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  [AQ-Q Cyrano] Sulle tracce di Teryani Eaoleth
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:16 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Come nostra consuetudine approfittiamo dei periodi di pace per prepararci a guerre che sarebbe meglio non si presentino mai. Con questo spirito preventivo che, in occasione dell'inaugurazione delle Sale dei Naturalisti, abbiamo incontrato Lady Morwen Thilgon e siamo stati invitati nella sua dimora per una delucidazione sui tragici eventi che coinvolsero Essembra due anni or sono.

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IL CASATO THILGON
stemma: un masso squadrato bianco su fondo azzurro
erede in vita: Morwen Thilgon


Ad accoglierci alla casa di Morwen Thilgon fu la gentile Melime. L'arredo si presentava sobrio ma denotava una certa eleganza, notai un arazzo sul muro raffigurante un masso squadrato bianco su fondo azzurro. Il loro stemma mi dissero, la cui pietra rappresenta l'importanza che il casato Thilgon ebbe nella creazione del Mythal di Myth Glaurach, la Città delle Pergamene nel fu Reame di Eaerlann, oggi noto come Grande Foresta. Si trattava di uno dei massimi risultati ottenibili per un Artista elfico.
Al tempo Myth Glaurach era una città operosa, ma poi la distruzione dell'anno 864 la segnò profondamente, ed oggi, del suo antico splendore, resta solo un presidio degli elfi dei boschi o poco più. Le vicende che coinvolsero Essembra due anni fa, sono riconducibili a tale caduta ma occorrono prima alcune informazioni preliminari storiche e arcane.



LE SELU'KIIRA

La Kiira è una gemma preziosa, il cui nome elfico significa "Gemma della conoscenza". Le più potenti possono essere usati soltanto da elfi di particolari famiglie: chi non vi appartiene per nascita, e non è dotato di grande intelligenza, utilizzandoli rischia la pazzia e la regressione mentale. Tuttavia nel mondo si possono rinvenire versioni meno potenti, ma più sicure di questi oggetti.
Indossandola sulla fronte, dove si regge da sola, permette di focalizzare meglio attenzione e memoria, consentendo di ricordare meglio le informazioni. Inoltre, una kiira funziona come un Libro degli incantesimi in cui è possibile memorizzare incantesimi e poi prepararne l'uso. In questo modo possono essere memorizzate le conoscenze e memorie di una famiglia, acquisendo potere e valore. Pare che sia Legewien che Althea ne possedessero una, quella di Althea è andata distrutta.
Una Selu'kiira è molto più di questo. E' un artefatto nato dall'Alta magia elfica, ma mentre una kiira può conservare ricordi ed incantesimi in quantità limitata, una Selu'kiira arriva a contenere i ricordi di un intero popolo. Ha quindi un enorme potere e l'accedervi dipende dalle capacità di chi la utilizza. Si dice che una di queste possa rendere un apprendista un Arcimago in un battito di ciglia e Lady Morwen ne conferma la veridicità.
La Selu'kiira contiene un guardiano, solitamente una copia perfetta del suo creatore. Quando si tocca la pietra, se il guardiano lo desidera, si viene come trasportati in un semipiano all'interno della gemma stessa o semplicemente nella propria mente. In caso contrario non vi è alcun modo di difendersi dal guardiano, se non si è giudicati degni si muore poichè in questo luogo la volontà del guardiano è assoluta. I canoni di accettazione dipendono strettamente dalla personalità del creatore della gemma, spesso è imprescindibile l'esser parte della casata.
Per "Alta magia" si intende l'apice dell'Arte stessa raggiunta negli antichi rituali elfici, risalenti a migliaia di anni fa. Il numero di arcanisti in grado di raggiungere un simile potere si contano sulle dita di una mano, e dovrebbero lavorare tutti insieme per creare le sue opere. Tra questi abbiamo Herdir, la Spada del Canto di Seregon, e i Mythal stessi oltre che le Selu'kiira.



LINDIR THILGON

Lindir Thilgon, un Alto mago antenato di Morwen, usò la Selu'kiira della sua famiglia in battaglia, corrompendone il potere per vincere da solo una guerra. Il suo scopo era salvare la sua città dall'orda di orchi che aveva invaso il regno ma il prezzo che pagò per tale potere fu estremamente salato. Si narra infatti di una potente maledizione che si tramandò nei secoli fino a Morween. Al tempo di Lindir la pietra divenne un focus per la sua magia da utilizzare in battaglia, ma ciò nonostante, non fu sufficiente. La città cadde nell'anno 864 e Lindir venne ucciso ma Glir Dyll non andò perduta.
La pietra ha il potere di teletrasportarsi fino al suo nuovo padrone così da non cadere in mani indegne. Non è certo come scelga il nuovo padrone, forse seleziona la persona più vicina in linea di sangue oppure semplicemente il familiare più vicino geograficamente. Sfortunatamente anche chi non è in grado di utilizzarla può essere scelto. Fu proprio questo il problema, in quanto pochi possedevano e possiedono le capacità e le conoscenze dell'Alto Mago Lindir Thilgon. Per 512 anni la Glir Dyll è passata da un membro della mia famiglia all'altro, spesso causando disastri ed alimentando la storia della maledizione legata al nome Thilgon, prima di giungere a Morwen due anni fa. 
Il concetto di "nemico del Popolo" può diventare estremamente pericoloso in questo contesto. La città che amava stava venendo distrutta e la sua intera civiltà crollava. La gemma è dotata di volontà propria ed in quella versione corrotta era in grado di possedere il proprio utilizzatore e quindi compiere tutto ciò che riteneva adeguato. Distruggere un artefatto dell'Alta magia elfica era ovviamente impossibile: ha il potere di un potente Alto Mago ed è in grado di rispondere prontamente a qualsiasi attacco contro lei o il suo protetto.



MORWEN THILGON

Quando la selu'kiira giunse da Morwen, ella non era consapevole di tutto ciò. Nella sua corruzione, il concetto di "nemico del popolo" era esteso a "tutti coloro che non hanno sangue elfico". Ella fu posseduta totalmente e la sua situazione fu sfruttata per fini oscuri da una terza persona, spingendo la selu'kiira ad agire in maniera autonoma. Morwen ancora non sapeva chi e perchè, ma disse che qualcuno l'attirò con l'inganno ad Essembra per poi attaccarla, attivando così la pietra. Quanto Seregon cominciò a narrare quel pomeriggio, era nuovo anche per lei.
Seregon e i suoi compagni furono inviati ad Essembra, dove incontrarono una donna che si presentò come Teryani. Li trattenne a parlare ma ben presto scoprirono che era un'Immagine programmata. Ci fu una grande esplosione a nord ed ella acclamò la follia del popolo terribile e bellissima, grazie alla quale intendeva distruggere Battledale senza poter essere fermata come fu fatto durante i Rituali. Fece allusione al fatto che se l'Avatar venisse distrutto, tutti coloro che sono all'interno della gemma morirebbero ed il Glir Dyll si teletrasporterebbe altrove. Seregon e Morwen non sono certi di quali Rituali ella menzionasse, ma evidentemente aveva già fatto un simile tentativo fallendo con la distruzione dell'avatar non si sa per mano di chi. L'avatar era Morwen stessa posseduta mentre la sua essenza era dormiente nella selu'kiira.
Distruggendolo tutti coloro che sosteneva nel semipiano verrebbero abbandonati o forse cancellati dalla realtà stessa. Seregon e Legewien ebbero accesso alla Selu'kiira promettendo al guardiano di prendersi cura di Morwen come ad una sorella. Riuscirono a risvegliarla e a far cessare quella follia distruttrice. Morwen Thilgon divenne la custode attuale della gemma a tutti gli effetti e la sua essenza venne modificata per renderla più adatta a gestire il suo potere. Ha acquisito così le ali diventando mezzo celestiale, afferma però che sta ancora facendo ordine tra tutte le conoscenze e memorie acquisite con la selu'kiira. Ora fa parte dell'Akh'Velahr insieme alla sua famiglia.



IL CASATO EAOLETH
stemma: due pegasi volanti addossati
erede scomparsa: Teryani Eaoleth


Daeron parlò a Seregon e i suoi compagni di una certa Teryani Eaoleth, implicata nella morte dei fratelli Alastrarra. Si tratta della stessa persona indipendentemente dalla sua natura umana o elfica. Stando alle mie conoscenze, Eaoleth è un antico casato nobiliare elfico che fu presente anche a Myth Drannor, il cui suo simbolo erano due pegasi volanti addossati. Fu uno dei primi casati del cormanthyr ma, come molti altri, si estinse secoli fa in quanto i suoi membri pare fossero legati ad eventi oscuri e conoscenze proibite che alla fine portarono alla loro stessa distruzione. Parleremo con Daeron in merito.

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Alla luce delle informazioni su Teryani Eaoleth, responsabile effettiva degli eventi proseguiamo le nostre indagini, per comprendere i suoi scopi e le ragioni che la spinsero ad attaccare proprio questa Valle. Non siamo allarmati da un suo possibile ritorno imminente, ma la sua scomparsa è tutt'ora avvolta dal mistero e non vi è certezza di una sua morte definitiva.
Talvolta, prevenire è meglio che curare.


Abbiamo incontrato Lord Daeron Cormaeril della Fenice, ambasciatore del Cormyr qui a Mistledale, pretendente della mano di Alteah Alastrarra. Egli ci ha narrato la triste vicenda in cui i due fratelli persero la kiira e la vita per mano di Teryani.

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TERYANI EAOLETH


Daeron parla di lei come elfa bruna, una pericolosa incantatrice che durante la guerra uccise dei contadini qui a Mistledale. Non sa molto della vicenda legata a Lady Morwen ma era con i fratelli Alastarra, assieme a Lana e Derek, quando Teryani rubò loro la kiira. La vicenda si svolse nell'antico palazzo degli Alastrarra che era stato da poco riscoperto. Cercavano il tesoro di famiglia, senza sapere che Althea Alastrarra aveva già con sé la kiira dissimulata in guisa di ciondolo. Intendevano entrare nella biblioteca del palazzo ma solo i membri della famiglia potevano farlo senza far scattare le trappole preposte. Nel momento in cui i due fratelli entrarono nella sala, Teryani alzò un muro di forza per bloccare i compagni. Con un potente incantesimo uccise i fratelli senza che mostrassero danni apparenti. Ne imprigionò le anime in due gemme (Giara magica, Sesta cerchia magica), prese la kiira e diede il palazzo alle fiamme. Daeron sospetta che le anime le servissero per accedere alla Kiira. In seguito, per qualche ragione, Teryani lasciò delle tracce del suo passaggio. Stava usando dei drow veneratori di Eilistraee come aiutanti, Daeron crede piegandone la volontà con la magia. Vivevano lontano, verso Harrowdale, a est.
Per ragioni ignote, forse una sfida, mandò loro un messaggio con le indicazioni di un Tempio di Eilistraee nascosto nel Cormanthor e vi trovarono un cerchio di teletrasporto che li portò a Velarswood. Trovarono Teryani proprio mentre tentava di accedere alla kiira utilizzando le anime dei fratelli. Interruppero il rituale ma la Kiira esplose con le pietre che imprigionavano le anime di Althea e Aryon, liberandole. Teryani invece scomparve nell'esplosione e di lei non ci fu più traccia. Derek afferma ch'ella "è stata dilaniata nelle carni morendo in una sorte di vortice magico o simile". Sta di fatto che da oltre un anno non ci sono notizie di lei, mentre i due fratelli furono riportati in vita. Purtroppo o forse per fortuna i loro ricordi e quelli di Teryani si sono confusi tra loro. Se è sopravvissuta, è presumibile che anche Teryani conservi parte dei loro ricordi.



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Gentilmente Seregon ha contattato gli Alastrarra chiedendo un incontro con loro, ed hanno accettato. Spero di non turbarli troppo rievocando ricordi così dolorosi, ma è importante raccogliere più informazioni possibili.

Althea Alastrarra comprensibilmente non aveva molta voglia di rievocare ricordi a lei dolorosi, ma è stata molto disponibile a far luce sugli eventi di due anni or sono.

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GLIFI SCARLATTI

Tra i pensieri di Teryani confusi con Althea, ella ricorda di aver sottratto un libro nero dalla copertina dalla strana consistenza inquietante dalla caserma dei cavalieri di Ashabenford. Ricorda di aver consegnato quello stesso libro ad una setta di maghi ad Essembra così che questi potessero evocare creature del Reame Remoto. Si tratta di un piano particolare che è separato dalla Ruota, si narra che entrarvi in contatto porta inesorabilmente alla follia. E' abitato da creature orribili quali Mind Flyer o Beholder. La setta si faceva chiamare Glifo Scarlatto o qualcosa del genere, su questo converrà disturbare Lord Ilmeth per avere qualche informazione della vicenda. Successe anni fa, Seregon narra che il tomo fu poi recuperato dalla Stella Rivelata e preso in consegna da Legewien. Le chiederemo in merito, sperando riesca a mantenere un filo logico continuo, senza distrarsi in modo eccessivo. Il libro venne distrutto in seguito con l'aiuto di Morwen, dopo averla liberata dalla sua condizione. Purtroppo Althea non ricorda altro in merito ad Essembra, i pensieri di Teryani erano frammenti senza significato e poco riconoscibili.


