*la missiva viene lasciata al Cervo Bianco*

Stavo controllando le cose che siamo riusciti a racimolare dopo lo scontro con gli orchi, per darvi la vostra parte. 
Abbiamo un problema.

Fatevi trovare al bivio sud, al calar del sole di domani. Dobbiamo parlarne in privato. Non portatevi dietro altra gente.

A.

*Una serie di sfinite staffette porta una lettera urgente all'Enclave di Smeraldo*

Salute, arcidruido.

Tempo fa, quando venimmo in visita all'Enclave, mi accennaste al fatto che forze oscure sono in moto, nel Cormanthor.

Il corvo al quale vi avevo accennato si è di nuovo palesato a me, Elnae ed Alyssa . E, di nuovo, ha detto la parola "rovina". E' poi volato verso di me , come per artigliarmi il volto, ma si è dissolto in una nuvola di fumo nero prima di colpirmi e abbiamo solo sentito la sua voce. Le parole che abbiamo udito sono state "rovina albero grande"

Stiamo cercando di capire quale possa essere il senso della frase, soprattutto cosa sia "l'albero grande" : una foresta? un singolo albero? un altare di Rillifane? Rillifane stesso?
O forse la frase è da intendere come "una grande rovina" per "l'albero" ?
Elnae ha intenzione di recarsi alla Biblioteca di Elven Crossing, mentre Alyssa incontrerà Gannon ad una festa che avverrà a breve ad Ashabenford. Ma se quelle tre parole per voi sono più chiare, ci sarete di grande aiuto nella ricerca di informazioni.

Se vorrete indirizzare un animale messaggero come l'altra volta, per un paio di giorni mi accamperò a sud di Ashabenford, nei pressi del bivio. Mi troverà facilmente.

Amarthion.

*La busta è in pelle, dentro c'è una lettera indirizzata all'arcanista dei Manti o chi si occupa di decifrare le scritture*


Chi scrive è Aslaug, figlia di Ulric, chiedo ai valorosi manti di aiutare la sottoscritta e i suoi compagni di ventura con una traduzione, pergamene in pelle e impossibili da decifrare per noi, se accettate spiegheremo dove e come sono state trovate.


Con rispetto, Aslaug. 


*La calligrafia è stranamente precisa, come se la mano fosse allenata nel disegno, ma le lettere sono imprecise*

*in caserma viene chiesto aiuto per recapitare la seguente lettera all'Enclave*

Parole mai dette

Mi dicevano che eri persa, che ormai condividevi il destino di mio padre, mi dicevano di farmi forza, onorare il tuo ricordo e vivere.
Invece eri viva… Quanto hai sofferto? Quanto hai sopportato?

Nascosto da alcuni cespugli Elnae siede a gambe incrociate sulle rive dell’Ashaba, lontano dalla strada, lontano dal rumore della cittadina, immerso nella quiete di quella Natura che da sempre ha calmato il suo animo.
Rihal è accovacciata accanto a lui, lo guarda attenta coi suoi grandi occhi gialli dorati.
Elnae tiene, tra le mani posate in grembo, un sottile cristallo dal colore rosso brillante, lo stringe con forza, sentendone i bordi netti premere sulle carni del palmo. Non sa come fare, non ha mai avuto a che fare con nulla di simile...A quel mago è bastato tenerla tra le mani, Elnae prova a farlo concentrandosi, crede che basti, spera che basti.
Cerca di ricordare il viaggio in quei cunicoli, ogni particolare, mentre si concentra sulla pietra.

La loro oscurità non ha scalfito il tuo animo, mi hai salvato, ci hai salvati, spezzando i piani di quel Traditore.
Due volte mi hai dato la vita
Ricordo il tuo volto e ti dico grazie

Il silenzio è rotto solo dal mormorio gentile della corrente del fiume, un grosso pesce balza fuori dall’acqua, le scaglie argentee brillano ai raggi del sole, poi ricade tra i flutti con un tonfo sordo.
Elnae solleva lo sguardo dalla pietra, gli occhi bruciano, vi passa una mano, sono umidi, si sforza di ricacciare indietro quelle lacrime, si calma e poi con la memoria corre ai mesi, agli anni passati, alla vita in casa degli zii, ad Elionna, ai loro giochi mentre crescevano, ai momenti di studio, a Rihal orfana raccolta nella foresta, che ora lo accompagna.
Per quanto lui abbia provato dolore, ha avuto sempre chi era pronto a consolarlo, a lei questo non era stato concesso: quante volte si era chiesta cosa ne fosse stato di lui?
Il giovane elfo cercava ora di rispondere.

