Darsa così da smascherare qualche possibile indizio sulla loro identità.
Un tatuaggio andava ripetersi su ognuno dei corpi.
Quello di una frusta arrotolata.
Mikael lo identificò ed informò tutti gli astanti.

La Frusta delle Carovane: un flagello appunto per le carovane. Una banda di briganti piuttosto violenti e alquanto numerosi che prendevano di mira le carovane per rubarne le merci e catturarne chi ne faceva parte. Un'attività bella impegnativa, che doveva portare i suoi guadagni e che comunque mostrava una base d'organizzazione.
Per di più i membri di tale organizzazione dovevano essere dei fanatici votati alla causa, talmente invasati da suicidarsi senza esitare.

Lo dimostrò il destino toccato al moribondo che Aslaug aveva trovato e curato affinchè potesse interrogarlo e strappargli qualche informazione in più. Invano.
Con uno slancio repentino il prigioniero s'era tolto la vita, conficcando il pugnale dritto nel cuore.

C'era già una taglia su questa organizzazione? Non che Sturm ricordasse. E sicuramente quei tipacci lì rappresentavano un gran bel problema.
Così, mosso da un'opportunità che aspettava da tempo, prese l'iniziativa e strappò via, da due cadaveri, un lembo di pelle con impresso sopra il tatuaggio della banda.
Uno lo tenne per sè. L'altro lo consegnò a Darsa.

Per il resto i genitori della bambina si presume fossero stati dati in consegna ad un altro manipolo della stessa banda, poi scomparso nel folto del bosco. Per farne cosa poi? Richiedere un riscatto? Semplice sollazzo? O per scopi ben più oscuri come qualche sacrificio?
Tutte domande su cui Sturm si soffermò veramente poco.
In mente aveva già altro.
Bisognava solo rientrare in città.
E spartire il bottino.