ALTHEA E ARYON ALASTRARRA

Per ovvi motivi Althea non sa dirci se la sua fu una sconfitta definitiva o meno. Tra i presenti durante l'esplosione vi era solo Lana che potrebbe capire qualcosa di magia. Dovremo chiederle in merito, sperando si mostri collaborativa per una volta. Se non altro ha il benestare di Althea nel parlarcene. Garlak le ha chiesto di ripercorrere i pensieri di quei giorni, sperando che ne trovasse altri che non le appartengono. Pazientemente Althea spiegò che fu tesa loro una trappola presso un'antica dimora della loro famiglia. Come sappiamo Teryani li separò dagli altri, li uccise e rinchiuse le loro anime in una gemma. Althea, da buona maga, ha riconosciuto l'utilizzo un Cerchio di Morte e due pergamene di Intrappolare l'Anima. L'uso di pergamene fa supporre che Teryani non sia in grado di eseguire incanti di una simile Cerchia o quello specifico incanto, almeno questa è la sensazione che ebbe Althea.
Le ragioni per cui si fece trovare durante il rito sono ancora ignote, dubitiamo fosse un gesto impulsivo in quanto le azioni di Teryani iniziano più indietro di quanto pensassimo e sono state pianificate per diversi anni se non decenni. Le stesse ricerche delle Kiira non si sono svolte in modo azzardato, ma impiegò diverso tempo per trovare quella degli Alastrarra e nel tentativo uccise anche i loro genitori. Le parlammo di ciò che ci venne detto riguardo il rito per avere un suo parere, così da correggere eventuali informazioni errate negli appunti precedenti. In particolare le chiesi se la distruzione della kiira potesse essere opera del suo guardiano, risposero che l'accesso alla Kiira era più da intendersi come una serratura, mentre i guardiani erano prerogativa delle selu'kiira.
L'effetto di cui siamo certi è il conseguente miscuglio dei ricordi dei tre. Althea specifica che non si tratta di un legame di memoria ma un rimescolamento dei ricordi in modo casuale, senza alcun accesso a quelli postumi. Il fatto però che Teryani possieda alcuni loro ricordi, significa che ora lei, se esiste ancora, possiede parte della conoscenza contenuta nella gemma. Il legame però è interrotto, non è quindi sfruttabile per rintracciarla.

Riguardo i drow, Althea ricorda che erano al suo servizio durante gli eventi della loro morte. Aryon le aveva parlato di un altro ricordo che li coinvolgeva. Ricordava di essersi accordata con alcuni drow per combattere insieme durante la Guerra contro gli elfi al seguito dell'Alto Sacerdote Seiveril Miritar, colui che ha guidato la Crociata nella riconquista di Myth Drannor 4 o 5 anni fa.



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Restano ancora alcune persone da sentire. Come Legewien e Lana, la Caserma dei Cavalieri di Ashabenford e Lord Ilmeth. Inoltre torneremo sul luogo dell'esplosione, se raggiungibile, per alcuni accertamenti.

Nominando il libro nero, lo sguardo di Legewien si è subito incupito pur non intaccandone la gentilezza e disponibilità di cui è solita. Evidentemente la vicenda doveva averla colpita sul personale, tanto che non solo non ebbe la benchè minima "distrazione" nel parlarne, ma fu molto chiara e precisa.

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IL LIBRO NERO


Nemmeno Legewien era al corrente che fu Teryani a rubare il libro nero, ma non è fu sorpresa più di tanto. Precisò subito che il libro ora è distrutto ed irrecuperabile, il che è un bene. Narrò che il libro fu recuperato diverse stagioni fa da Alister insieme ad un'elfa di nome Adhara. Legewien fu contattata da lei, in quanto era desiderosa di decifrarlo. Il libro era scritto in parte in draconico in parte in modo criptico, ma soprattutto emanava una sorta di ammaliamento, come se tentasse di entrare nella mente del lettore. Diventò come un'ossessione prima per Adhara e poi per Legewien stessa, che più volte fu tentata di proseguire la sua lettura più del dovuto. Ad ogni modo Adhara le mostrò il libro alcuni istante dicendo che le avrebbe fatto una copia, ma poi scomparve qualche tempo e di lei non si seppe più nulla.
Circa due anni dopo, Legewien ebbe una visione durante una "reverie" (il corrispettivo del nostro sonno per gli elfi). Vide una valle ammantata dalla nebbia con la luna piena ad illuminare il tutto. Sentiva un senso profondo di angoscia e la chiara percezione di un male agghiacciante. A fianco di un lago vi erano cinque luci disposte a pentagono e Legewien vide il suo viso per un istante riflesso nell'acqua. Poi vide una donna intenta a riporre un libro dalla copertina di pelle nera dentro un'armadio. L'immagine era sfocata e purtroppo non poteva descriverci meglio la donna, ma sappiamo che Teryani era in forma umana al tempo. Riconobbero come la Valle delle Voci Perdute come possibile luogo della visione. Non ricorda come seppero che il libro era custodito dalla capitana dei Cavalieri, ma quando andarono da lei scoprirono che era stato rubato. Alcuni incolpavano i drow, probabilmente non completamente a torto.

MAK THUM NGATHA

Confrontandosi coi Circoli druidici scoprirono di particolari nubi rosse e piogge di sangue a Battledale, così partirono per Essembra, che pareva proprio al centro di tutto. Il rituale era già in atto e tentavano di evocare una creatura immensa e terrificante chiamata Mak Thum Ngatha. Non sanno bene cosa fosse tale creatura, proveniente dal Reame Remoto e capace di infondere follia. Mamy ne fu scossa per diverso tempo solo per averne visto parte dei tentacoli, che gli altri videro solo in seguito ma sempre solo un tentacolo. Ci furono diverse battaglie, esseri perduti nel tempo apparirono un po' ovunque a difendere il proseguimento del rituale. 
Questo si svolse all'interno di una cupola di forza in cui riuscirono a creare una fenditura. Dentro lanciarono una singola sfera infuocata e fu sufficiente per trasformarlo in una sorta di forno. Il rituale fu interrotto, il culto ucciso e il libro recuperato fu portato alla Scuola dal Maestro Marcus Amalyth. Purtroppo Legewien non sapeva molto del culto, a lei conosciuto col nome di Culto delle Sette punte. Alister potrebbe ricordare qualcosa in proposito. Non sappiamo che nesso ci sia tra le Sette punte e i Glifi Scarlatti, potrebbero essere suoi esponenti di spicco forse. Il pentacolo visto da Legewien comunque aveva cinque luci.
Il libro restò al sicuro alla Scuola in attesa di decidere cosa farne. Legewien era ancora rammaricata in quanto non si fidarono a lasciarlo a lei, temendo che ne venisse nuovamente influenzata. Legewien però non voleva lasciarlo in mano chi non ne avesse la corretta percezione del potere. Sapeva cosa fare e tornò da Marcus a reclamarlo. Tanto per cambiare Marcus l'aveva simpaticamente messa alla prova direi, dato che le chiese come mai ci avesse messo tanto a tornare. Ad ogni modo Legewien cominciò a studiarlo e tradurlo combattendo contro il potere tentatore del libro. Nel testo veniva ripetuto più volte Mak Thum Ngatha. Legewien è sicura della traduzione compiuta ma poi questa andava interpretata. Decise di distruggere il libro con l'aiuto di Lady Morwen e Seregon. Fu durante questo rito che per un istante poterono vedere una parte di uno dei tentacoli. L'ultima parte tradotta riporta:


"Non è morto ciò che può attendere in eterno,
ma con il volgere di strani eoni anche la morte può morire.."



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Penso che ora possa cominciare a redigere un resoconto da consegnare a Lord Ilmeth perchè sia al corrente delle nuove informazioni emerse sulle vicende. Purtroppo però non ci è ancora chiaro come mai Teryani per ben due volte tentò di distruggere proprio Essembra.

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  [Q DM Ignem]I Totem Corrotti
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:14 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Era trascorso diverso tempo dall'ultimo confronto con i seguaci del Signore delle Bestie e dopo la fine della guerra Edmond era tornato in cerca di altre tracce lasciate dal nemico in quelle terre selvagge.
Lo Sciamano hobgoblin dell'Orso gli accennò a un antico rituale che gli antenati compivano in un luogo remoto nel Cormanthor orientale per ottenere la forza dei grandi spiriti animali.
Sebbene tali pratiche erano un tabù ora per il suo clan alcune conoscenze venivano ancora tramandate come monito ai posteri.

Forse lo sciamano fù riluttante a rivelarne i dettagli da principio, e fù necessario tornare là con dei volti più conosciuti e le insegne della stessa Enclave di Smeraldo, per convincerlo che il loro legame di amicizia era ancora forte e che il maestro Selsian necessitava solo di ulteriori informazioni su quel rituale abietto.

Fù così che decise di gettare nel falò attorno al quale si erano riuniti alcune delle sue erbe speciali, diffondendo nell'aria un forte aroma dolciastro e un denso fumo che induceva reazioni diverse in chi lo respirava...
Molti sostenevano di aver avuto visioni e alcuni di loro credevano gia di vedere fugaci manifestazioni degli spiriti ancora prima, cosa che fu interpretata come un segno del loro favore dai più.

La visione che ebbe il druido sembrava particolarmente intensa e sfiancante, da cui una volta ripresi i sensi fù sorpreso dall'attacco di alcuni falchetti che si avventarono su di loro in piacchiata con occhi colmi di follia e corruzione.

Decise quindi di fare ritorno nei boschi di Oakengrove per allontanare lo sguardo del nemico dal villaggio, duramente provato dalla guerra, e di rimettere insieme i pezzi della sua visione in un rapporto diretto all'anziano elfo , che un gufo messaggero avrebbe di lì a poco consegnato.


Fratello Selsian,

siamo tornati al villaggio di Ragrarz e abbiamo ascoltato la storia di questo rituale dalle parole dello sciamano della tribù come ci avevi chiesto.
A quanto pare i loro antenati avevano tentato in passato di incatenare l'essenza dei grandi spiriti animali per ottenere sempre maggior potere sui propri nemici, una vittima di questo crudele vincolamento è stato l'animale che loro chiamano Shaupet, ora estinto con molta probabilità.
Da allora la pratica venne bandita e chi perseguiva ancora quella via scacciato, mentre la Madre Terra addivenì alla decisione di eleggere dei guardiani su questo stesso piano di esistenza, uno per totem come ci avete spiegato.
Tuttavia i discendenti di questi sciamani oscuri devono aver perseverato i loro studi e il Leopardo dal Sangue Nero deve averli aiutati a perfezionare il rituale.

In una visione ho creduto di vedere la sacra Radura dei Totem,che non sembrava trovarsi esattamente nel nostro reame o piano, nella quale alcuni umanoidi capeggiati da un hobgoblin sfregiato per la metà della sua stessa faccia stava incatenando un consistente "frammento" dello spirito del Falco. Purtroppo deve aver individuato la mia intrusione e dopo avermi scacciato da quel luogo ha inviato i primi falchetti corrotti dal suo rituale blasfemo a immolarsi contro di noi.

Al momento ci stiamo riorganizzando ad Oakengrove in attesa di trovare un modo per oltrepassare il Velo che ci divide dal mondo degli spiriti, i quali sembrano cercare disperatamente di attirare l'attenzione dei novizi, spingendoli a ricercare con loro un qualche legame più forte.
Temo che questa ricerca possa allontanarli un pò dalla realtà tangibile della foresta, il campo in cui operiamo prevalentemente noi druidi, ma non vedo molte altre alternative.
Attenderemo che ci mostriate la via per la Radura mentre lo sciamano farà ricerche su chi fosse quell'hobgoblin dal volto deturpato.

In fede,

Curatore Nathaniel Ashwood



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04-06-2015, 17:13 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-06-2015, 17:17 da Adhara.)
"La lince, anima solitaria e misteriosa, spirito dagli occhi lucenti che non vive mai in branco. Simbolo della Natura Primordiale scava la sua tana negli anfratti rocciosi e panoramici, laddove il suo sguardo può spaziare libero e indisturbato. Spirito della notte, vaga dove spettri colorati danzano nel cielo sfuggenti come fantasmi. Fiera, possente, aggraziata, così antica che pare costituire i segreti del mondo."