Questo è quello che sono, prego la Trina come tu mi hai insegnato a fare, seguo la strada che tu mi hai indicato.
Come te cerco la comunione con ciò che ci circonda, la calma dell’anima, la saggezza nelle parole e nei gesti.
Solo ora capisco quanto sia difficile il cammino, quanto chieda; il tempo concessoci è stato poco, ma persino nella fine mi hai mostrato che la fede di un animo forte può cambiare quello che sembra inevitabile.
Sei mia madre, la mia prima maestra, il mio esempio.

Io accetto te, come tu hai voluto me

Emette un sospiro, rilassando il corpo mentre allenta la stretta sulla pietra. Si sente meglio, fosse solo per aver espresso quello che non aveva mai detto, rigira il cristallo tra le dita: sa che non vi è solo un dare alla pietra, ma anche un ricevere, non quello che la pietra conteva, ma ciò che vi ha lasciato Indil.
Non ancora…
Ripose la pietra con cura in una tasca vicino al cuore della giubba di cuoio.


“Cos’è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?”

Aslaug si era svegliata presto, la sera prima era rimasta riflessiva, senza il solito "accendersi" in taverna con qualche rissa o insulti, muovendosi per le strade di Essembra notò Darsa, Derek e Nathan vicino ad un albero splendente, notato in ogni città della zona.

"t'ho.. Aslaug" *disse la genasi del fuoco, con un sorrisino appena accennato, come ci fosse qualcosa di divertente*

"Aslaug" *il saluto di derek e specialmente il suo sguardo erano sempre carichi di desiderio*

"Rossa.." *Nathan appariva neutro, con un sorriso beffardo, ma quello era spesso nel viso*

"Hil dag" *il saluto della cacciatrice fu netto, duro a causa del suo accento nordico*


Vi furono diversi commenti sul vestito, Darsa l'aveva vista mentre distraeva il carovaniere, Aslaug strinse la mascella e ammise di aver usato le sue tette, come ampliamene detto da Nathan con gli occhi dei due uomini che cadevano sui seni.


La discussione si spostò presto verso l'albero, la maga spiegò che per funzionare servivano essenze, così da poter viaggiare velocemente, il problema era che mancavano e i quattro volevano raggiungere Ash, Aslaug propose di viaggiare verso la strada oscura, cacciare e raggiungere la città, la proposta fu accolta positivamente e il viaggio iniziò.




La strada si presentava irregolare, la cacciatrice si chinava spesso a controllare le tracce, dietro Derek e Nathan avanzavano lateralmente, spada in pugno e la maga al centro, alcune tracce di lupo attirarono l'attenzione della ruathen, seguendole raggiunsero una torre in rovina...



Il corpo slanciato di aslaug saltò il muretto e si mise a studiare la struttura, era palesemente in rovina e non sembrava avere nulla di interessante.. finché i due occhi azzurri caddero sul cespuglio ai piedi della torre, qualcosa di rosso.. mentre gli altri si aggiravano la cacciatrice balzò giù e raggiunse il cespuglio, dentro un cadavere mezzo mangiato giaceva appiccicato al muro... Nathan si fece avanti, mentre Derek rimase con la maga

"Guarda guarda.. " *Disse Nathan con aria spavalda e insensibile*


"Sembra mangiato a metà.. forse ladri? ucciso e poi mangiato? o... altro" *così dicendo frugò nelle tasche dopo aver spostato il cadavere, il tanfo si espanse.. mentre dalle tasche uscì fuori un sacchettino di monete e pergamene in pelle rovinate*

"rètt.. non sono stati ladri"  *Dedusse la cacciatrice che si mise a cercare nei dintorni ricostruendo i movimenti dell'uomo, mentre Nathan dava le pergamene a Darsa*

Mentre la maga studiava le pergamene ineleggibili, la cacciatrice leggeva il terreno, nella sua mente vide i movimenti disperati dell'uomo, il piede che alza il terreno, il ginocchio che striscia e la mano che spezza un ramo, mentre si aggrappa disperatamente, dietro le tracce dei lupi, un gruppo che lo insegue, uno in particolare, grosso.. il capo branco forse, però erano davvero tante, qualcosa di non naturale, c'erano tracce vecchie e nuove, tutte di lupi.
La voce di Derek la fece scuotere e tornare presente sul momento

"Quindi Aslaug... cosa è successo?" *L'uomo era rimasto distante, ben attento a non sporcarsi con quel cadavere*

"Un branco di lupi.. scappava e l'hanno preso, era debole ed è morto" disse fredda Aslaug

"Pare non fosse buono.. l'hanno lasciato a metà" *Rispose Nathan ghignando sinistramente*

"Le tracce portano verso le rovine naniche e sono.. strane, troppe, andiamo a controllare" *Propose la donna dalla chioma rossa*


I quattro si misero in moto, le tracce erano chiare e il sospetto generale era su goblin cavalca lupi, essendo vecchie di una notte la cacciatrice non riusciva a capire se fossero appesantite, più avanzavano e più andavano nel fitto del bosco, fino a perdere il sentiero, la cacciatrice però non perdeva l'orientamento e dopo due ore circa raggiunsero una distesa ampia con rovine elfiche...