Lince le aveva fatto molte domande.. domande le cui risposte erano così misteriose ed immense che doveva ricercarle nel profondo di sé stessa. Le aveva chiesto chi era e come e perché voleva aiutarli. Aveva dato le sue risposte, aveva ascoltato il suo cuore.. un cuore che non era in equilibrio, ma in tumulto costante.. un cuore che batteva per combattere contro la corruzione della natura e del mondo degli spiriti. Aveva riflettutto molto dopo quell'incontro, e ogni attimo di riflessione rendeva sempre piu veritiere le parole dello spirito. Per quanto Lyanne desiderasse far parte di un branco per tanto lei era un anima solitaria. Aveva sempre vagato per i boschi in cerca della solitune di più completa, a caccia della corruzione da poter eliminare. Le poche volte che faceva parte del branco era stato per proteggere la natura alleandosi con i membri di esso. Ma Lya necessitava di silenzio e solitudine.. le piaceva sedere da sola in mezzo alla foresta e osservare tutto ciò che accadeva attorno a lei. Il suo futuro non era in un branco.. il suo futuro era quello di aiutare un branco. Le cose erano completamente differenti. Cosi decise. Iniziò a vagare per i boschi cercando degli anfratti rocciosi liberi in cui riposare e tenete d'occhio la zona circostante.. quando i morsi della fame erano troppo forti oltre alle bacche tebtava di cacciare qualche lepre, anche se le si stringeva il cuoricino a doverle uccidere. Iniziò a ricercare il piu possibile la sua simbiosi con Lince cercando di seguirne i comportamenti e accettando la sua natura solitaria. E ogni notte tentava di concentrarsi per percepire la presenza di Lince stessa.

[Immagine: 15w0ut.png]

Adesso che Rain e gli altri erano tornati in città tutto era di nuovo caduto nel silenzio. Quel silenzio in cui sono i suoni della natura a comporre le melodie, e i sussurri a cullare l'anima e lo spirito coccolandoli. Le gocce di pioggia cadevano nel laghetto unendosi alla vastità dell'acqua e fondendosi con essa. Il vento ululava fra i fili d'erba parole antiche e incomprensibili, migliaia di lingue che lei non comprendeva, ma portava anche sussurri indefiniti che le permettevano di perdersi nel suo mondo spirituale. Tutto attorno a lei era così silenzioso. Ma allo stesso tempo così melodioso. E di nuovo lince aveva ragione. Era sola. Erano tutti andati via.. Nathaniel passava molto tempo lontano dal Circolo, alcune volte lo aveva visto alla locanda. Gli altri erano sempre via. Ormai aveva imparato a fare sua quella solitudine come una compagna fedele... così come la lince.

[Immagine: big_thumb_e734e89497e9359e7ba6169d20209520.jpg]


[post di globandis - Hector Reyes]

Il ragazzo se ne stava appartato, una volta tornati al circolo aveva preferito lasciare la sciamana da sola, detestava vederla cosi, il suo istinto gli diceva che era triste, ma lui sapeva che era una scelta di lei.
Sapeva che la sua via la portava a non essere mai veramente sola, e al contempo a non essere mai veramente con loro neanche quando erano tutti presenti, quindi le lasciava il suo spazio, nascosto, appena in vista qualora ci fosse bisogno di lui, ma fuori dai piedi per non disturbare.
I problemi con le streghe lo avevano distolto dagli spiriti totemici, ora però aveva tempo per rifletterci, lui aveva visto il picchio, e del picchio non sapeva moltissimo, è un animale caparbio, insistente, caccia trovando le prede nascoste in luoghi sicuri, rompe la corteccia degli alberi per le prede più succulente, è territoriale e vive in coppia.
Singolare che lui in effetti cercasse di stare vicino sempre almeno ad uno dei suo compagni, Lyanne era quella con cui si trovava meglio, forse affascinato da questo contatto che la ragazza aveva con un mondo che lui non capiva.

Un altro rapporto dopo quanto era accaduto lungo il Sentiero della Nebbia raggiunse l'Enclave a Battledale.


Cari fratelli,

non so se questo rapporto arriverà al maestro Selsian, è passato del tempo da quando aveva detto che ci avrebbe accompagnati alla Radura dei Totem e inizio a preoccuparmi. Confido comunque che qualcuno metterà a parte dei nostri progressi gli altri anziani.
Qui molti spiriti animali continuano a non fidarsi di noi, incaricandoci di aiutare i loro congiunti che col passare del tempo soccombono al potere oscuro dei vincolatori. Anche se abbiamo salvato Cardellino dalla sua prigionia secondo il protettore Edmond ora anche lo spirito del Serpente, o parte di esso, ha ceduto alla corruzione.
Ieri Donnola e Merlo ci hanno condotti da un gruppo di bugbear cacciatori di spiriti, il loro sciamano aveva con sè un medaglione sacrilego del Signore delle Bestie, i cui misteriosi poteri ora sono sotto lo sguardo attento di Gufo a detta loro.
Addosso agli umanoidi c'era anche una mappa rudimentale, forse studiandola troveremo un altra via per raggiungere la Radura.
Con o senza la benedizione di questi spiriti di poca fede intendo dare a quello Sfregiato ciò che si merita. Purtroppo anche di lui sappiamo ben poco e lo sciamano di Unku non ci ha ancora ricontattati per dirci cosa sapevano a riguardo.
Per il momento restiamo in balia dei capricci di forze che non possiamo controllare e del loro giudizio, e mentre noi affrontiamo le loro prove il nemico attinge impunemente dal loro potere grezzo, dalla loro stessa essenza vitale.
Mi chiedo se a questo punto avremo la forza di sconfiggerli quando ce li troveremo davanti...

che gli Dei Verdi ci assistano,
Curatore Nathaniel


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[DM Ignem]

Salute fratello,



la missiva che ci mandate è peroccupante. Maestro Selsian è tutt'ora nella grotta di meditazione cercando di approcciare gli spiriti in modo che aprano il passaggio verso la radura ma, a quanto dice, essi sono insolitamente sfuggevoli, più del solito. Vi faremo sapere se ci sono novità.



Riguardo il comportamento degli spiriti dovete capire che loro sono al rappresentazione senziente degli istinti animali. Già il fatto che si sono avvicinati a voi tanto da parlarvi sta a significare che si fidano..ma per un concetto ritualistico del loro rapporto con il mondo devono mettervi alla prova in modo da dimostrare a loro stessi che siete degni. E' vero, altresì, che queste prove, solitamente, sono più blande di quelle che vi stanno facendo affrontare ora. Sembra quasi stiano scegliendo dei totem fisici in voi.



Per la questione di Serpente probabilmente era inevitabile che parte dello spirito cadesse facile preda della corruzione. Di per sè una rappresentazione del serpente è il doppiogioco e il tradimento. E' la sua natura farlo. Dovremo ricondurlo alla ragione eliminando chi corrompe, non c'è altro modo.


Analizzate la mappa, probabilmente non porterà direttamente alla radura non essendo propriamente di questo mondo ma potrebbe essere un indizio molto importante.


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[Nathaniel]

Gli avevano insegnato che nella Natura c'era sempre un lato positivo, da difendere con le unghie e con i denti se necessario.Gli avevano insegnato a non disperare mai in uno spiraglio di luce nelle tenebre più fosche.

Forse per questo voleva credere che lo spirito del Serpente fosse più un simbolo di Rinnovamento e Sapienza, che un mero doppiogiochista velenoso. Anche quando era circondato dalle spire dei suoi figli impazziti e costellato di morsi profondi si ostinava a volerli far ragionare con ogni mezzo a sua disposizione.



Questo finche non vide come avevano ridotto gli altri animali della radura, allora il desiderio di punire il responsabile di quella follia prese il sopravvento, persino sul voler curare le sue vittime.



Quando lo vide era nella sua mastodontica forma incarnata, ma sicuro di non dover temere da tempo il loro veleno invocò l'aiuto dello Spirito dell'Orso, la loro prima vittima , che si era fatto silenzioso da tempo. La sua forza e possanza lo pervasero nell'affrontare lo spirito traditore, che non riuscendo ad avere la meglio sul druido si avventò con le sue zanne sul primo compagno che gli stava vicino, Elurin di Chauntea.



Anche quando il serpente cadde, sapeva che restava poco tempo prima che il veleno sovrannaturale avesse ragione del Protettore. Ricorse ai suoi più potenti incantesimi di guarigione senza grandi risultati così decise di richiamare l'Unicorno concessogli dalla Dea. Non era certo che avrebbe funzionato e sapeva comunque di chiedergli molto: si diceva che il loro sangue era una potente rovina in grado di sanare mali altrimenti incurabili, qualcosa che non poteva essere preso con la forza ma soltanto donato da quelle creature così pure, ma non era mai stato testimone di un simile prodigio fino a quel momento.



La creatura accettò di aiutarlo anche stavolta, salvando la vita al mezzelfo e facendo il possibile per gli animali ancora in vita cosparsi per la radura.

Lo spirito del procione , legato al sacerdote da un legame sempre più forte, si congedò poi da loro tenendo tra i denti la minuscola forma reincarnata di Serpente, per sottoporlo al severo giudizio degli altri Spiriti e purificarlo...



Essi davano come per prevedibile, quasi inevitabile, la sua duplicità. Poichè gli spiriti animali devono sempre seguire la propria natura, in fin dei conti. Un Destino scelto per loro da esseri superiori.

Questo ridestava in Nathaniel strani pensieri riguardo questi cosiddetti "spiriti"...


E' stato forse il desiderio di un arbitrio a corrompere ciò che fu un tempo dell'antico spirito Leopardo? E' stato per sfuggire alla sua stessa natura animale che ha corrotto sè stesso con il Sangue Nero? La risposta a questi enigmi avrebbe cambiato qualcosa?

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23-08-2015, 17:52

Infine la mappa dello sciamano era stata decifrata e li aveva condotti nel cuore delle Mille Radure. Gia durante il viaggio si potevano notare i segni della corruzione che dilagava oltre il mondo spirituale in quello materiale, ma non era nè una trappola nè era gia troppo tardi.

Più avanzavano attraverso la nebbia sempre più fitta e più cresceva in loro la consapevolezza che le mappe sarebbero state inutili senza l'approvazione e la guida degli Spiriti. Difatti la sensazione era quella di vagare in un labirinto silenzioso e sovrannaturale, circondati da un velo inafferrabile avrebbero potuto perdersi in qualunque momento.

Oltre quel velo c'era Falco ad attenderli , sebbene indebolito fù il primo ad offrire il potere che gli restava per fermare lo Sfregiato, fondendosi con il guardiano da lui scelto.
Ben presto anche gli altri spiriti si radunarono riconoscendo i propri guardiani e assieme a loro varcarono la soglia senza subire gli effetti dell'energia corrotta del medaglione.
Concentrandosi sul luogo che dovevano raggiungere le distanze si fecero una mera illusione, e si ritrovarono nuovamente al castello in rovina dove avevano imprigionato lo spirito del Cardellino. Lo Sfregiato era vicino.

A difenderlo restavano i suoi bugbear invasati e altre mostruose bestie pseudonaturali, immersi in una nauseante melma corrosiva. Sebbene con qualche vacillamento, niente di gigantesco come l'ammasso di corruzione che avevano affrontato l'ultima volta si parò loro davanti e questo faceva sorgere il dubbio che si trattasse di una trappola.
Fortunatamente però il nemico si rivelò semplicemente meno temibile di quanto facesse credere.

Rakren aveva sì ingannato la morte e la maledizione della terra, ma era stato probabilmente ingannato dagli stessi poteri oscuri che lo avevano appoggiato, rinchiudendo la sua anima senzafede in un medaglione, da cui poteva esercitare una notevole influenza è vero, ma pur sempre limitata da quella forma.
Per tenere sotto controllo i discendenti della sua tribù era stato costretto a infestare di volta in volta lo sciamano più anziano, che indossavano il suo medaglione e si sfregiavano il volto per assumere la sua identità.

Tutto questo scempio ebbe fine con la distruzione di quel monile maledetto, liberata la sua anima si affannava a ricercare subito un altro recipiente, fosse anche il corpo martoriato e deforme di quelle bestie pseudonaturali che avevano abbattuto pocanzi.
Fu allora che gli spiriti, presenti in loro dal principio dell'assalto, si manifestarono per farlo nuovamente prigioniero. Qualcuno avanzò nuovamente la proposta di incatenarlo a quella esistenza per un tempo ancora maggiore, ma era gia scappato una volta e avrebbe potuto farlo di nuovo.
Il druido suggerì loro di lasciare che la sua anima dopo tanto tempo compisse il corso prestabilito dagli Dei, raggiungendo la Città del Giudizio dove l'attendeva la severa sentenza di un essere che si stava rivelando assai meno meschino e ingiusto dei suoi predecessori, Kelemvor.

Gli Spiriti si trovarono concordi, e il suo destino fù segnato. Quanto ai guardiani che avevano accettato il loro manto, gli spiriti avrebbero di nuovo camminato con loro per la vera necessità, in futuro. Una nuova responsabilità che tutti loro accettarono, più o meno entusiasti. Non erano divinità , ma non era comunque saggio contrariarli, Rakren ci aveva messo un pò per impararlo sulla sua pellaccia.
[Immagine: Pseudonatural.jpg]

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  Nimahel - [AQ] Pionieri della fede
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:12 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

[AQ] Pionieri della fede - Nimahel - 27-11-2014 

PROLOGO

Padre Marbrand aveva trascorso già una buona dose di tempo in quel delle Valli. Aveva avuto modo di conoscere la gente, di farsi conoscere dal popolo, e aveva iniziato, nel suo piccolo, a diffondere il Verbo dell'Osservatore.
Ma era ancora troppo presto, e non aveva sufficiente visibilità.
Ci voleva un piano, ed uno ben architettato. E per quanto detestasse il denaro e tutti i vizi connessi ad esso, purtroppo per la costruzione di un tempio di Helm, anch'esso era necessario. Aveva bisogno di donazioni, e le donazioni potevano arrivare solo dai fedeli. Era un cane che si mordeva la coda, ma d'altronde non si aspettava che fosse stato facile. Ma solo gli uomini più illuminati ricevevano le prove più dure da Helm, e lui non intendeva esitare....
 


RE: [AQ] Pioniere della fede - Nimahel - 27-11-2014 

Scudiuniti: il primo passo

"Finalmente la prima occasione di conversione di massa è vicina!" padre Marbrand si sfregò le mani.

Si trovava sempre nella sua stanza nella locanda del Cervo Bianco, ma non era solo. I tre scribacchini lo osservavano perplesso. "Padre Marbrand, perdonate, ma non potevate semplicemente commissionarci il lavoro senza costringerci a soggiornare qui con voi? Sarebbe stato anche meno dispendioso" chiese uno di loro perplesso.

Padre Marbrand lo fulminò con lo sguardo. "Taci stolto! Solo io posso capire il grande piano dell'Osservatore, e tradurlo con semplici termini a voi infedeli! Vi ho già spiegato l'assoluta segretezza di questa sacra missione. E vi ho già pagato in anticipo la somma da strozzini che mi avete richiesto per il vostro silenzio! Ricordate che in questo momento state operando per Helm stesso, quindi lui vi osserva!!

I tre scribacchini si scambiarono un'altra occhiata, perplessi. Era ovvio che non si poteva farlo ragionare, quel prete era completamente suonato. Non restava altro che mettersi all'opera.
"Va bene padre, perdonate la nostra indiscrezione. Dettateci dunque ciò che dobbiamo scrivere..."

Padre Marbrand si schiarì la voce. "Dunque...

Fratelli e sorelle! Siamo oggi qui riuniti per festeggiare Scudiuniti, ma soprattutto il giorno sacro dell'Osservatore: la Cerimonia d'onore a Helm! Quale giorno migliore se non questo, per ricordarci l'importanza del digiuno e la preghiera? Lasciatevi alle spalle i vizi come la ricchezza e l'indiscriminata fornicazione e abbracciate valori sacri come la disciplina, l'obbedienza e la purezza di spirito! Solo così le vostre anime verranno accolte dal nostro signore Helm, e il vostro cammino sarà sempre guidato dalla Sua saggezza!

Sono qui per voi, per guidarvi e proteggervi in questo difficile cammino che è la vita! Accorrete numerosi nell'abbraccio di Helm!

Firmato
padre Marbrand di Helm, Guardiano dell'Osservatore

ps. è gradita una piccola somma per sostenere la chiesa di Helm, da consegnare direttamente al sottoscritto padre Marbrand




I tre scribacchini, nuovamente si guardarono perplessi, ma nessuno osò proferire parola. Forse erano troppo spaventati dalla reazione dell'eccentrico sacerdote, o semplicemente erano increduli per l'assurdità del messaggio.

Bene, voglio mille copie di questi in tempo per Scudiniti! aggiunse

Mille!? Ma non ce la faremo mai!

Non lamentatevi e iniziate a lavorare! Vedrete che se porrete la vostra fiducia nell'Osservatore, troverete l'energia necessaria, pelandroni!

Padre Marbrand uscì dalla stanza e chiuse la porta a chiave. Conosceva bene questi ragazzetti d'oggi, subito pronti a svignarsela dalle responsabilità!

I tre scribacchini, ancora una volta si scambiarono un'occhiata perplessa... 


RE: [AQ] Pioniere della fede - Amsterdam - 28-11-2014 

Scorreva lo sguardo sul volantino con un certo stupore. Era decisamente sorpresa nel trovare un certo... senso. Anche se mancava qualsiasi accenno alla sobrietà. Lo fece notare al sacerdote.

"La sobrietà è sottintesa, ovviamente!"

Aveva qualche dubbio. Si soffermò poi sulle donazioni... qualcosa che il sacerdote già aveva chiesto a Dagh, quando li aveva sorpresi a parlare del noto simbolo sacro.

Quando gli chiese cosa ne avrebbe fatto e lui le parlò delle sue intenzioni, non potè fare a meno di arrendersi alla ragionevolezza e all'importanza di quel proposito.

Rimase al fianco del sacerdote per la durata della festa, allontanandosi solo per accertarsi delle intenzioni di quello strambo gnomo e per intervenire quando quella stupida fatina si mise a spaventare a morte un anziano indifeso.

All'intervento di Lord Ilmeth si tenne in disparte, mentre padre Marbrand raccoglieva i frutti dei suoi sforzi.

Forse, in fondo, sarebbe venuto fuori qualcosa di buono. 


RE: [AQ] Pionieri della fede - Nimahel - 30-11-2014 

La raccolta delle offerte era stata un successo! Persino Lord Ilmeth di Battledale aveva udito dell'iniziativa, ed aveva personalmente consegnato una ingente somma nelle mani di padre Marbrand che ormai si sentiva inarrestabile.
Era stata un'idea geniale, e solo la sua mente poteva partorirla! Ma non c'era tempo per gongolarsi, questo era solo il primo passo. C'era una lunga lista di cose da fare e aveva bisogno di aiuto. Per sua fortuna era intervenuta Nadia, che contro ogni aspettativa di padre Marbrand si era messa all'opera, chiedendo udienza presso il Consigliere di Ashabenford Haresk Malorn, e proponendogli il progetto della costruzione del tempio.
La giovane si stava dimostrando molto sveglia, e padre Marbrand non poteva che esserne più compiaciuto. Nonostante le brutte voci che circolavano su di lei, la sua conversione era più che evidente ed il sua volontà ferrea.

Il Consigliere Malorn, durante la loro riunione, spiegà che la giovane era stata marchiata con un sigillo, come punizione per dei crimini che aveva commesso nel passato. A causa di ciò non poteva allontanarsi dal Mistledale, se non accompagnata da un sacerdote di Tyr. Malorn chiese esplicitamente a padre Marbrand il suo parere sulla condotta della ragazza.

Consigliere Malorn, da parte mia posso dire che madama Nadia si stia comportando in maniera impeccabile, dimostrando di essere un'ottima fedele. Helm l'ha abbracciata ed io non posso che attenermi al suo giudizio. Ma... è ancora giovane e deve imparare molte cose. Perciò mi propongo come suo tutore, cosicché io possa osservarla e guidarla durante il suo cammino! Farò in modo che non ripeta gli stesso errori, avete la mia parola!

Era un piano perfetto, ovviamente. In questo modo non solo avrebbe aiutato la ragazza, così bisognosa della sapiente guida di padre Marbrand, ma ne avrebbe anche fatto lo stendardo della chiesa di Helm nelle Valli. La confessione e la penitenza, che portano al perdono di Helm, e alla sua gloria!!!

Doveva ammettere di aver sviluppato un certo affetto per la ragazza. Le ricordava infinitamente lui stesso da giovane, con la sua severità e disciplina. Ormai la guardava con occhio benevolo, come un padre farebbe con una figlia, e nonostante i suoi deliranti piani di diffusioni della fede, padre Marbrand l'avrebbe davvero aiutata a redimersi. 


RE: [AQ] Pionieri della fede - Nimahel - 11-12-2014 

Per essere un perfetto pioniere della fede, era importante mostrare la giusta immagine. L'operazione richiedeva che padre Marbrand apparisse come un uomo vigoroso e nel pieno delle sue forze, nonostante l'età. Teoricamente anche sobrio, ma l'ultima questione l'avrebbe affrontata in un altro momento!
Come era piuttosto noto da chi lo conosceva, padre Marbrand non era di certo definibile come un sacro combattente. Nella sua vita non c'era stato molto spazio per l'azione, e aveva quindi solo completato l'addestramento base richiesto a tutti i sacerdoti ti Helm. Ma questo era tempo fa. 

Molto tempo fa.

Senza dubbio, la sua vita sedentaria era stata completamente stravolta al suo arrivo nelle Valli. Qui c'era da stare sempre in giro, a predicare, convertire e soprattutto combattere, poiché il male si annidava dietro ogni angolo! Nonostante i suoi buoni propositi, era necessario un addestramento professionale. E come per volere di Helm, una professionista si offrì di aiutarlo con il suo addestramento.

La professionista era madama Nadia Navarro.

L'addestramento di padre Marbrand non era molto diverso da ciò che subiva un gladiatore della famigerata arena di Westgate, con la differenza che a Westgate non c'era madama Nadia, e doveva quindi somigliare più ad una scampagnata nei boschi che al massacro psicofisico che subiva il povero prete.

"Adesso, padre, correrete fino in città. Con l'armatura."
"Andremo a caccia e starete voi in prima linea."
"Dormiremo all'aperto sotto alla pioggia, servirà a migliorare la resistenza del vostro fisico."
"Quando finiremo l'allenamento, la schiena non sarà l'unica cosa a farvi male."


Queste erano solo alcune delle cortesi frasi che gli rivolgeva la gioviale ragazza. Se non fosse un sacerdote dell'Osservatore, e se non avesse assistito al perdono di Nadia da parte dell'emissario di Helm, avrebbe avuto la certezza di avere a che fare con il perfetto prototipo del banita!
Ma così ovviamente non era. La devastazione che il suo corpo e la sua mente subivano, non era altro che una delle innumerevoli prove a cui Helm lo sottoponeva, e ne sarebbe uscito vincitore!
E in fondo era ormai affezionato alla ragazza.

Anche se probabilmente sarebbe morto di infarto a breve! 

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  [Dm Mugatu] Un tuffo nel passato
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:11 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Non sono tipo da voltarmi spesso indietro a rimuginare sul passato, se non per trarne insegnamento. Così non mi sono mai soffermata più di tanto a ripensare agli anni trascorsi all'orfanotrofio. Ebbi il privilegio di essere scelta in adozione da un ricco mago, suppongo per la mia intelligenza e propensione per l'Arte, e cominciare così una nuova vita passando dalle stalle alle stelle.

Avevo una casa enorme e bellissima, una stanza tutta mia, cibo in abbondanza, bei vestiti e soprattutto tantissimi libri pieni di parole. Continuavo a non avere una madre ma in compenso ora avevo un padre che mi insegnava le Arti Arcane! E chi ci pensava più all'orfanotrofio? Certo non sono un mostro, suppongo che gli amichetti mi siano mancati. Per un pochino. Ma ora avevo la magia!
Ho avuto anche giocattoli tutti miei, delle bambole per l'esattezza. Però le ho bruciate. Capita alle prime prese con la magia. Forse per quello mi fu permesso di tenere la mia prima gattina, magari negli anni avrei avuto più cura di qualcosa di senziente e vivo.. Non ha funzionato.

Ad ogni modo, la scorsa notte fu davvero strana. Eravamo sulla riva del laghetto di Ashabenford, dove Luther provava l'efficienza di un gingillo magico in grado di farlo ruttare sott'acqua. Dato che respirava non ci preoccupammo del suo immergersi finchè Garlak non trovò un'anatra morta ma integra. Le acque non erano avvelenate ma presentavano una forte aura di illusione e, come Garlak le toccò, cominciò ad essere attratto dalle sue profondità. E io svuotai il laghetto. Oh!
Garlak tornò in sè ma al centro era rimasta una pozza, dalla quale si apriva evidentemente una sorta di passaggio dimensionale. Per attraversarla occorreva lasciarsi andare al suo richiamo, cosa che feci cominciando a sprofondare, già che non avevo soluzioni migliori del "cadere in trappola". Garlak invece si era legato a me, rimuginando vendetta verso le voci che lo avevano attratto... lui si rilassa così. 
Mi ritrovai a vagare per un limbo onirico buio, priva delle mie cose e in sottoveste per la comune decenza (i minorenni). Sotto i miei piedi il terreno era liscio e letteralmente costellato. Chiamavo Luther invano e seguivo una voce di bimba che mi chiamava. Infine Luther riuscì a trovarci presso una radura, con la piccola nana Anna attaccata al collo e complimenti alla mamma per il nome. Continuammo a seguire il richiamo in cerca di un'uscita ed infine la riconobbi, era la voce di Rialta, la mia compagna di letto dell'orfanotrofio. Era passato così tanto tempo da allora...
Ricordo ancora quando giocavamo insieme strappando la cara dalle pareti, ma lei ora cominciò a mangiarla soffocando. Sapevo che non era reale e lei ripeteva che se l'avessi dimenticata ancora sarebbe morta, perchè "I bambini di nessuno smettono di esistere". La vidi precipitare in una fossa comune, piena dei corpicini di tutti i miei compagni d'infanzia dimenticati. Negai la loro esistenza e mi allontanai solo per essere attaccata da una mia copia. Oh lo so che disponeva degli incantesimi giusti per ucciderci rapidamente, ma pure io, quindi ora posso dire di aver ucciso me stessa.
Tentammo un approccio diverso con Anna, aveva degli spilli conficcati nelle unghie e decidemmo di abbandonarla dopo averli tolti. Lei cominciò a strillare per il dolore, dissanguandosi e morendo. Così da farci rincorrere da un Luther inferocito e munito di ascia. Lo eliminammo si ma a quel punto non avevo più risorse magiche e nemmeno il mio libro di magia, scontrarci con un Garlak fittizio sarebbe stato problematico. Cambiammo quindi approccio di fronte a Ecuba.