La maga informò il gruppo, dando fondo alle sue letture passate, che quella rovina era elfica e sicuramente difesa da spiriti, consigliava di trovare il sentiero, Aslaug annuì anche se il sentiero era ben lontano, se c'era, senza dire altro il gruppo proseguì, tenendosi lontani dalla rovina e costeggiando un antico muro, in quel momento la cacciatrice vide una figura vestita di bianco, con un arco vicino ad un albero, proprio vicino a Nathan





"Giù!" *urlò la barbara, gettandosi in un tronco ormai morto e disteso a terra, puntando l'arco in direzione della figura*

Il gruppo si mosse a diverse velocità, mentre derek velocemente scartò di lato gettandosi al riparo, nathan fu più lento ma ricettivo, la maga rimase come imbambolata prima di fare lo stesso, la cacciatrice fissava il punto, ma non vedeva più nulla, riflettendo capì che volendo, almeno due del gruppo avrebbero ricevuto un porta spilli come regalo.. 

"Cosa succede?" *la voce di Darsa era un misto di sorpresa, rabbia e dubbio*

"Ho visto qualcosa.. la su" *indicò il punto, ma appariva tutto tranquillo, anche troppo*


"Rossa.. io non vedo nulla" *Chiaramente Nathan dubitava, come spesso accadeva del prossimo in generale, in quel caso di lei*

"BHe.. se non mi credete andate avanti" *propose la cacciatrice, gettando l'amo di sfida a Nathan*

Il guerriero si alzò pesantemente e avanzò spavaldo, con grande sorpresa però non accadde nulla, Aslaug controllò l'albero e non trovò tracce... il gruppo peroseguì




superarono un ponte con un grande condotto, ancora funzionante che portava acqua al centro delle rovine, giunsero ad un ponte che scendeva verso le rovine, Aslaug si fermò a controllare le tracce, che proseguivano verso il bosco, in quel frangente Nathan si sporse verso il ponte, curioso..


*STOCK*



Una freccia si conficcò ai piedi del guerriero vestito di nero, tutti si girarono mentre Nathan lentamente prese l'oggetto e indietreggiò guardandosi intorno, era antica, di fattura ottima forse ma ormai marcia.. 

"Ci stanno avvertendo" *Disse Darsa con tono mesto*

"Le tracce non portano lì.. in ogni caso" *rispose Aslaug, concordando con la prudenza della maga*

"Allora andiamo avanti" *Propose Derek, in favore di Aslaug non senza lanciargli le solite occhiate cariche di complicità e promesse*


Si mossero velocemente, volendo evitare altre frecce, inoltrandosi in un'altra porzione di foresta, subito gli ululati li accolsero, pietre antiche giacevano nei lati dello scarso sentiero che si presentò al gruppo, Aslaug vide in lontananza un enorme lupo nero, che si scagliava nella notte, il tempo di comunicarlo ed era sparito, avanzando Derek ed Aslaug sentirono i lupi avvicinarsi

"Presto spalla contro spalla!" *Esclamò la cacciatrice, esperta di situazione "estreme" *

"che vengano pure.. " *Rispose Nathan*

"Cercherò di calmarli" *l'espressione di Aslaug era tesa, non voleva uccidere i lupi, animale che apprezzava più degli uomini in genere, un tentativo di comunicazione con quelle creature era d'obbligo per lei*

"A me sembra una pessima idea" *rispose Derek con una nota preoccupata nella voce*


La cacciatrice si staccò dal gruppo e provò ad entrare in empatia con gli animali, alzò le mani, si chinò leggermente cercando di intercettare il capobranco, ben presto capì che era tutto inutile, rientrò subito nei ranghi, la maga al centro e i tre spalla contro spalla..




Continua.....

Ho loggato questa sera per la prima volta come Ronda Jackson, in arte Bardot (sì come Brigitte, anche se non c'entra nulla). In arte perché? Lo scoprirete alla prossima  

Grazie a tutti quelli incontrati in game (siete stati tantissimi, incluso un dm)

Ho diciassette inverni, in questo momento sono nuda davanti allo specchio, studio il mio corpo e le curve che producono, le mie cicatrici, la taverna dove ho preso la stanza è silenziosa e con le luci soffuse, quasi buie, mi guardo e cerco di capire chi sono..