Fui sconvolta nello scoprire che Garlak da piccolo ci sapeva fare con le ragazzine, tanto da fare a botte coi prepotenti per difenderle. Peccato che il Garlak cresciuto ora fu capace di dirle esattamente cosa non va mai detto a una donna: "mi ero totalmente scordato di te", "ti aiuto e poi addio", "Oh no lei (io) mi segue solo perchè utile". Ovviamente pagherà l'ultima affermazione alla mia prossima sindrome premestruale isterica. Ecuba aveva gli occhi insanguinati e coperti da specchi, non so cosa Garlak vi vide, probabilmente se stesso mentre l'abbandonava tanto tempo addietro.
Accompagnandola per mano, giuro, accettò di aiutarla contro alcuni prepotenti e casualmente Luther espresse desiderio di avere sua ascia appresso. Allora la piccola scavò nel terreno recuperando prima l'ascia di Luther, poi la spada di Garlak e infine il mio libro di magie. Ma avrei preferito Lord Ilmeth nudo. Ad ogni modo, i tre prepotenti altro non erano che tre streghe notturne sospese in stasi.
Succhiavano linfa vitale dai malcapitati caduti prede dei loro simpatici incubi, così da poter continuare il loro riposo e aumentare il loro potere. Lo confermavano i numerosi cadaveri integri a terra, ma una domanda ancora restava: cosa diamine aveva sognato la papera morta? Uccidemmo nel sonno le puttane dormienti mentre la terza, poichè Ecuba era viva, si risvegliò dal suo sonno per incontrare il nostro riposo eterno. Lei e tutti gli incubi scaturiti dal loro fottuto rituale.

Ciò che ora ci preoccupa è che in questi incubi ci sia un fondo di verità. Ognuno di noi crescendo ha preso il proprio cammino, lasciandosi alle spalle la propria casa e gli affetti più cari. Ma a quanto pare, i fantasmi dimenticati del nostro passato possono essere usati per colpirci. L'unico modo per evitarlo è scoprire le sorti di Anna, Ecuba e Rialta.

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  Malena - Una scelta importante...
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:09 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

13-09-2016, 00:51

Ormai erano mesi che Malena si avventurava nelle Valli.
Si stava ambientando in queste terre, conoscendo avventurieri di grande pregio.
Aveva molto da imparare, e tanto da lasciarsi alle spalle.
Si trovò immischiata in diversi casini, che spesso erano gli altri a risolvere.
Poi conobbe un mercenario, un comandante addirittura, e la sua affascinante maga di fiducia.
Gli proposero di far parte dei del loro gruppo, dopo un accurato periodo di osservazione.
Il tempo passava, e le avventure con gli altri si facevano frequenti.
Il cammino di Malena però era molto più difficile di quello che si vedeva da fuori.
Il grande passo doveva essere fatto....
Accadde però un evento inaspettato...
Il suo passato si era fatto vivo riaccendendo una fiamma che si stava spegnendo.
Progetti, ambizioni riecheggiavano nella mente di Malena....
Poi però con il passare del tempo, e la presenza di altri avventurieri da un forte spirito lasciarono un vuoto dentro di lei.
Forse poteva far affidamento su una persona, avrebbe rischiato, pagandone le eventuali conseguenze.
Così arrivò il momento, un momento che avrebbe cambiato la sua vita sotto ogni aspetto.
E mentre parlava con Randall
"Sei disposto ad aiutarmi?"
"Se sei sincera in quello che dici, ti aiuterò... qualsiasi sia la decisione di Garlak"
La decisione era presa. Malena parlò, in presenza di Randal, con Garlak che si prese tempo per pensare.
"E' tempo che tu resti appeso al mio collo!!" 
Nuda davanti ad uno specchio in una camera, Malena osservava il ciondolo che cadeva in mezzo al seno, legato con una catenina di acciaio scuro.
Prese il ciondolo e lo ripose in una scatola di legno con sopra le sue iniziali.
Si immerse in un bagno caldo e chiuse gli occhi...


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25-09-2016, 19:23

La nuova strada ormai è presa.
Il cambiamento era iniziato e Malena decise di affidarsi a Randal.
Il sacerdote l avrebbe aiutata nel suo cammino e per questo si misero a parlare privatamente lontano da orecchie che non avrebbero capito.


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28-09-2016, 00:01

Randal era stato molto accogliente e confortante.
Accanto al fuoco aveva risvegliato un po di calore.
Seduta a gambe incrociate stringendo in mano il ciondolo donatogli Malena cominciò a meditare.
Era un po che non lo faceva, ma di certo sapeva come fare.
Comincio a rivolgere preghiere che risuonavano nella mente in modo strano.
Qualcosa la disturbava , e non riusciva a concentrarsi come voleva.
Strinse il ciondolo fino a quando non lascio dei segni nella mano.

il cammino era iniziato.


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08-10-2016, 12:42

Finalmente Malena cominciava a vedere i frutti del nuovo percorso.
si sentiva più libera, anche se non era cambiato il suo atteggiamento un po distaccato.
Ma la cosa più importante è che stava riuscendo a trovare la pace interiore, riuscendo a meditare in modo proficuo.

Ora mancava l'ultimo passo, passo che avrebbe fatto assieme a Randal.


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31-10-2016, 02:03

Distesa nella vasca di acqua calda e tre bottiglie di vino vuote a terra guardava il soffitto.
Rabbia , amarezza, delusione sembravano mescolarsi al dolce sapore del vino.
Eppure era sicura di essere pronta...
Era cambiata, molto, tanto da non riconoscersi nello specchio...
Ma tutto ciò non era sufficiente, doveva apprende , impegnarsi molto di più di come aveva fatto in passato...
Aveva sacrificato molto del suo potere per intraprendere la nuova via.... ma non bastava.
Strinse il ciondolo donatogli da Randall e chiuse gli occhi...


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07-11-2016, 13:22

La determinazione non mancava e l occasione non si fece attendere.
Una sera come tante, diversa invero, invece che alla solita locanda oggi erano tutti in piazza.
Salutai i presenti mentre Garlak e la Rossa discutevano e inaspettatamente Exema mi chiese se ero disposta ad aiutarla nella sua perlustrazione.
Ovviamente ero a disposizione del comandante che acconsentì e diede i suoi consigli.
Era una buona occasione per mettere in pratica i suoi insegnamenti e soprattutto mettere alla prova quello che il Cavaliere non aveva visto in me.
La situazione poi era molto favorevole.
Il gruppo formato da Exema era composto da gente poco esperta e non equipaggiata in modo ottimale.
Cosi decisi che, visto le mie esperienze, e essendo preparata meglio tatticamente, presi il comando della spedizione.
Impartiti gli ordini ad ognuno ci recammo in una caverna.
Tutti seguivano perfettamente i loro compiti, e grazie ad Astrid evitammo parecchie trappole.
In fondo eravamo un buon gruppo... E cosi una volta ripulita la grotta da nemici e tesori ci spostammo in un altra caverna.
Poco distante l entrata però, erano di pattuglia due drow, la speranza era di non trovarli dentro.
Speranza invana, alla interno ci attaccarono due di loro, usando le loro magie, ma ero preparata...
Impartiti gli ordini giusti, e grazie alla buona mira dei balestrieri, alla magia di Exema e alla possente bipenne di del mio fiancheggiatore fincemmo lo scontro.
Non era però saggio proseguire... 
Recuperata una buona armatura rientrammo tutti salvi e con una buona avventura da raccontare.
La mia speranza è che il Cavaliere possa essere compiaciuta del mio operato.


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09-11-2016, 18:33

"Un cavallo degli scacchi rosso.... Perfettamente integro nella mia mano"
Malena guardava il pezzo degli scacchi sdraiata sul letto sotto le lenzuola completamente nuda.
Era sicuca che il segno era importante, il Cavaliere aveva ascoltato le sue pregriere.
Anche le parole di Randal confermavano le sue idee.
La scelta fatta mesi fa , il cambiamento, si stava attuando.
Chiuse gli occhi con la speranza di risvegliarsi con una nuova veste .


11-12-2016, 16:26
Quel giorno partì un po controvoglia, dopo aver lasciato una lettera scritta di poche righe.
Tante cose erano cambiate negli ultimi mesi, da quando si era fermata nelle Valli.
Malena aveva scoperto tanti nuovi valori, valori lontani, che non aveva mai conosciuto prima.
Adesso con fatica stava creando una nuova vita.
Aveva giurato lealtà ai Manti, lealtà che non avrebbe tradito, e anche se con la sua poca esperienza cercava di dare il suo contributo.
Aveva conosciuto anche il valore dell'amicizia, e forse qualcosa di più...... emozioni mai provate....

Si avvolse nel mantello e si mise a cavallo per trovare una soluzione...




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24-12-2016, 11:10
Il viaggio in quella valle sconosciuta era stato lungo, faticoso e pericoloso.
Ma quando viaggi con persone di estrema forza e intelligenza come Garlak e Darylia, tutto ti sembra più facile.
La nostra missione non aveva avuto il successo sperato, ma aveva aperto un nuovo capitolo.
Speranzosi tornammo nelle nostre terre e sinceramente non vedevo l'ora di rientrare.

Avevo bisogno di quello che per tanti, tantissimi anni , mi era stato negato. 
Lasciarsi alle spalle tutto è stata sicuramente una scelta pericolosa... Ma per quello che mi ha portato sono disposta a rifarla cento volte.
Devo ringraziare Randal per tutto questo... E lo faro sempre...
Ho conosciuto tante nuove persone in questa valle, ognuno con la propria storia e con alcuni di loro ormai ho legato.... 

Svegliarsi in un letto pulito e sentire la sua testa sulla mia spalla, il suo braccio sulla mia pancia e la mano nella mia....
Mi sto rendendo conto che la spada non è tutto...

So già che in modo o nell altro ci andremo a cacciare nei guai...




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26-12-2016, 18:19
Durante il rientro ad Ash sentivo una sensazione strana, qualcosa mi opprimeva il petto.
Avevo il sentore che fosse in pericolo.... e il mio sentore era fondato....

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  [Amalgard Osterhild] Nelle Valli.
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:08 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Era ormai giunta da diversi mesi nelle Valli, Ashabenford ed Essembra erano i luoghi nei quali trascorreva la maggior parte del suo tempo. L'inizio del suo viaggio era stato travagliato, si era trovata straniera in una terra straniera, circondata da genti delle quelli ignorava usi e costumi, l'unica cosa familiare erano i suoi compagni di viaggio. 

Dopo aver trascorso i primi periodi svolgendo qualsiasi genere di incarico, aveva trovato un impiego stabile, se così si può dire, nell'esercito di Essembra, una scelta, quella di arruolarsi, dettata più da questioni puramente monetarie che di ideale. A dire il vero di Essembra e dei suoi cittadini gli interessava ben poco, ma la parola data al rappresentante di Lord Ilmeth era condizioni sufficiente per farle svolgere il suo incarico al pieno delle sue possibilità.

Certo, non passava giorno che non maledisse la sua scelta, trovarsi catapultata in una guerra contro i Drow non le faceva fare salti di gioia, men che meno ora che la situazione stava velocemente precipitando (http://www.raccontidellevalli.eu/forum/s...0#pid47050).

Tant'è, oramai era in ballo e doveva ballare fino alla conclusione della musica.

Nel frattempo aveva cominciato a conoscere molte altre persone, alcune agli antipodi rispetto al suo pensiero, altre più affini, altre ancora, per finire, le considerava addirittura inutili per questo mondo.

Aveva dei progetti, o perlomeno ne aveva fatti alcuni arrivando nelle Valli, ma come sempre accade, ci si trova a dover modificare i propri disegni in base al contesto in cui ci si trova, alle situazioni contingenti ed agli errori di valutazione.

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  [Eiko Meada] Diario segreto. - manca pag 2
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:07 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

[Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 13-11-2014 

*Il diario si presenta in semplice pelle, legato insieme ad un'altro libricino che Eiko porta sempre con se insieme al proprio, un piccolo lucchetto di buon ferro chiude le pagine*

[Immagine: diario-immagini-2.jpg]


Anno 1373 porto

Abbiamo attraversato il grande mare, il viaggio e stato lunghissimo, questa terra e davvero strana, non capisco perchè siamo andati via dall'isola, i miei zii mi mancano, anche il resto del clan, i miei genitori non vogliono spiegarmi, dicono che sono piccola, ma domani compio tredici cicli!
Ho intravisto esseri strani, alcuni hanno orecchie a punta e altri sono bassi, nella nave c'era anche un uomo in miniatura! dicono di chiamarsi Hin, abbiamo fatto amicizia, mia madre mi ha regalato questo diario, anche lei ne ha uno e continua a scriverci ogni tanto, così oggi inizierò anche io
Mi chiamo Eiko e vengo dal Katay, esattamente sono nata a Kozakura, nella provincia di Miyama, sin da piccola ho guardato i palazzi di Jada e visto le strade lastricate in oro solo da fuori, il mio clan i Meada e un clan di Bushi, sono orgogliosa del mio clan, molti miei avi hanno affrontato demoni delle foreste e i temibili clan dei Korobokuru, le barbare creature, siamo avventurieri, mio padre Senetoki da giovane ha esplorato il mondo oltre le mura del drago, tutto è iniziato dopo che siamo andati via da Miyama, lì ci guardavano male ogni tanto ma era bello, i giardini erano bellissimi e io ho anche frequentato le scuole, mangiavo la zuppa okazu spesso e ho visto la festa delle stelle la Tonabata, consegnando le mie Tonzaku al tempio, ma quel tempo e durato poco ero molto piccola, di quel tempo conservo solo la mia bambola Kokeshi, quando siamo arrivati all'isola di Wa inizialmente ero rimasta estasiata dalla spiaggia, la vita però era molto più dura e semplice, da allora non ho più mangiato la mia zuppa fatta come si deve, non conoscevano nemmeno la cerimonia del the e quando dalla spiaggia siamo andati nel distretto di Nakamaru mi sono resa conto che eravamo in un posto che a me faceva paura, la gente non sorrideva e tutti erano strani, però il mio clan fu accolto bene, specialmente i miei ziii Yoshi e Yhasu, sono sempre stati particolari, li ho sempre guardati mentre si allenavano e mi hanno insegnato qualche trucchetto, loro vestono sempre di nero e una volta li ho visti partire per parlare con il capo del distretto.

In questa isola mi sono successe cose spiacevoli, sono stata rapita, il mio clan se scontrato con un'altro e infine siamo partiti, io e i miei genitori, li osservo spesso e sono preoccupati, mia madre ha pianto, loro pensano che non capisco che sono piccola ma so che vogliono portarmi lontana, ma non capisco da cosa.

ora dobbiamo prendere il carro, mio padre deve incontrare un amico, dice che ci darà ospitalità!




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 13-11-2014 

*Disegno che ritrae un uomo dal viso bonario, sotto c'è scritto "padre Aragar"*



Anno 1374 Luirien


La compagnia di Tymora, la dea che di nascosto mio padre pregava quando eravamo a Miyama, mi piace sia il gruppo che la dea, ho deciso di pregarla, il monaco del tempio mi prenderebbe a bacchettate nelle mani, però a me piace il suo sorriso, qui e tutto strano, non riesco a fare molto, i miei genitori mi guardano sempre e se non ci sono loro c'è Aragar, guida questa compagnia di piccoli uomini e dei barbari, anche se io credevo fossero più come i Korobokuru, ma non sono così male.. dietro le mura del drago guardano questa parte di mondo come fosse una distesa di barbarie e popolazioni selvagge, non hanno cerimonie come le nostre, le case sono strane e rozze ma sono anche simpatici!
Aragar ride spesso, quando non beve o non parte per qualche spedizione gioca con i dadi, ne ha due bellissimi colore dell'oro, mi parla spesso di Tymora, visto che sono qui ho deciso di imparare la lingua del piccolo popolo, i due gemelli sono spesso con me, anche loro sono giovani e mi aiuteranno!

Ho deciso di scrivere nel mio diario cosa incontrerò per capire meglio questo nuovo mondo, ma devo anche conservare i miei ricordi, così annoterò le meraviglie del Katay, fra un anno circa penso torneremo a casa, potrò così far vedere a tutti le meraviglie di questa terra e le stranezze, se solo potessi girare un po di più...



Ho visto delle creature simili ai Korobokuru, sono bassi come loro e hanno la barba come loro più folta però e sono più tozzi, sono più gentili, almeno non ti uccidono a vista, qui li chiamano Nani! anche i miei amici hin hanno qualcosa di simile? forse i Korobokuru sono tipo incrocio? che mistero!
Mentre da noi vivono nelle steppe o nelle foreste qui sono organizzati e fanno anche la birra, pensare che il mio clan li ha combattuti per secoli e ritrovarli così in mezzo alla gente e proprio strano.



*disegno di un Korobokuru con scarabocchi infantili nei lati*




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 14-11-2014 

Mia Madre Ai, tradotto nella lingua comune significa amore, lei è questo per me, ora che vedo altre persone fuori dal mio clan capisco, sono fortunata ad essere cresciuta tra la mia gente, qui i gemelli sono orfani, una cosa terribile, mentre io ho avuto la fortuna di avere i miei genitori, i miei zii.. e il resto del clan sempre a proteggermi.
Mia madre è bella, oltre ad essere un’abile arciere, esperta nella cerimonia del The, origami con le foglie e nel gioco dei fili, ha sempre accompagnato mio padre, non rimanendo indietro, lei è una Meada e noi combattiamo e difendiamo sempre il nostro codice, questi sono i dettami che mi hanno insegnato, ma io non sono come lei, tutti la rispettano e la sua voce anche se dolce e sempre ferma, decisa, una volta i miei zii mi hanno detto che da giovane era molto temuta, le sue trappole erano letali e più volte ha difeso il nostro clan così, specialmente nello scontro del pavone, quando un altro clan voleva distruggerci, mi sono sempre chiesta come fa a convivere con queste due nature? Così diverse tra loro..
Lei dice sempre che il suo nome è amore, per me, per Senatoki e per il clan.. ma che l’amore va difeso con ogni mezzo dai demoni del cuore, quelli che causano le guerre, le divisioni e spesso la morte.



*Ritratto della madre nei preparativi per partire*




RE: [Eiko Meana] Diario segreto. - Elyss - 14-11-2014 

*Ritratto del Padre*



Senatoki Meada, questo è mio padre, secondo figlio di Yozima Meada, capo del mio clan e mio nonno, come tutti i figli di Yozima e un combattente, lui e abile nella katana, forte agile e a differenza di tanti bushi, coltiva l’arte dello Shodo, il Bun Bu Ryodo in comune "La via congiunta di guerra e letteratura" le sue scritture sono bellissime e spesso hanno fatto invidia a Samurai e funzionari imperiali, ma io questo suo aspetto lo conosco poco, di lui ho sorrisi, carezze e anche rimproveri, mio padre e troppo protettivo con me, non mi ha dato modo di esprimermi, specialmente dopo il mio rapimento da parte dei Hegenyokay, per fortuna i miei Zii sono molto diversi, grazie a loro ho potuto imparare qualcosa e conoscere meglio la mia terra, secondo Aragar mio padre da molto giovane fu mandato da mio nonno in queste terre, così si sono conosciuti, avventurieri di terre lontane che condividono pericoli, avventure e profitti, fu lì che conobbe Tymora, secondo mio padre la dea della fortuna e il lato femminile di Hsing Yong, il dio venerato dall’impero Shou lung, e così credo anche io, non seguo più il culto degli otto milioni di dei, preferisco dedicarmi a una sola dea! Ma non manco mai di rispetto agli spiriti.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 15-11-2014 



I miei zii, Yoshi e Yhasu sono i fratelli di mia madre, il primo ricordo che ho di loro e la famosa battaglia di torte, vestiti di nero con tanto di cappuccio dovevano sfidarsi a evitare le torte, sono sempre stati divertenti con me, era un gioco e sempre così mi hanno insegnato i loro trucchetti, eppure anche all’interno del mio clan li guardavano spesso con sospetto, questo perché non sono dei Bushi, la loro arte, lo capii solo dopo, e considerata poco onorevole, in momenti di difficili e quando ogni altra soluzione non e possibile loro intervenivano, se nei miei ricordi sono due zii scherzosi e che spesso mi hanno tirata fuori dai guai per altri erano spietati assassini, so che in altre situazioni penserei lo stesso ma ho sempre creduto che loro sfruttavano una tecnica, non per questo erano al soldo di qualcuno, la loro vita come quella di tutti i miei familiari è per il clan, il mio addestramento base più dai miei genitori e stato seguito da loro, oltre a nascondersi mi hanno insegnato e evitare le torte, e come allenarmi nell’intrufolarmi dentro una pagoda sorvegliata, se fossero qui in queste terre piene di avventurieri troverebbero mille strade e proposte..
Un altro ricordo e stato il mio rapimento, i miei genitori erano andati a parlare con alcuni Bushi erranti, si vociferava che nella provincia di Maeshi, il famoso castello fantasma di Ito-jo forse apparso, questa era una grossa attrattiva per tutti i clan, essendoci dentro ben sette spade sacre, io ero rimasta sola e i miei zii si stavano allenando, come ogni giorno, non so perché ma uscii di casa, andai giù fino alla spiaggia, lontana dal porto la parte più deserta, mi piaceva guardare le onde e cercare conchiglie, ero molto piccola e prima di allora anche molto vivace e poco attenta, fu proprio quella sera che iniziai a temere le persone, specialmente i Wu-Jen quelli che qui chiamano maghi..




La spiaggia era silenziosa, ricordo ancora i miei passi, la sabbia umida e fresca e il rumore delle onde, era il tramonto e ormai il cielo era sempre più scuro, non so perché andai avanti, sicuramente mi cercavano, ma ero come attratta dalla sabbia e dal mare, fu lì che vidi un piccolo falò, c’erano degli uomini seduti, erano a petto nudo e stavano in silenzio, mi fermai, non sapevo chi fossero pensavo pescatori, ma non volevo avvicinarmi finché non mi trovai accanto una donna, era molto bella, ricordo ancora i suoi capelli color argento e un chimono azzurro pallido con fiori blu, i fiori sembravano muoversi, la donna aveva una voce così dolce e io continuavo a fissare i fiori, il loro movimento mi faceva sentire un po sonno e senza accorge mene ero insieme agli uomini e la donna, mi fecero sedere, tenevo a stento gli occhi aperti e a fatica vidi la figura femminile in piedi, con il cielo ormai sempre più scuro, la sua mano si avvicinò al viso e con una movenza incredibilmente leggera sfilò via la faccia, in quel momento vidi una figura umanoide, il muso lungo simile a quello della volpe e il braccio delicato contornarsi di una morbida peluria, era una Hengeyokay che praticava il Wu-jen, la magia.. anche se piccola sapevo che stavano per rapirmi, ma ormai ero debole e non opposi nemmeno resistenza, non seppi mai perché lo fecero, forse volevano mangiarmi? Ma la donna volpe sembrava gentile, credo volessero portarmi via e basta…


[Immagine: Kitsune.jpg]



I ricordi successivi furono molto confusi, grazie alla magia il gruppo riuscì a portarmi in un villaggio, forse era interamente abitato da Hengeyokay, però i miei zii erano riusciti a trovare le mie tracce, io mi svegliai molte ore dopo, c’era stato un combattimento e grazie alla loro arte Yoshi e Yhasu riuscirono a portarmi via facendo scappare via il gruppo di uomini volpe, l’unica vera minaccia era la donna con la sua arte, questa però non volle scontrarsi e preferì scappare

I miei mi avevano salvata, ancora oggi mi chiedo che destino poteva cogliermi con quelle strane creature, spesso immagino i miei zii che si intrufolano nel villaggio e li vedo con le facce che vidi allo scontro del pavone, terribili visi lontani dal ricordo scherzoso che ho con loro… 





RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 18-11-2014 

La Guerra del Pavone



Il clan del Pavone era un iportante supporto per la Yakuza, l'organizzazione criminale che di fatto governava nel distretto di Nakamru, presso le isole di WA, lontane dal centro di Kozakura questo distretto era il principale porto delle isole e il ritrovo per molti avventurieri, intorno alla Yakuza, considerati eroi dal popolo e fuorilegge dall'impero, orbitavano diversi clan, fatto principalmente da Bushi e Ninja, l'arrivo dei Meada causò da subito uno sconvolgimento dell'equilibrio che ormai regnava da qualche anno, fu così che il più forte e numeroso dei clan autoctoni decise di colpire i Meada, questi erano numerosi e possedevano una discreta fama e rappresentavano una reale minaccia.
Non si conosce bene il motivo del nome, ma il clan del pavone era governato da cinque figure, dai trascorsi torbidi, il capo che si faceva chiamare appunto il pavone pare avesse origini nobili, combattente straordinario in armatura pesante rappresentava l'esempio tipico di un Samurai caduto in disgrazia, senza più titoli aveva probabilmente fondato il clan portando con se il bushi Tenesaki suo sottoposto,sfruttando la fama e l’astuzia degli altri principali membri, un raro esempio di donna al potere era Yoki, una geisha che in giovane età aveva trovato la sua passione per i veleni diventando una famosa assassina, Thashy era invece un kensai della katana dall'aspetto decisamente barbaro e dai modi rudi, la sua katana era molto più lunga e grossa delle comuni spade, famoso per aver più volte saccheggiato villaggi e rapito donne nelle vicine campagne, ultima ma no meno importante era una figura decisamente scarna, di lui poco si sapeva, pelle pallida e aspetto cadaverico era stato per anni alla guida di una setta formata da Ninja...