Sono figlia di Ulric, mio padre, guerriero e ruathen, morto ormai da molti inverni e vivido solo nei racconti

Sono  figlia di Lagherta, cacciatrice e ora amante del mio Jarl, che pur lasciandomi libera non si è fidata delle mie capacità, mandando un protettore

Sono figlia del mio clan, i Eydirdafrblod, il sangue per noi è importante, la battaglia lo è.. il mietere vittime in onore dei nostri dei...

Sono Aslaug e in tutti questi anni non ho capito chi sono, quando raggiunsi i dieci inverni andai a caccia, per conquistare il mio diritto di cacciatrice e donna guerriera, riuscii lì dove altri perirono, uccidendo il cervo dalle grandi corna.. quindici giorni tra neve e ghiaccio.. sofferenza e lacrime nascoste che non potevo mostrare in compagnia.




Ora guardo il mio viso e rifletto, oggi ho tolto l'armatura e indossato un abito, costretta dalle esigenze, ho mentito senza usare la forza.. non ho richiesto sangue ma ho raggiunto lo scopo, non avevo mai considerato il mio aspetto e l'effetto che causa su chi mi circonda;
questa terra, che tanto mi attirava durante le razzie nelle coste mi guarda da fuori e se non parlo o mostro i miei istinti mi considera desiderabile, un aspetto mai esplorato, ho sempre pensato che se voglio qualcosa la prendo, anche se fosse un uomo e viceversa deve riuscire a farlo, ma qui sembra tutto diverso, dice bene Fjolnir quando esasperato dice che sono tutti strani e incomprensibili.

Guardo l'armatura stesa nel letto, non è come quella che usa mia madre, ho rattoppato le perdite sulla base in mitrhyl, utilizzando pezzi recuperati, stoffa verde per confondermi nel fogliame.. e rifletto sulle nostre usanze, sono sempre stata ribelle, mai prese in considerazione, ma fino a che punto mi spingerò? 

Le lettere vengono inviate al Cervo Bianco ed ai Sei Scudi.

Compagni di miserie,
come vi avevo anticipato, ho fatto esaminare e valutare il bottino rinvenuto ieri. 
Ho già provveduto a vendere il ciarpame, ed abbiamo fatto su una quantità decente di pezzi d'oro.
Questi sono gli oggetti che potrebbero essere di un qualche interesse per qualcuno:

un'armatura di pelle debolmente incantata [+1] del valore di 500 monete d'oro,
una fascia per aiutare i topi di biblioteca a studiare [concentrazione +2] del valore di 180 monete d'oro,
una pergamena per fare fuoco dalle mani [mani brucianti] del valore di 15 monete d'oro,
un flauto per ammaliare le persone [charme 1 uso al giorno] del valore di 1500 monete d'oro,                      nota a margine: dai che così forse un uomo lo trovi, Eve!
un anello che aiuta a farsi bucare di meno [CA +1] del valore di 500 monete d'oro,
una cintura di pelle di un esserino strano, pare essere resistente al calore [mephit del fuoco res 5 fuoco peso -20%] del valore di 3800 monete d'oro,
dei guanti per prendere a schiaffi gli idealisti [+2 vs buono] del valore di 500 monete,
un arco corto composito in un legno strano che fa sfrigolare le frecce [hiexel acido 1, potente 3, -50% peso] del valore di 950 monete d'oro,
una spada lunga in argento di buona fattura [perfetta] del valore di 350 monete d'oro,
una bacchetta per far tirare dei pisolini inaspettati [sonno 4] del valore di 700 monete d'oro.

Vi sono alcuni unguenti di cura che francamente distribuirei a coloro che se la sono vista peggio, se siete d'accordo.

Come sempre, siccome il tizio che batte le aste è un folle, ho considerato la metà del valore da lui fornito agli oggetti ed ho arrotondato al valore più vicino.
Se volete un oggetto fatemelo sapere entro un paio di giorni, o venderò tutto.
Se trovate il prezzo dell'oggetto che volete sia troppo alto, troviamo un accordo che permetta alla sottoscritta al gruppo di guadagnarci qualcosa.
Ricordate che distribuire tra gli avventurieri gli oggetti, ad un valore decente, è sempre meglio che vendere il ricavato ai mercanti cittadini che cercano sempre di fregarci.

Io sono interessata alla bacchetta!

Xenia