I Meada apparivano decisamente più affidabili e conquistarono da subito l'affetto del popolo, Yozima, capo carismatico e dalla indole bonaria aveva affidato al secondogenito Senatoki la preparazione della nuova tenuta e dell'inserimento del clan nel distretto, prima di spostare tutta la famiglia, il padre di Eiko non disponeva quindi di tutto il clan, principalmente solo alcune guardie la moglie con i suoi fratelli e alcuni familiari, fu così che cominciò la trattativa con la yakuza, gli accordi furono subito accettati e tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando il clan del pavone non decise di uccidere Senatoki...






Lo scontro avvenne una sera di primavera, l'aria ancora fresca passava sottile tra le mura della pagoda, nel silenzio diverse ombre si muovevano silenziose, superando le guardie immobili tra i giardini, ignari dello scontro imminente, contemporaneamente un piccolo gruppo di bushi arrivava con torce e armi all'entrata della piccola fortezza in costruzione, il clan del pavone al completo e guidato dai cinque colpì la casa Meada, con torce, dardi avvelenati e gas velenosi, l'impiego enorme di risorse e uomini non concedeva scampo a nessuno.. ma non vi furono urla ne bushi in difesa, quello che trovarono furono solo guardie di paglia e il silenzio dell'imboscata.

Il clan del Pavone fu interamente sterminato, grazie a Yoehi e Yhasu i due zii di Eiko che molte lune prima erano entrati in possesso di informazioni e insospettiti avevano agito subito, scoperto l'eminente attacco fu preparata la più grande trappola nella storia del clan, Ai Meada, arciera e grande costruttrice di trappole era una donna astuta, con l'aiuto del marito e dei due fratelli progettò un intricato sistema di trappole a sequenza che sterminarono da sole tre quarti del Clan rivale, ci vollero giorni per spegnere le fiamme e dissolvere i gas velenosi, la yakuza però non gradì lo sterminio e questo incrinò i rapporti appena nati, da quel giorno Senatoki e Ai Meada cominciarono a parlare delle terre oltre le mura del drago.
 


RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 25-11-2014 

Anno 1375 Luirien

Ricordo ancora quella mattina, avevo con me la mia bambola Kokensai, era appena sorto il sole e i miei genitori preparavano i cavalli, c’era una leggera nebbia e per me era tutto così surreale, essere lasciata sola con questi sconosciuti, il profumo di mia madre mentre mi abbraccia e il sorriso di mio padre, non so perché mia madre mi ha consegnato il suo diario, vestiti e un’armatura che usava da giovane, questo gesto che ora capisco, era passato inosservato.
E passato un anno, dovevano tornare ormai da qualche mese, non ci sono notizie, Aragar continua a posticipare ogni ricerca, forse sono in difficoltà, la compagnia continua a prendere lavori e per quanto preoccupato non mi da modo di cercarli, insisterò e cercherò di convincerlo a partire, da sola non posso fare molto, intanto ho imparato la lingua del piccolo popolo, il Luirien e pieno e con loro mi trovo bene, pulisco armature e ogni tanto cucino per padre Aragar, mi tiene con se come aiutante, mi mancano i miei genitori, mi manca il nonno, i miei zii e la mia terra, aspetterò ancora un po, appena sarò in grado intendo partire per cercarli.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 25-11-2014 

Anno 1376 Luirien

Sono partita nel nascere del nuovo anno, dopo tanti mesi ho convinto Aragar a farmi andare, non voleva, ha insistito per farmi rimanere offrendomi un posto nella compagnia, per quanto sia sempre stato gentile con me io cercherò i miei genitori, sono riuscita a scoprire che sono partiti verso le valli, non conosco quelle terre e mi perderei, i gemelli hin mi accompagneranno, scortandomi, sono contenta ci siano loro, abbiamo trascorso molto tempo insieme e mi trovo bene con loro.
Ho raccolto le cose di mia madre, padre aragar mi ha dato delle monete e mi ha benedetto nel nome di Tymora, Hsing yong nella sua manifestazione in occidente, pregherò tutte le sere chiedendo di ritrovare i miei genitori.
 


RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 21-09-2015 



Da quanto non scrivo su questo diario? Lasciato solo nella mia sacca, non scrissi nulla, nemmeno quando Lana mi accolse in casa sua e ne quando Aryla colpi Ila, nemmeno quando lui morì o quando partecipai alla mia prima caccia.. la prima donna uccisa, era tutto così repentino, così accecante, ora e tutto più distante, cupo forse.. ma anche meno confuso
Ho perso la mia innocenza e ho cominciato a vivere più consapevolmente solamente dall’ultimo anno, sono scappata da dei rapitori, che ancora vivono e sbeffeggiano il mio nome, col semplice respirare, mi sono ripromessa vedetta e voglio diventare più forte, agile, senza indugio nella lama e nel cuore, potrò mai esserne pienamente all’altezza? la vendetta che agogno richiede tutta me stessa, a volte richiede l’annichilimento di ciò che sono per lasciare posto ad altro.
In queste settimane, trascorse a riprendermi nella nuova locanda di lana, ho potuto conoscere nuove persone, ho partecipato ad alcune caccie, nulla di impegnativo e sempre circondata da molti avventurieri, c’è un gruppo hin molto simpatico, Cornacchia, Merin, e tartaruga, mi trovo bene in loro compagnia, mi ricordano i due gemelli che mi portarono qui, Lana e Derek stanno bene e Kevamros è stato molto gentile con me, se pure i suoi poteri mi danno i brividi non posso negare sia stato premuroso, Mamy ha perso la memoria, anche se la trovo in salute spero non sia stato doloroso.. ma è circondata da amici, Seregon l’elfo wu jen non credo si ricordi di me, mi ha totalmente ignorata, in compenso ho conosciuto diversi giovani avventurieri, come wester, un wu jen che lavora all’emporio e stato gentile e sembra un mercante con buone prospettive, Cedris un tutto fare che lancia pietre contro i mostri mi ha accompagnata un paio di volte, lo trovo buffo.. ma non lo conosco molto, Gli altri sembrano stare bene e si ricordavano di me, anche se non sono mai stata una grande chiacchierona ne degna di nota, essendo poco esperta, Arus ed Alister sembrano uguali, Lege e ancora legata a seregorn e Rain e ancora più silenziosa e praticamente non saluta nemmeno, ho avuto la gioia di incontrare Coria, mi ricorda le battute di caccia con Ila e come ridevamo dopo aver scampato un pericolo, ora è più esperta e si vede, la trovo cambiata più sicura, altre persone sono appena entrate nelle mie conoscenza, pensavo di scrivere una lista con tutto quello che so… su ognuno di loro, sarà interessante raccogliere informazioni.



RE: [Eiko Meada] Diario segreto. - Elyss - 05-06-2016 

( LINK: Riepilogo prigionia e aggiornamento)




*Osservava il viale dalla finestra della stanza, il viso pallido si rifletteva sul vetro opaco, ancora sporca e graffiata per caccia appena terminata, era contenta di essere al Cervo Bianco, con fare tranquillo si mise a sedere sulla scrivania, aprendo il diario e sfogliandone le pagine, per poi scrivere*

Sono tornata da pochi giorni, ho dovuto lasciare tutti ormai un anno fa per trovare Grumish, infine l'ho trovato e ucciso, mi sento meglio e questo mi spaventa, ero riuscita a ricomporre la mia vita, forse e solo una illusione, non ho nemmeno cercato i miei genitori, ormai le mie speranze sono sempre più vane.. al mio ritorno ho scoperto che Lana e Derek si sono lasciati, Lana sembra sia.. impazzita o non so cosa, perchè Derek dice che l'ha tradito con il sacerdote, per fortuna gli altri stanno bene, Coria e in forma e cornacchia non ha perso la parlantina, oltre tutto ho visto Kevamros, sembra.. più eccentrico che mai, c'era anche Ninimiel e Mumberla, sono subito andata a caccia e ho conosciuto diverse persone, tra cui un mezz'orco molto gentile, Blaze.
Camminare per strada e vedere volti familiari e strano, non ho parlato molto nel'lultimo anno limitandomi al minimo indispensabile, per non farmi notare, vorrei.. tornare come un tempo, ma non posso, devo trovarli, tutti... e ucciderli. 




*Con fare lento taglia il nome di Grumish dalla lista, segnata in un pezzo di vecchia pergamena, per poi riporlo tra il diario*


Jon
Hebert
Hansel e Thorath
 
Grumish *Nome defalcato*
Otick 



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*Eiko dormiva nel letto ampio, presso la sede dei Manti, ormai divenuta una casa, se pur con le sue assenze... il corpo sottile della ragazza disteso a pancia su, il viso lievemente contratto e la veste da notte quasi tolta dal sonno agitato... dopo pochi minuti si sveglia con un piccolo urletto, ansima osservando la stanza, ora estranea.. ci mette diversi attimi a rendersi conto del luogo, una cosa che le capita spesso ultimamente, si alza lentamente e va nel piccolo tavolo, prende il suo diario e lo apre, osservandone le pagine*


Ho fatto un'altro incubo, come tanti che mi tormentano negli ultimi mesi, mi aspetta una sfida molto dura, ho sognato di percorrere un corridoio buio, circondato da ombre mostruose, io però facevo finta di non vederle, loro mi fiutavano e mi percepivano appena, il rischio era grande e dentro tremavo di terrore, sogno spesso questo corridoio, ma non termina mai.. mi vedo sempre percorrerlo, senza fine. 





12-04-2017, 11:39
*La piccola mano disegnava i tratti dell'elfa con precisione, il viso grazioso concentrato, mentre delineava le orecchie appuntite, finito il disegno sorrise lievemente, mentre lo infilava nel diario e segnava una postilla sotto*




Ninimiel, conobbi l'elfa dei boschi qualche tempo fa, quando fui assoldata per la guerra degli orchi, eravamo insieme in esplorazione, una scout esperta, specialmente nel sopravvivere nei boschi e in zone selvagge, al contrario di me, che sono abituata a luoghi cittadini e all'attrezzatura come trappole e serrature, insieme ci completiamo, dopo la missione contro gli orchi appestati abbiamo parlato, una piacevole serata dopo la grande tensione, ha una considerazione positiva verso la mia persona, forse anche troppo considerata la mia poca resistenza fisica al suo confronto, durante la missione abbiamo fatto il possibile per anticipare il nemico ma le circostanze ci hanno portato ad uno scontro, per fortuna eravamo in grado di affrontare il pericolo, mi sono esposta in prima linea, visto la mia predisposizione verso la lama più che l'arco.
Ninimiel chan è di stanza proprio vicino alla città e ci sarà occasione di lavorare insieme, specialmente per quanto riguarda i drow. 




12-04-2017, 16:29 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2017, 22:01 da Elyss.)
*La sede dei manti era silenziosa, dopo la battaglia della sera prima molti dormivano o erano altrove, eiko si era alzata presto e si aggirava per i corridoi, diversi manti passarono, e alcuni paggi o servitori, piccoli cenni, nel suo solito portamento poco vistoso e il passo leggero, arrivata nell'atrio prese della frutta e un bicchiere di latte, la sala ancora vuota ospitava i manti nell'ora dei pasti e per rilassarsi la sera, con fare tranquillo si posizionò in un angolo più appartato e aprì il suo diario mentre mordeva una mela*



ieri abbiamo concluso la missione con ottimi risultati, quando siamo tornati Garlak san mi ha comunicato la mia ammissione nei manti, come membro effettivo, sono stata contenta della notizia, anche se dovrò indossare un manto, cosa che non mi è mai piaciuta, impedisce i movimenti, sarò nel reparto "esploratori" e avrò uno stipendio e credo, voce in capitolo su qualcosa, anche se difficilmente do il mio parere, le spedizioni con i miei compagni mercenari sono state tutte impegnative, mi sono ritrovata spesso davanti a sfide notevoli, ma non è mancata l'assistenza, ognuno fa il suo, senza pretendere e in maniera ordinata, questo mi ricorda in qualche modo casa, mio nonno non ha mai dovuto chiedere nulla ai suoi sottoposti, sapevano già cosa andava fatto e così cerco di agire io, credo questo sia stato apprezzato, anche se ho avuto incombenze che mi hanno tenuta lontana.





*Eiko sistema i disegni e aggiorna gli appunti*





Garlak, ho già conosciuto i manti scarlatti tempo fa, non c'è mai stata una grande frequentazione e il loro capitano mi è sempre apparso distante, anche se cortese, negli ultimi tempi ho avuto modo di combattere con loro, il capitano e un guerriero temibile, nell'ultima spedizione l'ho visto letteralmente sepolto da demoni e creature infernali.. e ho visto la sua figura uscirne coperta di sangue ma integro, se pur freddo e neutro sembra deciso e sa quel che fa, specialmente nel dirigere le reclute.
*Aggiornamento*
Dopo qualche tempo in addestramento sono stata confermata come membro dei Manti, Garlak rimane una figura cardine dei manti, come la wu jen Darylia, ma ora è meno distante, un capitano che chiede molto ai suoi mercenari ma non l'impossibile, vuole pianificare nei minimi dettagli tutto e questo contribuisce di solito ad una migliore riuscita, la sua posizione riguarda il campo di battaglia e per quanto appari freddo è distaccato ho notato un forte legame di amicizia con Darylia san. 




Daryla, una wu jen... Maga, molto potente e spigliata, in queste ultime spedizioni ho notato come si coordina con il capitano, entrambi sembrano molto in simbiosi, forza e magia, sembra molto funzionale.
Daryla e meno fredda e più estroversa, direi che ha un suo modo di interagire più spigliato ma non troppo.

*Aggiornamento*
All'inizio del mio rapporto con i Manti Darylia aveva un rapporto amoroso con Derek chan, cosa poi interrotta per colpa di vari conflitti, credo tra due gruppi, lei è la parte più estroversa come avevo già scritto e anche la più focosa, il colore dei suoi capelli ne rispecchia molti aspetti, i suoi poteri sono cresciuti molto e spesso opta per soluzioni creative, non conosco ancora il loro passato e se anche faccio parte dei manti i miei rapporti sono rimasti meno personali al momento. 



*Con fare lento aggiunge un disegno, dopo averne colorato i contorni*



Malena, una sacerdotessa del Cavaliere Rosso, spigliata come Darylia e ancora più irruenta in battaglia, ama il vino e credo anche le mezz'elfe, visto il rapporto con Coria chan, tra i manti sembra la più spontanea e le sue cure mi hanno riportata indietro più volte, ha la mia simpatia e sembra una persona sincera, anche con lei non ho avuto modo di conoscere il passato e le ambizioni, ma sono certa ci sarà modo di farlo. 

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  Bando di Arruolamento per le Guardie di Confine
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:05 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Per decreto del Consiglio dei Sei di Mistledale,
da oggi e per ogni giorno in avanti,
ai Cavalieri e ai Miliziani della Valle si unisce un nuovo corpo,
che provvederà alla difesa e alla sicurezza delle zone più selvagge ed esterne della Valle.
Da oggi in avanti, ai cittadini che valorosamente servono la nostra valle
si uniranno le Guardie di Confine,
cento esploratori e ranger adeguatamente addestrati per conoscere ed affrontare i pericoli della foresta e delle zone di confine.
Le Guardie di Confine saranno in servizio tutto l'anno,
e presteranno la loro opera nelle Terre delle Bestie e in tutte le altre zone più pericolose.
Tutti coloro che, tra i miliziani o i cittadini della Valle, vogliano essere addestrati come Guardie di Confine saranno ben accolti e addestrati nell'uso dell'arco corto, dell'arco lungo e della spada, nella ricerca di tracce, nell'uso delle trappole e nell'orientamento.

Il Circolo Druidico di Mistledale ha inoltre offerto la sua saggezza e la sua esperienza per aiutare le Guardie a comprendere e riconoscere l'equilibrio della natura, e a rispettarlo.

Da oggi, Mistledale sarà più sicura!

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  La battaglia di Hap
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:03 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Mesi e mesi di eventi stavano conducendo a questo culmine. Per noi, era anche più lungo questo tempo, avendo per primi intuito quanto accadesse presso la Torre di Dracandros, e dimenando le trame oscure che i drow stavano silenziosamente tessendo.
Tuttavia, l'intero conflitto silenzioso ha raggiunto il suo culmine fragoroso quando i drow hanno tentato di muovere lo scacco al re, manifestando il Tempio Eterno della loro blasfema Kieranselee nel bel mezzo di Hap, conquistando il villaggio, e compiendo l'eccidio dei popolani ritenuti inadatti ai loro scopi futuri, coloro che non avrebbero potuto fornire corpi adatti. Bambini, e vecchi, di conseguenza. Il Grande Risveglio aveva bisogno di corpi adatti allo scopo.

Le azioni di raccolta delle informazioni si sono dunque intensificate, fino a scoprire sia la natura del tempio, e il suo punto debole, la stessa energia che occorreva per compiere il rito, la sfera d'energia oscura che permetteva anche al tempio stesso di manifestarsi. Ma anche che il tempio stesso era senziente, e in grado di lanciare incanti di nona cerchia, la più potente. Più che sufficiente per rendere ogni attacco un fallimento in partenza. Quindi, la volontà di Lord Ilmeth di liberare i prigionieri, non poteva prescindere dalla necessità di distruggere quell'affare infernale, o quantomeno renderlo inerte. Che era poi il vero scopo di tutta questa guerra: impedire al nemico di compiere il loro rito.

Dopo numerosi incontri, piani revisionati a più riprese, perfino troppe anche per chi trova diletto nella pianificazione come il sottoscritto, eravamo giunti ad una definitiva strategia. Molto dipendeva dal successo di Kevamros e il gruppo che avrebbe portato con sé. Chiaramente la cosa mi lasciava tutt'altro che tranquillo, ma nel merito c'era poco da fare. Loro dovevano occuparsi della torre, perché noi potessimo finalmente portare l'attacco alla città. La caduta della torre era imprescindibile al nostro assalto.

Fino a che le forze in campo erano solo quelle dell'Enerym e delle milizie di Essembra, si era valutato di intervenire per liberare i prigionieri, e rimandare la presa della città ad un altro momento. I prigionieri erano disposti in tre strutture... la Caserma, posta al centro della città, era impossibile da evacuare con mezzi tradizionali. L'unica idea vagamente realistica, era quella di utilizzare un potente incanto, per creare un Cerchio di Teletrasporto ed evacuare i prigionieri. Ma servivano 10 minuti, e i rischi erano dunque immensi.
Ma cambiando la situazione, con i Fanti d'Argento che Myth Drannor aveva stanziato... il villaggio andava preso. E con uno strumento tanto potente in nostra mano, perché sprecarlo per evacuare un terzo dei prigionieri... quando l'avremmo potuto utilizzare per portare nel cuore delle linee nemiche la metà delle nostre forze?

Il cambio dei piani permise di pianificare un assalto volto a prendere tra due fuochi le forze drow, pensai. Occorreva solo coordinazione tra le nostre forze, per cominciare con i tempi giusti il nostro attacco. Il primo fronte dei Fanti avrebbe attaccato dalla città non appena la cortina d'oscurità che l'avvolgeva si fosse dissolta, consentendo agli infiltratori dell'Enerym di attaccare e prendere le due strutture di detenzione esterne, e al contempo effettuare attacchi di disturbo, per allargare ancora di più il fronte nemico, e rendere difficile loro organizzare la difesa. Le cinque aquile giganti degli elfi erano un utile strumento per colpire la catena di comando nemica; la società matriarcale dei drow rende facile comprendere quali bersagli siano i primi da colpire, e rende la loro struttura di comando esposta ad attacchi mirati come il nostro.

Con le forze nemiche in subbuglio, Darylia doveva aprire il cerchio di teletrasporto all'interno della Caserma, così da consentirci di prenderla in pochi minuti, mettendola in sicurezza, ed utilizzandola come punto di rinforzo continuo. Sapevamo della presenza del Maetro d'Arme drow, all'interno della struttura... lo scontro con un combattente tanto abile mi allettava senza dubbio, per quanto preferisca scontri corali e numerosi, a singoli duelli sul campo. La guerra si fa in centinaia di soldati, non in due.

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  Voci da Myth Drannor
Inviato da: Nightmare - 08-06-2017, 12:02 - Forum: Memorie del Passato - Nessuna risposta

Dm Cyrano

19-04-2014, 14:50
22 Kythorn

Grazie all'intervento dell'Alto Mago Araevin Teshurr, che è riuscito a sottrarre il controllo del mythal a Sarya Dlardrageth, l'esercito della Crociata è stato in grado di espugnare e liberare la Città del Canto.

Nella battaglia hanno perso la vita sia Sarya Dlardrageth che l'Alto Sacerdote Seiveril Miritar.

DM Artemis 
11-09-2014, 09:42

Nella città del Canto inizia a girare la voce che Calendil degli Elendili, campione di Corellon e cavaliere dell'Ordine della Foglia Dorata, voglia ricostruire la propria casata adottando in essa elfi orfani e...halfling. Proprio così, due halfling. Qualcuno in città mormora, ma ancora di più fanno parlare le voci secondo le quali la reggente Ilsevele Miritar abbia concesso al cavaliere Calendil l'onore di convolare a nozze con la sua promessa a Castel Cormanthor, nel giorno di Pratoverde.

Dm Cyrano

17-09-2014, 11:17
24 Tarsakh 1376

Sembra che un "guerriero nero" abbia attaccato e sconfitto alcune pattuglie dell'Akh'Velahr nel Cormanthor, la cosa sorprendente è che pare che nel farlo non abbia ucciso nessuno.

DM Artemis

29-09-2014, 11:47
All'indomani delle nozze tra Calendil Elendili e Resihell Dy'ner, le chiacchiere non si sono ancora fermate tra i membri della buona società elfica di Myth Drannor.

Pare che la sposa sia stata accompagnata, o come dicono le malelingue trascinata all'altare da un nano, e che la sua testimone fosse un'halfling, una di quelle che lord Calendil ha accolto nella sua casata.

C'è chi parla della riluttanza della sposa, chi invece chiacchiera sul fatto che padre Thunderstone, il nano che l'ha accompagnata all'altare, abbia poi benedetto la coppia in nome di Moradin.

Ad ogni modo, contro ogni aspettativa pare che i due si siano davvero sposati, e che la casata Elendili sia ufficialmente rinata.

Qualcuno alla Torre dell'Arte commenta inoltre scandalizzato un'altra notizia: sembra che Calendil abbia preso nella sua casata anche una stregona, alla quale da tradizione spetterebbe il titolo di arcimago della casata...

Dm Cyrano 

17 Eleasias 1376
Pare che gli attacchi continuino, anche se a detta di alcuni costui rivolga la sua spada anche contro drow e mostri presenti nella foresta ma senza alcuna pietà nei loro riguardi..

Dm Cyrano

16-01-2015, 15:00
Nightal 1376

Non ci sono più notizie di attacchi da parte del "guerriero nero", ma di contro pare che l'intensità degli attacchi dei drow sia aumentata negli ultimi tempi..

Dm Cyrano 

31-01-2015, 13:51
20 Hammer 1377

Si diffonde rapidamente la notizia che il reggimento di esploratori inviato nel Cormanthor per stanare i drow abbia fatto ritorno in tutta fretta dopo poco meno di quattro giorni dalla partenza; sembra ci sia stata una battaglia con le forze Zhentarim nel nord della foresta e che siano stati costretti a ritirarsi.
Poche ore dopo il ritorno degli esploratori tutti i combattenti dell'Akh'Velahr vengono messi in stato di allerta.

DM Artemis 
Scripter

22-02-2015, 14:54
Negli ultimi giorni le cose non sono andate molto bene per l'esercito elfico: sembra infatti che le forze Zhent, coadiuvate dai pelleverde e dai drow, si siano fatte strada nella foresta facendo perdere terreno all'Akh Velahr e alle brigate di volontari provenienti dalle Valli. Nonostante il coraggio e l'eccellente preparazione degli alleati, infatti, i nemici hanno potuto contare sulla loro superiorità numerica per avanzare compatti, formando un fronte che ha costretto gli elfi ad arretrare.

A Myth Drannor intanto serpeggia lo scontento tra i volontari di Mistledale: sembra che dopo una missione ci siano state delle animate discussioni in locanda, e si mormora che il vicecomandante Derek Silverstar abbia espresso la volontà di formare una brigata indipendente con i suoi uomini.

DM Artemis
05-03-2015, 01:32
Dopo la prima grande battaglia finita essenzialmente in parità, e dopo le ultime settimane di stallo, con piccole azioni che non erano riuscite a indebolire significativamente nessuno degli schieramenti, gli elfi hanno finalmente riportato una piena vittoria scontrandosi con l'armata Zhent nella zona contesa della Strada del Mare della Luna.

Sembra però che le schiere nemiche fossero piene più di umanoidi che di soldati regolari, faccenda che ha destato la preoccupazione di molti...

Tra i volontari di Mistledale si riportano sei morti, di cui due nani, che vanno a unirsi ai morti nella precedente battaglia: tre nani, un cavaliere e sette giovani della milizia.
L'imitazione è la più sincera forma di adulazione.

DM Artemis

05-03-2015, 11:36

Mentre Myth Drannor festeggia ancora la vittoria di ieri sulle forze nemiche, una cupa notizia giunge da ovest...Sembra infatti che, mentre gli elfi combattevano nella foresta del Cormanthor, un nutrito contingente Zhent guidato da Scyllua Darkhope si sia diretto a Shadowdale da nord, conquistando rapidamente la Valle.

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